.:Gelosia:.


Aah, maledizione!
Quella stupida di Akane non sa parlare, usa subito la violenza!
Per cose futili, oltretutto.
Dannazione!
Va bene se già è nervosa perché io la insulto un po’ troppo, ma rompermi la faccia con uno dei suoi famosi pugni perché quella scocciatrice di Shampoo mi abbraccia senza che io lo voglia, è davvero il massimo!
Dovrebbe saperlo no, che per me è il nulla, come il resto delle mie spasimanti.
Prima se Ukyo, Shampoo o quella pazza di Kodachi mi stritolavano come se fossi un pupazzo faceva finta di niente e si allontanava.
Rabbiosa come una bestia, ma non faceva altro.
Ora invece usa la violenza!
Lo dico io che è un maschiaccio violento.
Cos’è la sua, gelosia?
Bah, avanti, non farmi ridere.
Non ci siamo mai nemmeno minimamente pensati, perché dovresti essere gelosa?
Chi ti capisce è bravo!
Oltretutto è anche scappata via senza che le potessi dare una spiegazione.
Si, perché io, emerito idiota, volevo anche scusarmi.
Di cosa poi? Non c’è niente di cui io debba scusarmi!
Aah, va al diavolo, Akane.
Me ne torno a casa, faccio un bel bagno caldo e dimentico tutto.
…
- Ma dai, Ryoga, davvero?-
Che?! Akane?
- Te lo giuro, Akane. Era una bestia enorme, e io l’ho battuta con un solo colpo! –
Ma questo è Ryoga!
Stanno parlando, li sento ridere.
Sembrano divertirsi.
No, devo osservarli meglio.
Mi acquatto dietro ad un bidone dell’’immondizia – davvero un bel posto –  e li osservo camminare.
Mi sorpassano, non mi vedono.
Stanno vicini, Akane con la cartella di scuola in mano, Ryoga con la solita faccia da ebete che si ritrova.
- Dev’essere stata dura girovagare per tutto il Giappone incontrando questi pericoli…-
- Oh si, devo ammetterlo. Ma il viaggio mi è servito da lezione, ho imparato tante cose nuove. –
Tsk,  avrà fatto il giro del parco situato qui al centro della città.
Che scemo…
Toh, guarda, si sono fermati.
- Akane, ti ho portato un souvenir! –
Cosa sarà ‘sta volta?
Un ananas, un anguria?
- Ecco, tieni…-
- Grazie Ryoga, sei sempre molto gentile –
Le ha dato un pacchettino rosa, con un grosso fiocco ad adornarlo.
Akane lo apre veloce, guardando il coperchio di quel pacchetto rosa, dopo averne tolto la carta.
- “Per la dolce Akane”… Oh Ryoga, sei dolcissimo.–
Il prosciutto assume un colore rosso pomodoro, sembra imbarazzato.
- Emh…sono cioccolatini, i migliori in circolazione.-
- Grazie ancora, Ryoga… –
Bravo, ottima mossa.
Con tutti quei cioccolatini ingrasserà e perderà anche quell’ultima remota speranza di diventare più carina.
Bah…non lo capis…
Aspetta, che sta facendo Akane?
Si alza sulle punte e…gli da un bacio sulla guancia.
Ryoga rimane di stucco, pietrificato.
La mia stessa reazione.
Ho gli occhi spalancati, fissi a vedere l’immagine di loro due.
Akane che sorride divertita, Ryoga imbarazzato e al settimo cielo, lo si può facilmente immaginare, visto il suo grande amore per lei.
Ma perché io…mi sento strano?
Perché tutto questo…mi da così fastidio?
Non dovrebbe importarmene nulla, no?
Andiamo, non sarò mica…ge…geloso?
Aah, Ranma Saotome, allontana questa parola dalla tua mente!
Non diciamo cavolate, per piacere!
Mi da fastidio perché...perchè…
Emh…
Ooh, dannazione!
Ora comincio anche ad avvertire il calore che invade le mie guancie.
Scuoto la testa frenetico, devo smetterla di fare certi ragionamenti.
Ritorniamo su di loro, forse è meglio.
…In verità non so nemmeno perché sono qui a spiarli.
E riecco quella stessa parola che ritorna nella mia mente.
Gelosia gelosia gelosia gelosia
Ma no, andiamo, la mia è solamente curiosità!
O almeno, voglio sperare che sia così…
Ranma, che cavolo pensi! Certo che è curiosità!
Gelosia? Tsk, mai provata…
E se proprio dovrei provarla, un giorno, non sarà certamente rivolta a quel maschiaccio per niente sexy!
Oh cavolo, col tanto pensare, Akane e Ryoga si sono allontanati.
Io dal bidone avanzo di qualche passo, fino ad arrivare a nascondermi dietro un cespuglio.
Sono nuovamente vicino a loro, e da qui la visuale e l’udito sono decisamente migliori.
Stanno in silenzio, almeno per ora.
Forse mentre io mi prendevo a cazzotti con i miei pensieri, loro avranno parlato di tante altre cose.
Di me, forse. Non è da escludere.
Camminano lentamente, sempre vicini.
Anzi, Ryoga sembra avvicinarsi sempre di più a lei.
Che avrà in mente?
Sarà meglio per lui se non la..
Ecco, ci risiamo.
Dannazione, ma perché?!
La g-gelosia provoca forse questi effetti?
Fastidio? Ira? Voglia di prendere a calci un prosciutto in miniatura?
…
…Che stupido che sono.
E’ così evidente, ma mi sforzo ancora di cambiare la realtà.
Lo ammetto, va bene.
Il tutto…mi da fastidio.
Lo sguardo, distrattamente, ricade su loro due.
Ryoga alza un braccio, in direzione della spalla di Akane.
Mi correggo, mi da tremendamente fastidio.
E poi lo sto pensando no?
Nessun’altro, all’infuori di me, potrà saperlo.
…La sua mano sta per appoggiarsi sulla spalla di lei.
Si, sono geloso.
- Eh no, questo proprio no! –
Senza rendermene conto, sono fuoriuscito dal mio nascondiglio come un pazzo, parandomi davanti ad Akane.
Manco Ryoga fosse un mostro..
- Ranma? –
Mi guarda sorpreso è confuso.
Sapevo cosa avevi in mente, dannato.
-R-Ranma…?-
La voce di Akane mi arriva da dietro la schiena. Anche il suo tono mi appare sorpreso.
Mi volto, e la guardo negli occhi.
-A-Akane io…-
BAM! Pungo in faccia.
-Che cavolo stai facendo Ranma?! –
Dolorante mi massaggio il muso, maledicendomi di aver avuto un comportamento simile.
- Che fai tu, piuttosto! Questo è il secondo pugno che mi rompe la faccia!-
- Si, è non sarà l’ultimo! Devi sempre rovinare tutto! Ricordati, oltretutto, che io e te abbiamo ancora un conto in sospeso! –
- Aah, stupida!-
La prendo per mano e la trascino via, sotto lo sguardo allibito di Ryoga.
- Si vede che non è destino…-

