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Autore: Kiki BSK    15/09/2014    0 recensioni
Beh, una vacanza in montagna in un albergo niente male...con una piccola casetta conosciuta da una persona che mantiene il segreto che viene scoperto... direi che non è male per passare una vacanza no?!
Buona lettura ;P
dal primo capitolo ...
"-Ragazze è passato un minuto-annuncia Puck.
-Avvisaci alla fine per favore!- urla Quinn.
-Avete bisogno di aiuto?- domanda subito dopo ma nessuna delle due risponde.
-Non ti mangio se ti siedi accanto a me- dice Quinn osservandomi, una tacita richiesta di sedermi accanto a lei.
Mi avvicino e mi siedo a lei.
-Stai bene vestita così-dice Quinn, probabilmente per rompere il silenzio ma io arrossisco leggermente.
-Grazie, anche tu-rispondo cominciando a tormentarmi le mani.
-Ti va di fregarli tutti quanti?- domanda lei con un sorriso divertito sul volto."
si,contaci che li freghi...
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuove Direzioni, Quinn Fabray, Rachel Berry, Un po' tutti, Will Schuester | Coppie: Blaine/Kurt, Brittany/Santana, Quinn/Rachel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lost in nothingness

 

Capitolo 1:Mystery House

 

 

-Rachel, dove hai imparato ad andare con lo snowboard?- chiede Santana.

Il Glee Club aveva vinto un viaggio in montagna in un albergo molto vistoso.

-Con i miei papà ogni tanto andavamo in montagna-rispondo prima di scendere con un salto dalla funivia per poi sfrecciare in discesa.

-Ottimo, perché tu e Quinn non fate una sfida su chi arriva prima in fondo?- domanda Brittany saltellando.

-Io ci sto, movimentiamo questa vacanza Berry- dice Quinn apparendo dietro di me dal nulla.

-Ok, la prima che arriva in fondo al tre di Santana si parte- dico preparandomi.

-Ok, TRE!- urla Santana mentre io e Quinn ci giriamo appena in tempo per cominciare a scendere, ovviamente quella in testa era lei.

La raggiungo per poco tempo visto che mi si para davanti un cunicolo di neve che mi obbliga a saltare, almeno finisco davanti a Quinn.

Finiamo la gara in parità.

-Quinn, sei arrivata in parità con la Berry!- dice Santana quasi sconvolta.

-Beh, almeno dimostra di cavarsela bene in qualcosa che non sia il canto- risponde lei.

-Si, ma nessuno ti ha mai battuta e ora la Berry arriva in parità!- dice gesticolando con le mani.

-Appunto, non mi ha battuta- risponde lei alzando le spalle.

Finita quella discussione e dopo aver fatto altre piste ci dirigiamo all'albergo.

Mi ritiro in camera e non c'erano ne Kurt ne Mercedes, così ne approfitto per farmi una doccia.

Mi infilo sotto l'acqua calda, poco dopo sento della musica provenire dalla camera affianco ovvero quella di Quinn, Brittany e Santana.

Resto in ascolto e comincio a canticchiare la canzone sotto la doccia.

-"See anybody could be good to you, you need a bad girl to blow your mind"- mi verso un po' di Shampoo su una mano.

Ridacchio sentendo che anche le altre tre stavano cantando.

Finita la canzone sento la musica stopparsi e le tre ragazze cominciare a ridere.

-Avanti Quinn,sul serio?- chiede Santana continuando a ridere.

-Si, è stato imbarazzante- risponde Quinn.

-E perché hai rifiutato l'invito di quel fusto?- chiede Brittany.

-Perché le piace qualcun altro di sicuro- risponde Santana.

-é così?- chiede Brittany.

-Si- risponde lei.

Nel frattempo esco dal bagno e mi copro con l'accappatoio.

-E chi sarebbe? é del Glee?- chiede Santana con tono investigativo.

-Si, ma non ho intenzione di dirvi chi è- risponde lei ridacchiando.

-E no, me la paghi!- urla Santana lanciandole probabilmente un cuscino visto che Brittany urla -Lotta coi cuscini!- con tutto il fiato che ha in gola.

Ridacchio ed esco dal bagno per cominciarmi a preparare per la cena.

