Fanfic su artisti musicali > EXO
Ricorda la storia  |      
Autore: _MelodySpirits_    17/09/2014    2 recensioni
La maggior parte delle persone non crede al destino. La maggior parte delle persone, se gli accade qualcosa di bello la chiamano fortuna, se accade qualcosa di male era destino. Per queste persone il destino altro non è che un entità a cui attribuire nostri eventuali fallimenti, troppo pesanti forse da attribuire a loro stessi. Ma il destino esiste ed è lui a controllarci. Vuole far succedere qualcosa? Succederà.
Possiamo provare a impedirlo certo, ma non sempre ci riusciremo. Il destino riesce nel suo intento, sempre.
------------------------------
Spesso si incontra il proprio destino
Nella via che si è preso per evitarlo.
-Jean de la Fontaine-Favole.-
------------------------------------------
Hello Everybody! Sono Celia delle Melody Spirits e rieccomi con una nuova os! Non slash stavolta ma una bella het! Visto il successo di Invisible Tears ho deciso di fare un altra os speranco che piaccia quanto, se non più della prima!
Leggete e recensite *-* Bye bye.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lu Han, Lu Han, Nuovo personaggio
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Dediche :3'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Me. You. We. Eternity



Image and video hosting by TinyPic  

 
Spesso si incontra il proprio destino
Nella via che si è preso per evitarlo.
 
Jean de la Fontaine-Favole.
 

 
 

◊~◊~◊~◊~◊~◊~◊~◊~◊
 
La maggior parte delle persone non crede al destino. La maggior parte delle persone, se gli accade qualcosa di bello la chiamano fortuna, se accade qualcosa di male era destino. Per queste persone il destino altro non è che un entità a cui attribuire nostri eventuali fallimenti, troppo pesanti forse da attribuire a loro stessi. Ma il destino esiste ed è lui a controllarci. Vuole far succedere qualcosa? Succederà.
Possiamo provare a impedirlo certo, ma non sempre ci riusciremo. Il destino riesce nel suo intento, sempre.
 
◊~◊~◊~◊~◊~◊~◊~◊~◊
 
Lei era Li MeiMing, per gli amici semplicemente Mei. Era una ragazza solare e allegra e lo era sempre stata. Da bambina il suo passatempo preferito era stendersi sul prato e guardare le nuvole sognando ad occhi aperti. Gli altri bambini spesso la prendevano in giro per questo ma lei non se ne curava. Nonostante fosse allegra era molto introversa e quindi stava sempre zitta quando la prendevano in giro. Fu un giorno di quelli che, a 6 anni, incontrò Lu.
 
◊~◊~◊~◊~◊~◊~◊~◊~◊
 
Era un giorno come tanti e Mei era stesa sul solito prato a guardare le nuvole. Ogni tanto rifletteva ad alta voce e questo poteva far pensare che parlava da sola, ma non lo faceva.
-Ehy ragazzi guardate la pazza sta ancora parlando al cielo!- disse un bambino brutto dai capelli rasati ridendo con un altro gruppetto di amici. Lei alzò lo sguardò e voleva mettersi a piangere: non era pazza. Non era pazza. Lei lo sapeva, di non esserlo. Ma come farlo capire agli altri?
-Ehy tu- una voce la richiamò e lei, alzando lo sguardo, vide un bambino con i capelli molto corti e degli occhi con un che di….brillante. Lei si voltò verso di lui e si alzò per mettersi alla altezza del bambino:
-Come mai ti prendono in giro?- chiese l’altro curioso.
Lei era imbarazzata, non parlava spesso con i maschietti. Spesso la ignoravano perché era un po’ paffuta di guancie e le dicevano che era strana, ma lei sapeva di essere una bambina come gli altri e questo rendeva le provocazioni ancora più frustranti.
-Mi prendono in giro perché sto sempre sola e non gioco mai con le altre bambine.-
-Come mai stai sola?- il bambino continuava a fargli domande…magari voleva esserle amico.
-Non mi piace giocare con le bambole. Preferisco guardare le nuvole.- il bambino rise un pochino:
-E perché? Sogni il principe azzurro?- era una domanda banale. Ma  Mei ci restò davvero male. Ma si, forse quel bambino in fondo voleva solo prenderla in giro.
Mei corse via dritta a casa e mentre correva poteva sentire i bambini che ridevano di lei e facevano i complimenti al bambino che, forse, era anche uno di loro.
 
