Mi hanno raccontato della bellezza ,ho letto poesie che parlavano di essa,
Romanzi bellissimi,forse già essi espressione di questo concetto ,che ne narravano storie
Di cui era la protagonista .
Ma non ne avrei mai potuto afferrarne davvero il senso ,definirne i contorni ,se non in teoria,
Descriverne il sapore o poterne portare un esempio esente dai “ma” e i “se”.
Finchè non ne arrivò l’incarnazione definita .
I contorni ,di questo volatile concetto ,acquistarono forma nelle linee del tuo corpo ,
Sulla tua pelle ne vidi il disegno ,
Sulle tue labbra ne trovai il sapore
In te ne trovai l’esempio .
Mi chiesi allora cosa era l’amore
Perchè con la bellezza dovrebbe andare a pari passo .
Ah! quante righe e quante pagine sprecate nel tentativo di dare una spiegazione a questo sentimento .
Ma quelle parole hanno davvero senso solo per lo scrittore,
Che sa bene quanto non bastino per spiegare ,
Ma se ne sentono avvinti ,
Con il bisogno di dare una voce all’urlo silenzioso che in loro rimbomba .
Per mostrare al mondo che SI ,esiste e loro ne sono vittime .
Ma come poter spiegare ad un cieco lo splendore de sole?
Come descrivere la dolcezza del miele a chi non sa cosa sia lo zucchero?
Come far capire ad un sordo la bellezza della musica ,
O descrivere il dolore di una ferita profonda che mai si rimargina
Ad un uomo che mai ne ha subita una?
Cosa voglia dire perdere il sangue e la vita
Per acquistarne un’altra
E da due
Divengono Una .
Non lo capirai ,come non capivo io
Fnchè non incontrai lo splendore del sole nei tuoi occhi
La dolcezza del miele nelle tue parole
E la musica più bella nelle tue risate
Finchè la spada dell’amore non mi attraversò il cuore
E il sangue fluì via dal mio egoismo
Perse la vita il mio solo IO
E divenni Uno
Nella fusione di Due .