15/09/2014
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to the Flame.
01. Hi or Hey, I'm Luke.
01. Hi or Hey, I'm Luke.
«Allora Luke, come andiamo oggi?» chiese la ragazza mora seduta sulla poltrona in pelle nera dietro la scrivania di legno scuro. Il ragazzo biondo - come sempre - osserv ava le sue mani torturandosi l'anello nero al lato destro del labbro inferiore con i denti. Era ovviamente a disagio.
«Luke?» insistette la psicologa «C'è qualcosa che non va?»
«I-Irwin.» sbottò lui, balbettando, agitandosi leggermente «Ashton Irwin, è stato lui.» strinse impercettibilmente le dita a pugno.
«Cosa ha fatto Ashton?» «Ha rovesciato il mio pranzo sui miei pantaloni.»
La ragazza assottigliò lo sguardo in due fessure, studiando la figura dal capo chino davanti a sé. Poggiò i gomiti sulla scrivania, avvicinando il busto, posando il viso tra le mani pallide.
«E cosa hai provato?» chiese allora con discrezione. Luke perve pensarci sopra, dato l'interminabile silenzio, scrollando le spalle. «Io.. Io credo di aver provato rabbia.» rispose semplicemente ma con poca convinzione, intrecciando le dita tremanti.
Katherine scosse lievemente la testa sicura che Luke non l'avesse vista, sospirando profondamente. «Hanno riso di te? Tutti nella mensa?» Lui annuì velocemente e più volte, tirando su col naso.
La mora studiò il suo comportamento per qualche secondo prima di rispondergli: iniziò a grattarsi le mani con molta forza, arrossando le pelle pallida dei dorsi fino a graffiarla appena, per poi strapparsi le pellicine delle unghie.
«Ho provato.. imbarazzo e.. E mi sono sentito fuori luogo. Sono scappato via, mi vergognavo.»
Per la prima volta, alzò lo sguardo, un po' timoroso, asciugandosi una lacrima con il dorso graffiato. Gli occhi grigi di Katherine scrutarono attentamente Luke ancora una volta, fissandolo dolcemente dritto negli occhi blu mare. «Non dervi vergognarti. Nemmeno di te stesso.» gli sorrise avvicinandogli una scatola di fazzoletti. Rimasero in silenzio finché lui non venne portato via.
La giovane psicologa sospirò, afferrando il registratore sopra la scrivania, avvicinandolo alle labbra piene e rosee.
«Paziente numero 00804, Lucas Robert Hemmings. Autolesionismo e disagio sociale.»
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Ssssalve!
Okay, non so come mi sia venuta in mente ma.. eccola qui. Per ora non ha senso, lo prenderà mano a mano. :3
Prometto di aggiornre appena posso!
Alla prossima,
Cecia. :3