◊~◊~◊~◊~◊~◊~◊~◊~◊
 
Mei desiderava solo andare a casa e non vedere mai più quel bambino. Ma lo rivide….eccome.
Il giorno dopo sarebbero finite le vacanze di Pasqua e lei sarebbe tornata a scuola. Uscì con la mamma sulle scale per dirigersi a scuola, e sua mamma salutò una signora che si era trasferita vicino a loro il giorno prima:
-Salve signora! Tutto bene?-
-Sisi sto aspettando mio figlio. LU MUOVITI O FARAI RITARDO!- un bambino velocemente uscì dalla porta di casa e Mei si sorprese nel vedere che era proprio il bambino del giorno prima.
-MeiMing questo è Lu. E’ il nostro vicino di casa. Avanti presentati.- lei ancora intimorita si nascose dietro la mamma.
Lu invece si fece avanti:
-Piacere io sono Han Lu e…- Mei non resse e scappò via correndo verso la scuola.
Evitò Lu quel giorno. E il giorno dopo. E quello dopo ancora. Era determinata a non vederlo più.
 
◊~◊~◊~◊~◊~◊~◊~◊~◊
 
Lu non si spiegava perché la bambina avesse avuto quel comportamento. Lui voleva scusarsi per il giorno prima. Aveva fatto forse qualcosa di strano? Non sapeva spiegarselo. “Proverò domani” si disse. Ma non vi riuscì, nemmeno il giorno dopo. E quello successivo. E quello dopo ancora. Lei evitò Lu per un tempo incredibile: circa... fino all’anno successivo.
Il giorno prima dell’inizio della terza elementare Lu decise di andare da loro e parlare alla bambina. Lo avrebbe fatto prima ma era stato una settimana in vacanza con i suoi genitori.
Suonò alla porta e nessuno rispose.                                                           
Riprovò, nessuno ancora.
 
◊~◊~◊~◊~◊~◊~◊~◊~◊
 
Trasferiti. Questo gli aveva detto la mamma. Si erano trasferiti. In America. Il padre di Mei aveva trovato lavoro a San Francisco e si erano trasferiti quella settimana.
Non la aveva salutata. Non aveva potuto salutarla. Non aveva potuto scusarsi. E questo peso lo tormentò per molto tempo.
 
◊~◊~◊~◊~◊~◊~◊~◊~◊
 

-Ehy MeiMing! Muoviti o faremo tardi!- le urlò la sua compagna di classe Amber correndo in classe.
Sono passati 10 anni da quando Mei si è trasferita in America. I suoi l’hanno inserita in una scuola asiatica per aiutarla a integrarsi meglio e ciò ha avuto successo. Ora lei ha molti amici ed è felice.
-Aspettami Amber! Sto arrivando!- si affiancò ridendo all’amica e lei scoppiò a ridere:
-Ah Mei a proposito hai sentito? Nella classe di cinese avremo un nuovo ragazzo!-
-Wow davvero? Che bello! Chissà se è bello.- disse sorridendo Mei all’amica maschiaccio.
-Bha spero solo sappia giocare a basket. Voglio qualcuno di forte con cui allenarmi!- Mei sorrise e le due andarono a cinese e si sedettero ognuna al rispettivo banco.
Mei era nel terzo banco, al centro della classe. Accanto a lei un banco vuoto, presumibilmente per il nuovo alunno.
La professoressa Zhang entrò in classe e vicino a lei il nuovo studente.
I loro occhi si incontrarono. Si riconobbero. Lu restò sorpreso ma sorrise e si presentò alla classe.
-Salve a tutti sono Han Lu. Spero andremo d’accordo.-
-Bene signor Han si vada a sedere accanto alla signorina Li MeiMing.-.
Lu non se lo fece ripetere due volte e si accomodò. Non le rivolse la parola, non la guardò. Ma sorrideva. Non era un sorriso di felicità piuttosto di qualcuno che è…sollevato.
 
