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Autore: Silviadancer    01/10/2008    4 recensioni
POST JUDGEMENT DAY. E se durante la festa d'addio organizzata da Abby dopo lo scioglimento del team, Tony e Ziva avessero bevuto un pò troppo?... e se la stessa notte, passata insieme, portasse dei cambiamenti inaspettati che li legasse inevitabilmente? Gibbs è riuscito finalmente a riunire il team e Ziva ha un "piccolo" segreto da gestire...
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anthony DiNozzo, Ziva David
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: Spoiler!
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Una macchina attraversava la strada che costeggiava il suo appartamento e poi una frenata. Ziva si svegliò di soprassalto. Era mattina; un altro giorno era iniziato e Tel Aviv si era appena risvegliata. Erano passati ormai 4 mesi da quando era tornata “a casa”, da quando aveva lasciato l'NCIS e aveva ricominciato a lavorare per suo padre al Mossad, da quando non faceva più la sua corsa mattutina, dalla notte che lei e Tony... Non poteva continuare così! Non poteva svegliarsi ogni giorno con quel pensiero fisso, doveva dimenticarlo; dimenticarlo per il suo bene e per il bene di ... tutti... Mentre l'acqua della doccia frusciava dietro le tendine del bagno, squillò il telefono. Ziva si mise un asciugamano e andò a rispondere:
< Agente David!? >
< Ma chi... ... Gibbs?!?! >
Erano mesi che non aveva più sentito pronunciare il suo nome in quel modo..
< Mi fa piacere che tu mi riconosca ancora... >
< E come potrei?!... > chiese Ziva con un sorriso malinconico < a cosa devo questa telefonata? >
< Torni in America!! >
Il cuore di Ziva mancò un battito...
< ... Dobbiamo collaborare con la CIA ad un caso... riguarda Vance... sembra che sia in contatto con dei trafficanti di armi... ma ti spiegherò tutto domani! >
< Domani??? >
< Si! Ti abbiamo già prenotato un posto nel primo aereo diretto qui in città! Non ci crederai ma... ho riunito la squadra! Dobbiamo unire tutto ciò che sappiamo per far luce in questa faccenda... Mi raccomando... ti aspetto all'NCIS appena atterra l'aereo! >
< Gibbs ma...! >
Troppo tardi, Gibbs pronunciate le ultime parole riagganciò il telefono. Ziva restò con la cornetta in mano in un misto fra lo stupore e la paura.
Quello che in cuor suo aveva sperato e sognato per 4 mesi si stava avverando, tornava in America ma molte domande le frullavano in testa, domande che riguardavano sia il suo che il loro futuro... L'aereo atterrò in perfetto orario e Ziva prese il taxi che l'avrebbe portata all'NCIS. Entrò, prese l'ascensore che per 3 anni era servito da sala conferenze e dove Gibbs l'aveva ufficialmente accettata nella squadra. Mentre si guardava nello specchio che avevano sistemato in sua assenza, si strinse la cintura sulla quale portava il distintivo, si sistemò la maglietta un po' ingombrante che aveva addosso e la porta si aprì.
Sembrava che il tempo non fosse passato... McGee a digitare codici inspiegabili nel suo computer, i due occhi azzurri di Gibbs che la scrutavano da cima a fondo con un leggero sorrisetto e infine lui, il suo compagno di squadra. Tony stava seduto alla sua scrivania con il telefono in mano. Non appena riconobbe Ziva, chiuse il più in fretta possibile la conversazione e si alzo in piedi con un sorriso euforico.
< Bentornata Mossad! > urlò Tony spalancando le braccia.
< Il pivello ha spiato il tuo volo... ti aspettavamo da un momento all'altro! > le fece l'occhiolino.
< Di nuovo qui eh Ziva? > esclamò McGee, rivolgendo un'occhiataccia a Dinozzo.
Ziva sorrise a tutti e due, poi si voltò verso il suo capo. < Gibbs...>
< Ziva... bentornata. >
< Grazie capo! >
Non era cambiato niente... in 4 mesi tutto era rimasto uguale.. tutto... eccetto lei...
Le indagini, che si susseguirono nei giorni a seguire, portarono a scagionare Vance da ogni accusa, ma c'erano dei trafficanti ancora in giro, pronti a vendere un carico di armi a dei terroristi giapponesi.
Ziva e Tony lavorarono sempre in squadra insieme. Ziva voleva parlargli di quella notte... la notte di 4 mesi fa che passarono insieme...
voleva spiegargli perchè non l'aveva ritrovata al mattino quando si era svegliato e del perchè non l'avesse più rivista prima della sua partenza per Israele; ma non era ancora riuscita a trovare il momento giusto e soprattutto le parole giuste...
Voleva confidargli che quello che avevano fatto era sbagliato; erano tutti e due ubriachi dopo la festa di “addio” organizzata da Abby al solito bar e non avrebbero dovuto finire a letto solo per la disperazione di non rivedersi più e di non poter più stare insieme. Tony doveva saperlo... lei doveva dirglielo; dirgli di quanto gli fosse mancato in quei 4 mesi, dirgli di quanto si fosse sentita sola, dirgli di quanto era cambiata, di quanto tutto fosse cambiato, ... ma soprattutto dirgli che quella piccola vita che stava crescendo dentro di lei era sua...
Mentre Abby, Gibbs e Tony fissavano i campioni di prove che la scienziata aveva appena finito di analizzare, al di là del vetro Ziva si sistemò la maglietta che ancora per poco sarebbe riuscita a nascondere il segreto che portava in grembo...
  
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