13/09/2014
2 recensioniAh, interrogarsi circa i titoli delle mie shot è del tutto inutile: la maggior parte delle volte, sono scelti del tutto a caso – stavolta stavo ascoltando gli All Time Low e quindi… xD
Ad Aika,
la mia adorabile svampita ♥
la mia adorabile svampita ♥
Steal a kiss in the dark
Sosuke proprio non ha idea di come sia finito in quella situazione. O meglio, forse ne ha una o due, ma è piuttosto certo che nessuna possa giustificare pienamente il braccio di Rin intorno al suo collo e la propria mano saldamente ancorata al fianco del ragazzo.
Eppure non è una situazione così spiacevole, non può proprio non considerarlo: i capelli di Rin gli solleticano morbidamente il collo scoperto e il suo amico continua a mormorare frasi sconnesse e sconclusionate ma, per quanto si sforzi, lui non riesce a trovarlo così spiacevole e fastidioso come sarebbe logico aspettarsi.
"E poi hai visto quando Nagisa è inciampato nella pianta e-" Rin, il viso abbandonato pigramente sulla spalla dell'amico, incespica un po' con le parole, "e poi è caduto addosso a Rei e- e ha fatto quella cosa che-" e poi ride, trascinando anche Sosuke in una risata sguaiata e senza senso.
"Attento a dove metti i piedi" lo ammonisce, rafforzando la presa su di lui per evitare che il ragazzo inciampi sul nulla.
Ha sempre provato un innato istinto di protezione nei confronti di Rin, ma neanche lui è riuscito ad impedire all'amico di ubriacarsi alla festa di compleanno di Gou. Il punto è che Rin sembrava così felice e a proprio agio che lui non se l'è proprio sentita di smorzare il suo entusiasmo e buon umore, quindi è rimasto a vigilare su di lui a debita distanza e adesso si ritrova a sorreggerlo mentre percorrono i corridoi della Samezuka, diretti alla loro camera in dormitorio.
"Tanto mi tieni tu" obbietta Rin, in uno sprazzo di lucidità che dura giusto pochi istanti, poi torna a mugugnare frasi incomprensibili che fanno sorridere Sosuke.
"Potevamo rimanere un altro po'" si lamenta poi e Sou abbassa lo sguardo su di lui, inarcando un sopracciglio.
"Abbiamo il coprifuoco da rispettare" gli fa giustamente notare e Rin risponde con uno sbuffo contrariato.
"Io mi stavo divertendo e Haru-" inizia, catalizzando immediatamente tutta l'attenzione di Sou: quel nome non gli piace, specialmente tra le labbra di Rin. "Haru mi aveva chiesto di restare ancora."
Senza che possa fare nulla per evitarlo, Sosuke si ritrova a stringere maggiormente la presa sul suo fianco, come a voler ribadire il possesso su quel ragazzo che gli annulla i pensieri e la ragione. Perché? Perché Nanase?
"Me lo spieghi perché?" Si ritrova a domandare, senza neanche la certezza che Rin abbia abbastanza lucidità da comprendere ciò che dice. "Perché Nanase? Perché sei così tanto preso da lui? Perché riesci a infilarlo in ogni discorso? Perché tutto riporta sempre a lui?"
Non cerca una vera e propria risposta, sa che non ne avrà e sa che è stato scorretto da parte sua approfittare dello stato di ebbrezza di Rin per mettere a nudo quella sua debolezza, ma proprio non è riuscito a trattenersi.
Quando però Rin solleva lo sguardo appannato su di lui, Sosuke riesce a scorgere una punta di lieve consapevolezza, dietro le sue iridi scarlatte.
Il ragazzo aggrotta appena la fronte e schiude le labbra, sbattendo un paio di volte le palpebre: se non fosse abbastanza certo di esserlo già, Sosuke si innamorerebbe di lui in quel preciso momento.
"È divertente, lo sai? Nagisa mi ha detto la stessa cosa di te" arriccia la bocca e poi spalanca appena gli occhi: quando parla, la sua voce risulta un po' più alta e stridula del normale, così Sosuke capisce che Rin si stia esibendo in una personale imitazione del suo amico biondo. "Rin-chan, Rin-chan, adesso che c'è lui ti sei dimenticato di noi e- non ci vuoi più bene, parli sempre di lui e- e non mi ricordo più."
Forse sono le nebbie lisergiche che gli offuscano la ragione o forse sono i freni inibitori allentati a causa dell'alcol, ma Rin non gli è mai sembrato più sincero di così e Sosuke avverte quella consapevolezza scivolargli nello stomaco e riscaldarlo dall'interno.
"Parlo così spesso di te? Non lo so, forse qualche volta e- una volta gli ho detto che ero felice che fossi tornato e che... quando nuoti sei così- e che non volevo uscire con loro perché dovevo allenarmi con te e-"
E Sosuke sa che probabilmente l'indomani Rin non ricorderà nulla di quanto accaduto, così come sa di essere codardo a sfruttare quella confessione involontaria e innaturale, ma non gli importa: in quel momento, baciarlo gli sembra la cosa più giusta e semplice da fare. Così è esattamente quello che fa.