◊~◊~◊~◊~◊~◊~◊~◊~◊
 
-EHI MEI!- Lu la fermò mentre andava a casa. Lei si irrigidì.
-MeiMing….-
-Cosa vuoi?-
-Tu ti ricordi di me vero?- lei non rispose. Non era necessario. Lui sapeva che era cosi.
-Mei….c’è una cosa che devo dirti.- lei si girò per guardarlo e senza nemmeno girarsi si ritrovò stretta in un abbraccio da parte del ragazzo.
-…..Scusami.-
-Eh?-
-Sono 10 anni che aspetto di dirtelo. Perdonami. Per quello che successe quel giorno. Davvero…perdonami.-
-Mi stai dicendo che dopo 10 anni ci rincontriamo per la prima volta e tu mi chiedi scusa per un torto fatto da bambini?- lui si staccò dall’abbraccio e annuì facendo sorridere la ragazza.
Ora poteva osservarlo meglio: addio capelli lisci e neri, ora portava capelli biondi e leggermente ricci e non metteva più quelle ridicole magliette rosa col panda, ma si vestiva moderno pur mantenendo un tocco di rosa, rappresentato dalla canotta accompagnata da una camicia di denim e da un paio di jeans il tutto sopra delle scarpe da tennis.
-Allora….pace?-
-Non so…vedremo.- Mei sorrise e si diresse a casa lasciando il povero Lu lì come un allocco.
 
◊~◊~◊~◊~◊~◊~◊~◊~◊
 
-TU STAI SOTTO AL TIPO NUOVO !- le urlò Amber ridendo.
Le giornate precedenti le avevano passate assieme lei e Lu a casa di lui o lei e avevano scoperto di essere di nuovo vicini di casa.
-Ma perfavore! Dai ma mi ci vedi? E forse è pure un po’ effemminato.- Mei rispose tranquillamente così all’amica sulla via di casa. Sarebbe tornata a casa con Lu ma questi era appena guarito dalla febbre e sarebbe restato a casa.
-Sisi okok..- Amber rise e lasciata l’amica a casa se ne andò.
Prima di salire a casa volle passare da Lu visto che i genitori erano a lavoro. Avendo le chiavi aprì tranquillamente:
-Ehy Lu!-
-Uh ciao Mei!- Lu usci dalla stanza e le andò incontro. Senza maglia.
Mei arrossì e si mise le mani davanti agli occhi e si girò:
-SCUSA SCUSA! SE TI STAVI VESTENDO CONTINUA!-
-Ok vado a mettermi la maglia e torno.- poco dopo il ragazzo tornò e iniziarono a chiacchierare con imbarazzo della ragazza che aveva ancora in testa la scena precedente.
Dopo una decina di minuti salutò il ragazzo e andò a casa non prima di mandare un messaggio a Amber:
-Dopo quanto ho visto oggi, credo ci farò un pensierino-.
 
◊~◊~◊~◊~◊~◊~◊~◊~◊
 
Mei si svegliò sorridente. Erano arrivate le vacanze estive! Avrebbe finalmente potuto andare al mare con i genitori. E…anche passare del tempo con il cinese dagli occhi brillanti. Si perché, anche grazie ad Amber, aveva capito di essersi piano piano presa una sbandata in stile drama per il nostro Lulù. Ma,come in ogni storia stile drama che si rispetti, la ragazza non voleva dirglielo, ovviamente. Si alzò dal letto e,ancora in pigiama, andò in cucina.
-Mamma hai fatto la colazione?- nessuno. -….Mamma? Papà?-.
Un bigletto.
“Ciao Mei cara! Siamo partiti con i signori Han e siamo andati a farci un bel viaggetto in Giappone! Ti chiederai perché non sei potuta venire…bhe volevamo una vacanza solo genitori! E poi fra due anni andrai a vivere sola quindi impara a cavartela ok? Baci!
Mamma e Papà”.
Sconvolta andò a bussare a Lu che gli aprì in pantaloni e…e nulla. Era ancora a petto nudo.
“Di nuovo ma vuoi uccidermi o cosa?!”  prima che potesse aprire bocca Lu scoppiò a ridere:
-Perché ridi?- il ragazzo la fece entrare e la mise davanti allo specchio in corroio; aveva i capelli spettinatissimi, il pigiama blu con le ranocchiette e gli occhi piccolissimi data l’assenza di occhiali.
-OHMIODIO!DOPO VIENI TU DA ME!- Mei urlò e corse di nuovo a casa lasciando Lu a ridere sul pianerottolo come un cretino.
 