-Eccola! Rachel maca poco e secondo i tuoi standard arriveremo in ritardo!- dice Kurt.

-Le vere dive si fanno aspettare Kurt, dovresti saperlo- dice Mercedes ridacchiando.

-Già, Kurt, ho bisogno del tuo aiuto. Cosa mi metto?- domando controllando il mio armadio.

-Vuoi abbinarti a me?- domanda continuando a controllare ciò che avevo.

-Ok, fai come vuoi, mi fido di te- rispondo sedendomi sul letto incrociando le gambe.

-Bene, io indosserò jeans neri, camicia azzurro tendente al bianco e giacca nera tu invece… MISERIACCIA RACHEL COS'è QUESTO?!- dice turando fuori un vestito.

-Un vestito?!- tento io.

-No no ragazza… questo è tutto fuorché il tuo stile!- dice Mercedes.

-Come non è il suo stile?- chiede Kurt aggrottando le sopracciglia.

-Beh, non quello che usa di solito, se usasse questo avrebbe tutti i ragazzi ai suoi piedi- afferma Cedes.

-Tu indossi questo, non volgi o un "Non è troppo?" o roba simile- mi aveva tolto le parole di bocca riguardo al "Non è troppo?".

Il vestito in questione era blu, aderente sulla parte superiore, una sola spallina e una gonna non troppo stretta ma neanche troppo larga che attivava a metà coscia.

-Come mai non hai mai messo questo vestito? Non l'ho mai visto nel tuo armadio- dice puntandomi contro un indice.

-Perché te li nascondo tutti- borbotto.

-Rifallo e sei morta- dice per poi battere le mani.

-Andiamo, ti renderò il centro dell'attenzione della serata- dice prendendomi a braccetto.

Dopo mezz'ora eravamo tutti pronti, e ovviamente Kurt mi aveva anche truccata perché lui ama divertirsi truccandomi. 

-Potrei ripensare al mio orientamento sessuale- dice Kurt ridendo.

-So già che succederà un casino, me lo sento-dico guardandolo negli occhi.

-O si contaci, i ragazzi faranno a botte per sedersi accanto a te- dice Mercedes avvicinandosi.

-Andiamo, il resto del gruppo sta aspettando le Dive- dice Kurt schioccandoci un bacio a entrambe prima di prenderci a braccetto.

Kurt aveva ottenuto ciò che voleva, appena entrata in sala tutti gli occhi erano puntati su di me, compresi quelli di Finn che ormai non mi guardavano più da quando aveva deciso di rompere perché lo facevo aspettare troppo sul fattore "sesso".

-Congratulazioni Kurt, per una volta non ci sorbiamo maglioncini con le renne, calzettoni e gonne orribili- dice Santana battendo le mani verso Kurt.

-Non è l'unico vestito che nasconde cara Santana- dice lui facendo ridacchiare Mercedes.

-Beh, non venire sempre vestita così d'ora in poi Berry, potrei saltarti addosso nonostante il tuo enorme naso- dice lei per poi farmi un occhiolino.

-Grazie Santana-dico con un gesto del capo.

-Rachel sei bellissima!- dice Brittany abbracciandomi.

-Grazie Britt, ma non voglio molti sguardi su di me- dico.

-Troppo tardi sorellina- dice Puck posandomi un leggero bacio sulla guancia facendomi arrossire.

-Il qui presente Puckzilla ti farà da guardia del corpo per questa sera- dice facendo l'occhiolino.

I miei occhi quando si spostano sprofondano in un mare verde nocciola.

Seguendo la sagoma mi accorgo che quegli occhi appartenevano a Quinn.

Indossava un paio di jeans stretti neri con delle borchiette dorate alla fine,una camicia nera di stoffa soltanto per coprirle i seni e sulle spalle e dietro, una cintura in mezzo e il resto era coperto da fili spessi e intrecciati a formare quadrati di tre centimetri che lasciavano intravedere la sua pelle, il tutto accompagnato da una cravatta nera.

-Ciao ragazzi,come siete eleganti- dice Schue facendo il suo ingresso.

-Buona sera professore- salutiamo in coro per poi accomodarci al tavolo.