Dopo aver corso per un paio di minuti, eccoci camminare normalmente, vicini al canale d’acqua della città.
Fingendo di essermene dimenticato, ho ancora la mano di Akane stretta alla mia.
D’un tratto lei si ferma, e la sua mano scivola via dalla mia.
Incontro il suo sguardo. Mi osserva arrabbiata, lievemente, ma arrabbiata.
- Che c’è? –
- Ranma, perché fai così?-
Sposto gli occhi di lato, e mi gratto la nuca.
Tardo a risponderle, perché non so veramente cosa dirle.
- Niente, lascia stare. –
Ritorno a fissarla.
Cavolo, ha assunto un sorrisetto che non promette nulla di buono.
- Ranma…-
Eccola…
- Non sarai mica geloso…? –
Dovevo aspettarmela una cosa del genere.
D'altronde, ciò che ho fatto prima, è una valida prova di ciò che dice…
Dannazione, che pasticcio.
- Ma che cavolo dici…torniamo a casa, piuttosto, che ho fame. –
- …Ok. –
Mi sorride come non mai, Akane, e avverto l’imbarazzo invadere me, e il mio viso.
Per questo motivo cammino davanti a lei, evitando di farle notare il colore acceso che ha assunto la mia pelle.
- Aspetta! –
Mi raggiunge e, gesto inconsueto, mi prende la mano, stringendola forte.
Credo abbai capito tutto.
- Torniamo a casa…-
Sorrido.
Non importa quanto lei mi faccia dannare,
o quanti pugni mi dia in faccia.
Credo che non riuscirei a stare senza i nostri litigi, e senza la sua impertinente presenza.
Continuerò ad essere geloso di questo maschiaccio,
Perché lei è il mio maschiaccio.

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Salve!
Sono nuova in questa sezione, è questa è la prima Fic che scrivo su Ranma ^^”
Riguardando i dvd che ho in casa, mi è ornata un po’ la nostalgia di questo stupendo anime, facendomi ricordare di quanto ero innamorata della coppia RanmaxAkane.
Così ho scritto questa fiction ^^
Spero comunque di aver reso i personaggi il meno OOC possibile. Fatemi sapere :).
Spero vi sia piaciuta, ho in cantiere nuove idee, e mi auguro di non tardare nel farvele leggere ^^
Ciao!