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Autore: Eponine99    15/09/2014    2 recensioni
Percy stava dormendo profondamente. Sognava di trovarsi in un giardino di statue.
“Oh no...ti prego, ancora zia Em no eh” pensò subito, ma ben presto si rese conto che non poteva essere zia Em, a quanto gli risultasse non faceva consegne anche nei cimiteri. Il paesaggio era tetro, velato da una leggera bruma, il terreno molliccio gli si attaccava alle suole delle scarpe e lo attraeva verso le profondità recondite della terra. Sentì una risata agghiacciante e fredda come un sibilo di un serpente.
“Aspettami! Io non mancherò D'incontrarti nel profondo”.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I sette della Profezia, Nico di Angelo, Rachel Elizabeth Dare
Note: Cross-over, Missing Moments | Avvertimenti: Incompiuta
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~~Smoke on the water

Era un mattino tiepido di luglio e l'Argo II stava solcando i cieli limpidi dell'Oregon, una leggera brezza arruffava i ricci capelli neri di un giovane ragazzo al timone dell'enorme trireme greca. Si chiama Leo, Leo Valdez ed era figlio di Efesto. Era un ragazzo carismatico, allegro e vivace, ma che dentro di sé portava nel cuore anni di sofferenza e solitudine. In quei momenti di isolamento non riusciva a far altro che pensare a quanto fosse inutile. Tra tutti i suoi amici si sentiva sempre l'escluso, c'erano Percy e Annabeth, Jason e Piper, Frank e Hazel...e poi c'era lui. Insomma, non che fosse totalmente solo, ma in quei momenti in cui si guardava intorno e vedeva tutti i suoi compagni uniti in un dolce abbraccio e la luce d'amore nei loro occhi  gli veniva un tuffo al cuore (insomma, perfino Hedge aveva la ragazza!), lui nella sua vita non aveva mai conosciuto l'amore, salvo gli anni prima della morte di sua mamma.
“Smettila Leo!” si rimproverò “Non è da te piangere sul latte versato”. Vide in lontananza un'immensa distesa d'acqua e pensò che fosse giunto il momento di atterrare, quindi scese sottocoperta per svegliare i propri amici.

Percy stava dormendo profondamente. Sognava di trovarsi in un giardino di statue.
“Oh no...ti prego, ancora zia Em no eh” pensò subito, ma ben presto si rese conto che non poteva essere zia Em, a quanto gli risultasse non faceva consegne anche nei cimiteri. Il paesaggio era tetro, velato da una leggera bruma, il terreno molliccio gli si attaccava alle suole delle scarpe e lo attraeva verso le profondità recondite della terra. Sentì una risata agghiacciante e fredda come un sibilo di un serpente.
“Aspettami! Io non mancherò D'incontrarti nel profondo”.
Si svegliò di soprassalto battendo il capo contro la testata del letto, sentiva urla per il corridoio e una musica a tutto volume gli rompeva i timpani.
Si affacciò fuori dalla porta e constatò con incredulità che la scena sotto i suoi occhi era la più assurda mai vista: “Smoke on the water” dei Deep Purple rimbombava per tutto il corridoio con degli assordanti assoli di chitarra elettrica che ti facevano tremare le budella in pancia, Hedge saltava urlando come un pazzo con la clava in mano e picchiava il gigantesco stereo gridando a più non posso cercando di sovrastare la musica:”A MORTEEEE!!! A MORTEEEE! MOSTRO DI LATTA CHE PRODUCE SUONI ASSORDANTI PRENDI QUESTO CALCIO ACROBATICO DI ULTIMA GENERAZIONEEEE YAAAAAA!!” e diede un poderoso calcio ninja alla cassa, con il solo risultato di rimbalzare all'indietro e di perdere i sensi. Frank si trovava in mezzo al corridoio con una faccia che ricordava vagamente un panda per i cerchi neri intorno agli occhi e scritto sulla fronte:”Coccolami” e furioso inveiva a più non posso sbraitando:”Valdez!!! se ti prendo ti riduco come uno dei pupazzetti di Ottaviano!!!”, Hazel si tappava le orecchie sconcertata dalla scena e impaurita allo stesso tempo non avendo mai sentito roba del genere. Annabeth guardava Percy. Percy guardava Annabeth. E entrambi non riuscivano a spiaccicare parola. Jason non si vedeva, probabilmente era ancora a fare il turno di guardia e Piper rideva come una matta senza capire cosa cavolo stesse succedendo. Poi la canzone finì e quei cinque minuti di delirio terminarono con l'entrata in scena di un raggiante Leo Valdez che guardava con un sorriso malizioso le facce increduli dei suoi amici.
“Allora, piaciuto il risveglio?” disse sghignazzando.
“Valdez...questa me la paghi!!!” ruggì il figlio di Marte, quando dico ruggì intendo proprio “ruggì”, perché al posto del goffo Frank apparve un grosso leone con gli occhi assassini e le fauci fameliche.
“Eddai Zang...” cercò di giustificarsi Leo guardando da cima a fondo il corridoio cercando una via di fuga abbastanza veloce che potesse salvarlo da una fine molto dolorosa...tuttavia non ce ne fu bisogno, perchè Hazel fermò il suo ragazzo prima che azzannasse l'amico:”Frank dai, Leo voleva scherzare, lo sai com'è. Comunque eri davvero tenero in versione panda, mi sei piaciuto molto” detto ciò gli diede un bacio sul muso e fatta una timida fusa il leone ritornò il vecchio Frank.
“ Leo vuoi spiegarci il motivo di tutta questa messa in scena per favore?”  chiese Annabeth con un leggera disapprovazione negli occhi.
“Oh volevo fare solo qualcosa di diverso dal solito, insomma bisogna pur divertirsi qualche volta no?”
Frank stava per rispondere con qualcosa di poco carino quando Piper lo fermò:”Ahah è stata la cosa più assurda che abbia mai visto! Comunque ragazzi è tornato Jason” detto ciò si precipitò fuori dalla porta seguita agli altri per accogliere il figlio di Giove.
Quando lui li vide non poté fare a meno di ridere:”Ehi ragazzi perché quelle facce stravolte? Sembra che un branco di Iperborei vi sia passato sopra! Comunque...ehi Frank! ma..perchè hai scritto sulla faccia “coccolami” ? “
“Emm è una lunga storia..” si affrettò a dire Percy prima che potesse succedere qualcosa “ne parleremo meglio a colazione, ho molte cose di cui raccontarvi”.