Io finisco in mezzo tra Puck e Kurt, davanti a me c'era Quinn affiancata da Santana e Mercedes visto che Brittany era alla fine del tavolo affianco a Santana che se la teneva stretta.

Ceniamo tra le risa e qualche piccolo punzecchiamento tra Puck e Santana a sfondo sessuale come sempre mentre la band dal vivo suonava in sottofondo.

Cantiamo qualche canzone, visto che il proprietario ci stava quasi supplicando e io, come sempre, canto un assolo, ovvero canto "O Holy Night".

Finita la cena ci ritroviamo noi ragazzi nella stanza di Puck che era riuscito a rubare dal bar un ottima bottiglia di Vodka.

-Allora a noi ragazzi!- dice portando in alto il bicchiere.

Io mi fermo subito a quel piccolo bicchiere, non volevo degenerare come stavano facendo gli altri.

Tutti insieme ci mettiamo a ballare, visto che Puck la camera era fornita anche di stereo con casse, e improvvisiamo un balletto sulle note di "Every Little Step" di Bobby Brown.

Si…praticamente le camere erano come delle piccole (non così tanto piccole) siut.

-Gioco della bottiglia con 7 minuti in paradiso!- urlano all'unisono Brittany e Kurt.

Praticamente il gioco consisteva nel classico gioco della bottiglia ma poi la coppia doveva passare "7 minuti in paradiso" e questa era la parte del gioco che detestavo.

-Amore, mi hai rotto un timpano- dice Blaine.

-Non sei l'unico- dice Santana indicandosi per poi unirsi alla risata generale che aveva scatenato.

-Bisogna finire prima la bottiglia-dice Puck prima di incollarsi.

-Hey, non la vorrai finire da solo!- dice Santana strappandogliela di mano.

Poco dopo quasi tutti si erano attaccati a quella bottiglia, tranne io.

Cominciamo a giocare e subito le cose più stupide saltano fuori come Kurt che ammette di averlo fatto con Blaine e poi passa sette minuti in paradiso con Puck, o ancora Artie che  ammette di averlo fatto con Brittany scatenando l'ira di Santana che poi le tocca passare "7 minuti in paradiso" con lui.

-Ottimo,è il mio turno!-urla Santana.

Gira la bottiglia e quest'ultima si posa su Quinn.

-Ahahaha! Obbligo o verità mia dolce Quinn?-chiede.

-Se dico verità so già cosa mi chiederesti quindi obbligo- dice, non sembrava ubriaca, probabilmente reggeva bene l'alcol.

-Bene… I miei sette minuti in paradiso gli devi passare con la Berry!- dice per poi scoppiare a ridere.

-Perché?- domanda lei.

-Perché hai scelto obbligo e dato che prima con Artie non ho fatto niente e non ho voglia di fare niente neanche adesso se non… meglio sorvolare (guarda Brittany che sorride maliziosa), ti dono i miei "7 minuti in paradiso" che avrei dovuto passare con te ma che tu passerai con chi ho scelto io- risponde.

-Il tuo ragionamento non fa una piega- dice Puck.

-Già, ma non puoi farlo- ribatte Finn.

-E perché? C'è nelle regole? No, perché questo è un gioco senza regole Finnocenza- risponde la latina.

-Ok, come vuoi- dice Quinn alzandosi lasciando dietro di se molte bocche semi aperte, compresa la mia.

-Avanti Berry- dice porgendomi la mano.

Dopo qualche secondo passato a fissare lei e la sua mano alternativamente l'afferro con qualche dubbio e mi trascina con se nel bagno.

Ci chiudiamo dentro e sentiamo Puck che annuncia che il tempo è partito.

Nessuna delle due parlava e il silenzio era abbastanza imbarazzante.

Quinn si mette a sedere sulla vasca ed io osservo i suoi movimenti.

-Sei sobria vero?- chiedo osservandola.

-Si- risponde secca.

-Reggi bene l'alcol- dico dondolandomi sul posto.

-In realtà mi attacco alla bottiglia e faccio finta di bere- risponde lei ridacchiando.

Di nuovo quel silenzio assordante.

-Ragazze è passato un minuto-annuncia Puck.

-Avvisaci alla fine per favore!- urla Quinn.

-Avete bisogno di aiuto?- domanda subito dopo ma nessuna delle due risponde.