◊~◊~◊~◊~◊~◊~◊~◊~◊
 
-Allora dimmi.- disse tranquillamente Lu.
-Allora leggi.- Lu lesse il biglietto e annuì –Capisco…..quindi? Idee?-
-Scusami? CI HANNO ABBANDONATI PER ANDARE A FARSI UNA GITA DI PIACERE IN GIAPPONE E L’UNICA COSA CHE SAI DIRE E’ “CAPISCO”?!-
-….ssssi?- Mei sconvolta si buttò sul divano e sussurrò : “Sarà una settimana lunga”.
 
◊~◊~◊~◊~◊~◊~◊~◊~◊
 
Erano passati 4 giorni da quando erano rimasti soli e occupavano ogni giorno diversamente: il primo giorno erano andati a mare, il secondo avevano passato una giornata al parco, il terzo a casa di Lu a vedere la saga di Ironman.
-Ehi Lu cosa facciamo oggi?-
-Mhm…vediamo un film?-
-Okay….vediamo To the beautiful you?-
-Mhm nhaa-
-Divergent?-
-No….IDEA!- Lu corse a casa e tornò poco dopo con un dvd con sopra Eddy Murphy.
-“Una Bugia di troppo?” – lui annuì e spiegò la storia.
Parlava di un uomo che ad un tratto, a causa di un guru, si trova costretto a convivere con un albero che perde una foglia per ogni parola inutile lui pronunci. Lui allora si trova costretto ad affrontare fantasmi del passato e deve ricercare l’affetto della sua famiglia.
Mei rise per quasi tutto il film tranne verso la fine, quando Eddy Murphy va dalla moglie e,per convincerla che la ama, le dice indicando se stesso, lei e il figlio: “Io. Tu. Noi. Eternità”.
Lì Mei poggiò la testa sulla spalla di Lu e pianse un po’.
-Mei? Perché piangi?-
-Perché penso che tutti dovrebbero avere un uomo come lui. Anche io vorrei che qualcuno mi dicesse queste cose….- Lu sorrise e le asciugò le lacrime per poi abbracciarla stretta e sussurrarle all’orecchio:
-Io. Tu. Noi. Eternità- e sorriderle.
I due si guardavano negli occhi, volevano la stessa cosa entrambi ma non sapevano se l’altro voleva.
-Lu….w-wo ai ni..-  la ragazza sussurrò quelle tre parole arrossendo e con vergogna e arrossendo.
Lu non rispose ma si avvicinò e le stampò un piccolo bacino sulle labbra facendo arrossire la ragazza.
Momentaneamente non si sarebbe spinto oltre perché sapeva quanto la ragazza si sarebbe imbarazzata.
Passarono la giornata così a coccolarsi e baciarsi e ad approfittare di quei momenti solo per solo due.
 
◊~◊~◊~◊~◊~◊~◊~◊~◊
 
Spesso si incontra il proprio destino nella via che si è preso per evitarlo.
Lu e Mei erano evidentemente il destino l’uno dell’altro pur senza saperlo. Non c’è bisogno che io vi descriva la faccia dei genitori quando lo vennero a sapere, al rientro dalle vacanze, ma alla fine diedero la loro benedizione.
I due ragazzi restarono assieme a lungo, perché probabilmente lo voleva il destino.
E il destino per loro serbava tanta felicità…ma questa, forse, è un'altra storia…
 
 
The End
 
“Per F. che mi è sempre accanto e mi incoraggia,
una storia solo per te.
Spero ti piaccia.”
 


 
Angolo autrice (LEGGETE TUTTI):
Hello people! Sono di nuovo Celia, autrice anche di Invisible Tears ed eccomi con una nuova one shot.
Da questa in poi per un pò farò delle fanfiction dedicate ad alcune persone che sono stati importanti per la mia "carriera" da scrittrice. Di conseguenza alcune delle mie one shot prossime NON SARANNO SU QUESTO FANDOM.
Se siete interessate a leggerle mettete l'account tra i preferiti e sarete aggiornati :3
Comunque ringrazio la pagina facebook "Our love for EXO will never Die" che ha pubblicizzato la mia Invisible tears che, a proposito è arrivata a 220 visite.
Vi ringrazio a tutti voi che l'avete letta, questa fanfiction è un ringraziamento anche per voi. GRAZIE.GRAZIE.GRAZIE.

Spero seguirete il resto dei miei lavori e di quelli della mia collega.

Baci a tutti,

Celia.
 
 
 
   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > EXO / Vai alla pagina dell'autore: _MelodySpirits_