Entrarono nella sala e si sedettero intorno al tavolo per fare colazione, l'aria si riempì di svariati profumi: Nutella, thé, caffè, cialde e marmellata...
Hedge entrò nella stanza con aria di trionfo annunciando:”Sono stato un grande! Devo proprio ammetterlo, la mia mossa ninja ha sconfitto il drago urlante metallico!”
“Drago urlante metallico?! Qualcuno mi spiega cosa mi sono perso?” Jason non ci stava capendo più niente.
“Li ho svegliati con la musica a tutto volume” rispose Leo con un sorriso a a trentadue denti   stampato sul viso dentro una tazza di cioccolata calda.
“Wow e che cosa hai messo??”
“ 'Smoke on the water' “
“Avrei voluto esserci...” rispose Jason corrucciando la faccia “Ma Frank perchè ha..”
“Incidenti di percorso” lo interuppe Piper con un'occhiata che diceva Te-Lo-Spiego-Dopo-Se-No-Qui-Ci-Scappa-Il-Morto.
“Percy dovevi parlarci, cos'è successo?” gli chiese Annabeth con una voce preoccupata.
Lui abbassò lo sguardo e vide che lei gli aveva preso la mano, la guardò e puntò i suoi occhi blu nei suoi grigi, com'era bella...
“Emm coff coff..piccioncini mi dispiace interrompervi, ma vorremmo sapere anche noi” la voce di Leo lo risvegliò dai suoi pensieri e si riprese.
“Um? Ah sì certo, scusate. Comunque stanotte ho fatto un sogno strano”
“Chi non ne fa..” sospirò Piper con le mani tra i capelli.
“Ma questa volta è stato diverso” rispose Percy.
“Che vuoi dire?” domandò Hazel.
“Beh è strano da dire, ma mi è sembrato che il sogno fosse un messaggio, penso che qualcuno abbia voluto che io vedessi il cimitero per poi ricordarmene dopo, o almeno credo”
“Cimitero hai detto?” domandò stupito Jason.
“Esatto” si voltò verso la figlia di Atena e vide il suo sguardo perso in chissà quale pensiero “Era un cimitero pieno di statue, lapidi..non vedevo bene quello che mi stava succedendo intorno, il paesaggio era pieno di nebbia, finché non ho sentito una voce che mi ha detto:” Aspettami! Io non mancherò D'incontrarti nel profondo” non so cosa significhi, ma parlava in modo strascicato, sibilando...” Percy si fermò e si accorse che l'atmosfera si era improvvisamente congelata, come se un Iperboreo vi avesse soffiato sopra e una leggera brina li ricoprisse, aveva lo sguardo di molti puntato addosso, ma nessuno sembrava prestargli davvero attenzione, erano tutti immersi nei loro pensieri e nelle possibili ipotesi, il suono attutito di Hedge che mangiava una lattina di Diet Coke sembrava lontano chilometri.
Il primo a riprendersi fu Leo:”Festus mi ha appena detto che siamo ormai in prossimità del lago Crater, prepariamoci all'atterraggio” detto ciò si alzò e fece per uscire sul ponte, quando la trireme tremò e un boato tremendo irruppe nell'aria. Leo venne sparato dall'altra parte della stanza e batté violentemente la testa contro la parete. L'ultima cosa che vide fu un lampo verde che sbriciolò in un nanosecondo la porta facendo volare  più di mille schegge nella sua direzione.



Angolo Autore:
Ehi salve a tutti! Questa è la mia prima Fanfiction e spero che il primo capitolo vi sia piaciuto, mi farebbe molto piacere sapere le vostre opinioni, belle o brutte che siano, per potermi migliorare sempre di più!
Grazie di cuore :)

   
 
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