-Non ti mangio se ti siedi accanto a me- dice Quinn osservandomi, una tacita richiesta di sedermi accanto a lei.

Mi avvicino e mi siedo a lei.

-Stai bene vestita così-dice Quinn, probabilmente per rompere il silenzio ma io arrossisco leggermente.

-Grazie, anche tu-rispondo cominciando a tormentarmi le mani.

-Ti va di fregarli tutti quanti?- domanda lei con un sorriso divertito sul volto.

-Come?- domando.

-Avanti Berry- dice lei facendo il numero 7 con le dita.

Le rispondo con una faccia confusa e lei scuote la testa sorridendo.

-Ci scompigliamo i capelli, ci sbaviamo un po il trucco, mi tolgo la maglietta e me la rimetto mentre usciamo…cose così- risponde.

Devo ammettere che l'idea è allettante.

-Perché no- rispondo alzandomi in piedi.

-Ok, andiamo davanti allo specchio- dice alzandosi per poi dare un colpo alla porta col palmo aperto.

-Che fai?- domando confusa.

-Simulo- risponde semplicemente alzando le spalle per poi dare una botta sul lavandino.

-Mancano due minuti- annuncia Puck.

In risposta Quinn simula un gemito.

-Quinn?!- la richiamo sgranando gli occhi.

-Che c'è?!- domanda a bassa voce.

-Ti sembrava il caso?- domando.

-Si, e dovresti farlo anche tu se vuoi che la presa in giro funzioni- risponde lei cominciando a spettinarsi.

-Cos'è, non ne sei capace?- mi provoca.

In tutta risposta gemo come aveva fatto lei ma più alto, poi prendo a spettinarmi anch'io.

Cominciamo quel giochetto trattenendo a stento le risate.

Io mi calo la spallina del reggiseno in basso e poi sbavo il rossetto color fucsia mentre lei sbava il suo di color rosso leggermente scuro.

Ci laviamo le mani e dopo aver finito di fare a gara a chi gemeva più forte alla fine urliamo i nostri nomi e cerchiamo di trattenere le risate.

-Ragazze quando volete uscite pure, però se volete più tempo dovete far entrare Puckzilla- dice Puck dall'altra parte.

-Ci rivestiamo e usciamo- rispondiamo all'unisono.

-Complimenti Berry, bello spettacolo- dice Quinn congratulandosi.

-Non avrei mai pensato che avrei fatto una cosa del genere con te- rispondo io.

-A tutto c'è una prima volta- risponde lei alzando le mani per poi tirare giù la cerniera della camicia, io arrossisco lievemente.

Si gira e apre la porta facendo finta di sistemarsi la camicia seguita da me.

Il silenzio era impressionante, ma la cosa soddisfacente erano le bocche spalancate degli altri.

-Merda- un piccolo sibilo alle mie spalle, non mi ero accorta di aver superato Quinn.

Mi volto verso di lei e noto che le si era bloccata la zip.

-Vuoi una mano?- domando ricevendo in risposta un assenso con la testa.

Mi avvicino e tolgo il pezzo di stoffa che si era incastrato nella zip e poi tiro su sfiorandole per un secondo il petto.

-Fatto- dico per poi alzare lo sguardo e di nuovo i nostri occhi si incrociano.

-Siete quelle che avete fatto più casino fin ora, e immaginare voi due che l'avete fatto non è stato gradevole- dice Santana.

Io e Quinn ci guardiamo e scoppiamo a ridere.

-AVETE FATTO FINTA BASTARDE! LO SAPEVO!- urla subito dopo Santana.

-Beh, come attrici non siete male- dice Brittany.

Tutti scoppiano a ridere.

-Ragazze, ce l'avete fatta… noi eravamo qua che stavamo ascoltando e immaginavamo quando voi non avete fatto nulla- dice Sam.

-Mi avete quasi fatto venire- dice Puck, altre risate.

La serata passa tranquillamente finché tutti non andiamo a letto.

Non riuscendo a dormire decido di andare nella casetta che avevo scoperto tre giorni fa e che faceva parte del loft… l'unica cosa che non mi aspettavo era di trovare la luce del cammino filtrare dalle finestre.

  
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