17/09/2014
1 recensioniAnche questo era un vantaggio dell’attesa: le dava la possibilità di riflettere.
Jan-Philipp Sendker, L’arte di ascoltare i battiti del cuore
Capita che sfiori la vita di qualcuno, ti innamori e decidi che la cosa più importante è toccarlo, viverlo, convivere le malinconie e le inquietudini, arrivare a riconoscersi nello sguardo dell’altro, sentire che non ne puoi più fare a meno… e cosa importa se per avere tutto questo devi aspettare cinquantatré anni sette mesi e undici giorni notti comprese?.
G. García Marquez, L’amore ai tempi del colera
Aspettare aspettare aspettare e ancora aspettare , è così frustrante non poter far niente esssere setudi lì su quella maledetta e scomoda sedia di quel dannato ospedale.
Fissare tutto il giorno la finestra apetando un segnale un piccolo movimento un qualcosa di indefinito; ma quel qualcosa non arriva mai e questo ti distrugge giorno dopo giorno mandandoti letterarlemte in pallone , non sapenso più che fare ,lasciandoti lì come un cretino a fissare il vuoto senza sapere che fare.
Sono tre anni che va avanti questa storia tre anni di continue domande sul perché la vita sia così perfida , prima ti qualcosa di meraviglioso poi senza tanti scrupoli te la toglie e tu rimani lì cercando di capire che cosa succede anche se dentro si te nel profondo non vorresti mai capire quello che sta succedendo intorno a te ,ma sempre la vita come un pugno allo stomaco te lo fa capire.
Il brutto sta proprio lì quando capisci quello che ti sta succedendo ma soprattutto quello che sta accadendo alla persona che ami ; ma anche se te ne rendi conto non puoi fare nulla bisogna solo aspettate ma aspettare è una cosa perfida è un arma a doppio taglio ti fa sperare ma ti fa anche deprimere .
È successo tutti tre anni fa in una serata che sarebbe dovuta essere normale , niente di fuori dalla norma ma purtroppo non andò come io avrei voluto tornando dal cinema io e Rebecca abbiamo avuto un incidente stradale io me la sono cavata con qualche graffio e alcuni giorni in ospedale lei invece è in coma da tre anni tre lunghissimi anni , ogni giorno di ogni settimana è stato estenuante ; ora sono di nuovo qui in questa stanza seduto sulla sedia .
Il suo corpo è bianco sembra un fantasma , potrebbero dire che è morta ma io so che dentro di lei si sta consumando una guerra fra due parti la parte che le dice di restare e quella che le dice di farla finita .
So che accade questo dentro di Rebecca perché la conosco come le mie tasche nulla di lei mi sfugge , la conosco , capivo quando era emozionata o a disagio o quando era triste e aveva solo bisogno di parlare.
Eravamo perfetti insieme da qual giorno la nostra relazione è su un filo
Che può spaccarsi molto facilmente .
Mi alzo da quella maledetta sedia e mi avvicino a lei mi siedo sul letto e le prendo la mano non è freddissima ma neanche molto calda , la stringo e la porto al mio petto
-Senti il mio cuore , senti questo battito esso c’è solo per te , tu sei la mia ragione di vita ti prego non andartene , non potrei mai sopportarlo-
Dopo queste mie parole una lacrima amara riga il mio volto e finisce sulla sua mano , proprio come potrebbe fare una minuscola e insignificante goccia di pioggia in una giornata serena .
Vorrei tanto che si svegliasse che con quella sua voce dolce dicesse il mio nome , vorrei sentirle dire che mi ama come io amo lei e che niente e nessuno potrà mai separarci ; ma dopo tutto questo tempo ho paura che questi miei sogni non potranno mai avverasi .
Mi alzo dal letto e mi dirigo verso la finestra per guardare il paesaggio forse è l’unica cosa positiva di questo ospedale e di questa camera dalla finestra si può guardare un magnifico paesaggio e per pochi minuti evadere dalla pesante realtà.
-A…sth..on-
Sto sentendo una voce ma di certo è la mia immaginazione non può assolutamente essere vero
-Asthon …….sei tu?....-
Non non può essere la mia immaginazione , non due volte, mi giro e vedo gli occhi verdi di Rebecca che mi guardano e le sulle sue labbra si forma un lieve sorriso.
-Reby non ci posso credere ti sei svegliata –
Mi precipito da lei e la bacio uno di quei baci che solo se sei profondamente innamorato puoi dare , uno di quei baci che ti servono per andare avanti .
-Amore mio si sono sveglia –
-Non è un sogno vero?-
-No non lo è , Asthon anche il mio cuore batte solo per te ed e stato proprio questo a darmi la forza di svegliarmi-
Non ci posso proprio credere è tutto finito da oggi potremo vivere la nostra storia d’amore senza più difficoltà
Angolo dell’autrice:
Non c’è molto da dire questa storia mi è venuta così mi è venuto il bisogno di scriverla e così ho fatto , inseguito ho deciso anche di pubblicarla.
Spero con tutto il cuore che vi sia piaciuta come è piaciuta a me e se non chiedo troppo magari potreste lasciare una piccola recensione .
Grazie mille di aver letto questa mia storia
Mughetta.
