Storie originali > Romantico
Segui la storia  |      
Autore: Sabrina_01    16/09/2014    0 recensioni
Io seguivo le regole alla lettera, lui era un ribelle. Io timida, lui spavaldo. Io avevo il resto della mia vita programmata, lui viveva giorno per giorno. Ma si sà, gli opposti si attraggono.
Genere: Avventura, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 L’ultima domenica di vacanza prima dell’inizio del mio ultimo anno come liceale lo passai a casa leggendo un libro di Charles Bukowski, mentre tutte le mie compagne avevano deciso di passare la serata in un modo, oserei dire poco adatto, ad una ragazza: sbronzandosi in un pub e cantando al karaoke canzoni degli anni ’80 con la voce di una gallina in calore, o andando a ballare in una squallida discoteca fino alle 4 del mattino con sconosciuti che pensano solo ad allungare le mani. Loro si che sanno come divertirsi.
Ero a metà del libro quando mi si illuminò il telefono, era Samantha, la mia migliore amica, fidanzata da quasi un anno con Eric, una matricola dell’università della città. Non mi è mai piaciuto quel ragazzo, troppo spavaldo e sicuro di sé, ma Samantha era completamente ammaliata da lui. Dal tono del suo messaggio capì che doveva essere successo qualcosa di straordinario , era la sua parola preferita, la usava in ogni frase dove poteva avere un senso. Decisi di chiamarla, volevo tornare al più presto al mio libro. Il telefono suonò due volte prima che sentissi la sua voce squillante dire:” Eva tesoroooo, ho una notizia straordinaria da dirti.”
“Dai dimmi”, credo che dal mio tono capì che non ero interessata a una notizia del genere.
“E dai, su con la vita. Comunque ti stavo dicendo che ho una notizia troppo wow, ho saputo che è arrivato in città un ragazzo nuovo e tutte dicono che è straordinariamente bello.”
“E perché sarebbe una notizia “wow”?” dissi con aria un po’ troppo menefreghista.
“Perché deve ripetere l’ultimo anno per la seconda volta e lo farà nella nostra scuola, capisci? Oddio sono troppo emozionata, qualcosa mi dice che ti piacerà”, il suo tono di voce si faceva più grave ad ogni mia domanda così decisi di tagliare corto
“Scusa ma tu non stai ancora con quel Eric? E comunque non capisco come può piacere un ragazzo che è stato bocciato, non ci trovo niente di bello, non potrebbe mai piacermi un ragazzo simile.”
“Ah già è vero, il tuo tipo ideale sarebbe Steven Bratley, il ragazzo più noioso sulla faccia della terra. Ah, quasi mi dimenticavo,il super figo si chiama Brian O’Colley. Già dal nome ispira sesso.”
“Non è vero, io trovo che Steve sia un ragazzo molto interessante. Ritengo che sia un nome molto comune, tu trovi del bello in chiunque. ” Appena finì la frase sentì che dall’altra parte della cornetta Samantha aveva iniziato a sbuffare, ma non mi lasciò il tempo di salutarla che riprese la sua parlantina: “ Eva ma non esci questa sera? Dai andiamo almeno a fare una passeggiata?”
La conosco da tanto tempo Sam, e so che per “passeggiata” intende andare in coma etilico, quindi cercai di rifiutare in modo gentile: “Scusa Sam, ho già un impegno. Ci vediamo domani”
Non c’è niente di meglio che passare le serate come queste o come tutte le altre a leggere un buon libro. Ci misi poco più di due ore per finirlo, erano le 22.45. così uscì dalla camera, e andai in salotto dove trovai i miei genitori che visitavano tutti i siti delle università del Paese.
Pensai che a quell’ora il 90% del mio liceo era completamente sbronzo, il 9% era sulla giusta strada per andare in ospedale e l’1% era a casa a leggere, c’è anche da dire però che siamo in tutto 300 alunni.
Uscì dalla camera e andai in salotto dove i miei genitori erano impegnati a guardare i siti di tutte le università del Paese. Appena mia madre mi vide saltò in piedi ed esultò come se non ci vedessimo da anni.
-“Eva, piccola mia, quest’anno sarà molto importante per il tuo futuro, sei pronta vero? Oh si certo che lo sei, sei sempre stata pronta. Hai deciso a che università andare? Secondo me è meglio fare domanda a tutte quelle più interessanti, così poi decidi. Credo che la scelta più giusta per te sarebbe Standford, sono sicura che ti daranno la borsa di studio siccome anche quest’anno la media dei tuoi voti non dovrà scendere sotto il 95, chiaro Eva? So che non ci deluderai.”
E, come gran finale del suo discorso, mi fece due grossi pizzicotti alle guance tanto da farmi assomigliare ad Heidi.
-“Margareth dai, lasciale un po’ di spazio. Ha quasi 18 anni, deve anche poter uscire con le sue amiche…” disse mio padre quasi con tono sottomesso. Il mio è un ottimo papà, però mamma aveva ragione, dovevo impegnarmi più del solito. Ha la migliore officina della città,aveva scelto lo slogan tutto da solo, ci aveva messo un intero pomeriggio:“il tuo catorcio da Harold porterai, e in cambio una macchina migliore avrai”, non era dei più fantasiosi ma lui ne era orgoglioso così io e mamma decidemmo di farglielo tenere così.
Appena finì la frase mia madre divenne nervosa, si fece molto cupa in viso, non l’avevo mai vista così e mi faceva paura, molta paura.
Aspettò ancora qualche secondo prima di parlare, poi si rivolse a mio padre e disse : “Harold non mi sembra il caso mettere in testa queste stupide idee a nostra figlia. Eva è tardi, domani hai scuola. Vai a dormire.”
Non ebbi il coraggio di contraddirla, quindi annui e andai in camera. Quando entrai provai un brivido di freddo a pensare fra non molti mesi avrei dovuto impacchettare tutte le mie cose, lasciare tutto e iniziare un nuovo capitolo della mia vita. Pensavo a quanto sarebbe stato stressante quell’anno, ma ne sarebbe falsa la pena visto che avevo l’occasione di andare a Standford, e un giorno magari tornare in questa piccola città e prendere casa vicino ai miei genitori. Provavo mille emozioni: ansia, pressione, stress, paura, ma una di quelle paure che provi quando è giorno di interrogazione e la prof comincia a scorrere il dito sull’ elenco degli alunni, quando senti che chiama il tuo nome e tu il giorno prima non hai aperto libro (ci tenevo a dire che è una sensazione che non ho mai provato siccome sono sempre arrivata ben preparata, questi dettagli mi sono state riferite dalle mie compagne che preferivano passare i pomeriggi a “divertirsi” con i loro ragazzi, e con “divertirsi” intendo passare i giorni nel letto insieme a fare azioni vietate a ragazze non sposate, ma detto questo chiudo la parentesi).
Non avevo più voglia di pensare, la testa mi scoppiava. Chiusi gli occhi e l’oscurità mi avvolse.
 
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Sabrina_01