Era un corpo.
Un corpo di un signore sulla
cinquantina,capelli brizzolati,ucciso con una coltellata al petto.
-Chi può aver fatto una cosa del
genere?-domandò Aria,agitata.
-E secondo te?-domandò Susan.
Sono preoccupate perché l’assassino poteva
ancora aggirarsi da quelle parti.
La porta del bagno di servizio si aprì e ne
uscì una persona incappucciata in una felpa nera.
Le ragazze urlarono e la persona fuggì via.
-Ragazze quello era -A!-urlò Aria.
-Vado a chiamare la polizia!-esclamò Emily
mentre correva verso il bancone.
Aria e Susan la seguirono e appena uscirono
dalla cucina videro Emily osservare una figura vicino all'entrata.
-Ragazze cosa ci fate qui?!-domandò una voce.
-Hanna,ma sei tu?-domandò Aria,meravigliata.
Una ragazza con corti capelli biondi con una
giacca di jeans e pantaloni neri si fece avanti verso il bancone.
-Perchè siete venute qui?-domandò Hanna
arrabbiata.
-C'è stato un omicidio..da parte di -A.-rispose
Susan.
Hanna sgranò gli occhi,aprì bocca per
ribattere ma la chiuse e guardò furiosa Aria e Emily.
-No Hanna,non è come credi.-bisbigliò Emily.
-Anche Susan riceve messaggi da –A.-disse Aria
indicando Susan.
Le ragazze decisero di uscire e di chiamare la
polizia.
Un detective dai capelli neri le chiamò a
testimoniare ciò che avevano visto.
Terminato il colloquio,le ragazze si
salutarono e ognuna si incamminò verso casa.
Arrivata in camera sua Susan tirò fuori il
pacchetto che le aveva dato Jenna quella mattina.
C’erano delle caramelle gommose di vari colori.
Susan inarcò un sopracciglio,chi le voleva
dare delle caramelle?
In mezzo a queste c’era anche una cosa bianca.
Susan la tirò fuori,sembrava un biglietto.
Copriti bene le spalle,se non stai attenta qualcuno a te caro
scomparirà. –A
Susan si coprì la bocca con la mano.
Jenna era –A.
…
-Sei proprio sicura che Jenna sia –A?-domandò
Aria mentre mangiava un chicco d’uva.
-Nel pacchetto che lei mi aveva mandato c’era
un messaggio di –A che parlava di una brutta cosa che mi sarebbe
capitata.-rispose Susan.
Era ora di pranzo ed Aria e Susan stavano
discutendo degli eventi del giorno prima e di chi potesse essere –A.
-Se ricordo bene Jenna ti aveva mandato il
pacchetto da parte di qualcun altro..-
-Di quale pacchetto parlate?-domandò una voce
familiare.
Hanna si sedette affianco ad Aria con il
vassoio del pranzo.
Susan le spiegò tutta la faccenda del giorno
prima tra lei e Jenna.
-Quella ragazza è sempre stata
sospettosa.-bisbigliò Hanna mentre addentava una foglia d’insalata.
-Sai..ieri non ci siamo presentate a
dovere,piacere io sono Susan Pevensie.-disse la ragazza mentre dava la mano ad
Hanna.
-Io sono Hanna Marin.-
Chiacchierarono un po’ riguardo le bellezze
della città fino a quando una ragazza con lunghi capelli castani legati con un
nastro e con dei libroni in mano si sedette al loro tavolo.
-Finalmente,eccovi qui!-esordì questa ragazza.
Mentre Aria e Hanna sorrisero,Susan inarcò un
sopracciglio.
-Oh ciao,io sono Spencer Hastings.-disse la
ragazza.
-Ciao,sono Susan Pevensie.-
-Spencer perché il libro di fisica?Oggi non ce
l’abbiamo!-esclamò Hanna indicando un librone blu.
-Sai che a me piace studiare e che ambisco ad
essere sempre la prima della classe.-sorrise Spencer.
-Magari devi essere tu l’insegante di
fisica!-esclamò Hanna,ridendo.
Al termine delle lezioni,quando tutti stavano
uscendo da scuola,Susan venne colpita da un aeroplanino di carta.
Era un altro messaggio di –A.
Il parco,un posto ideale per portare i bambini a giocare.
Non credi anche tu? –A
A Susan le venne un tuffo al cuore.
Forse aveva capito.
Doveva muoversi.
-A aveva preso Lucy.
Ciao a tutti! ^_^
Da questo capitolo i misteri si intensificano
e il gruppo diventa più unito che mai.
-A sta iniziando con le cose pesanti.
Oh ehm..scusate se il capitolo è molto corto.
xD
Susan pensa che –A sia Jenna,voi che ne
pensate? ;)
Lucy è scomparsa ma forse qualcun altro non
rimarrà a lungo..
Beh,arrivederci :D
Alla prossima! :-*