Jan-Philipp Sendker, L’arte di ascoltare i battiti del cuore
Capita che sfiori la vita di qualcuno, ti innamori e decidi che la cosa più importante è toccarlo, viverlo, convivere le malinconie e le inquietudini, arrivare a riconoscersi nello sguardo dell’altro, sentire che non ne puoi più fare a meno… e cosa importa se per avere tutto questo devi aspettare cinquantatré anni sette mesi e undici giorni notti comprese?.
G. García Marquez, L’amore ai tempi del colera
Aspettare aspettare aspettare e ancora aspettare , è così frustrante non poter far niente esssere setudi lì su quella maledetta e scomoda sedia di quel dannato ospedale.
Fissare tutto il giorno la finestra apetando un segnale un piccolo movimento un qualcosa di indefinito; ma quel qualcosa non arriva mai e questo ti distrugge giorno dopo giorno mandandoti letterarlemte in pallone , non sapenso più che fare ,lasciandoti lì come un cretino a fissare il vuoto senza sapere che fare.
Sono tre anni che va avanti questa storia tre anni di continue domande sul perché la vita sia così perfida , prima ti qualcosa di meraviglioso poi senza tanti scrupoli te la toglie e tu rimani lì cercando di capire che cosa succede anche se dentro si te nel profondo non vorresti mai capire quello che sta succedendo intorno a te ,ma sempre la vita come un pugno allo stomaco te lo fa capire.
Il brutto sta proprio lì quando capisci quello che ti sta succedendo ma soprattutto quello che sta accadendo alla persona che ami ; ma anche se te ne rendi conto non puoi fare nulla bisogna solo aspettate ma aspettare è una cosa perfida è un arma a doppio taglio ti fa sperare ma ti fa anche deprimere .
È successo tutti tre anni fa in una serata che sarebbe dovuta essere normale , niente di fuori dalla norma ma purtroppo non andò come io avrei voluto tornando dal cinema io e Rebecca abbiamo avuto un incidente stradale io me la sono cavata con qualche graffio e alcuni giorni in ospedale lei invece è in coma da tre anni tre lunghissimi anni , ogni giorno di ogni settimana è stato estenuante ; ora sono di nuovo qui in questa stanza seduto sulla sedia .
Il suo corpo è bianco sembra un fantasma , potrebbero dire che è morta ma io so che dentro di lei si sta consumando una guerra fra due parti la parte che le dice di restare e quella che le dice di farla finita .
So che accade questo dentro di Rebecca perché la conosco come le mie tasche nulla di lei mi sfugge , la conosco , capivo quando era emozionata o a disagio o quando era triste e aveva solo bisogno di parlare.
Eravamo perfetti insieme da qual giorno la nostra relazione è su un filo
Che può spaccarsi molto facilmente .
Mi alzo da quella maledetta sedia e mi avvicino a lei mi siedo sul letto e le prendo la mano non è freddissima ma neanche molto calda , la stringo e la porto al mio petto
-Senti il mio cuore , senti questo battito esso c’è solo per te , tu sei la mia ragione di vita ti prego non andartene , non potrei mai sopportarlo-
Dopo queste mie parole una lacrima amara riga il mio volto e finisce sulla sua mano , proprio come potrebbe fare una minuscola e insignificante goccia di pioggia in una giornata serena .
Vorrei tanto che si svegliasse che con quella sua voce dolce dicesse il mio nome , vorrei sentirle dire che mi ama come io amo lei e che niente e nessuno potrà mai separarci ; ma dopo tutto questo tempo ho paura che questi miei sogni non potranno mai avverasi .
Mi alzo dal letto e mi dirigo verso la finestra per guardare il paesaggio forse è l’unica cosa positiva di questo ospedale e di questa camera dalla finestra si può guardare un magnifico paesaggio e per pochi minuti evadere dalla pesante realtà.
-A…sth..on-
Sto sentendo una voce ma di certo è la mia immaginazione non può assolutamente essere vero
-Asthon …….sei tu?....-
Non non può essere la mia immaginazione , non due volte, mi giro e vedo gli occhi verdi di Rebecca che mi guardano e le sulle sue labbra si forma un lieve sorriso.
-Reby non ci posso credere ti sei svegliata –
Mi precipito da lei e la bacio uno di quei baci che solo se sei profondamente innamorato puoi dare , uno di quei baci che ti servono per andare avanti .
-Amore mio si sono sveglia –
-Non è un sogno vero?-
-No non lo è , Asthon anche il mio cuore batte solo per te ed e stato proprio questo a darmi la forza di svegliarmi-
Non ci posso proprio credere è tutto finito da oggi potremo vivere la nostra storia d’amore senza più difficoltà
-Ti amo Ashton-
-Ti amo Rebecca-
-Ti amo Rebecca-
Ci siamo aspettati entrambi abbiamo combattuto le nostre battaglie le abbiamo vinte e come premio ci siamo ritrovati .
Angolo dell’autrice:
Non c’è molto da dire questa storia mi è venuta così mi è venuto il bisogno di scriverla e così ho fatto , inseguito ho deciso anche di pubblicarla.
Spero con tutto il cuore che vi sia piaciuta come è piaciuta a me e se non chiedo troppo magari potreste lasciare una piccola recensione .
Grazie mille di aver letto questa mia storia
Mughetta.