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Autore: JeanJacquesFrancois    18/09/2014    2 recensioni
La storia di Renly e Loras dal vero e proprio inizio alla drammatica fine.
Genere: Drammatico, Erotico, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Loras Tyrell, Renly Baratheon, Un po' tutti
Note: Traduzione | Avvertimenti: Contenuti forti
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Capitolo 2

Renly era in piedi nel cortile, le persone che mulinavano intorno a lui mentre gli procuravano cavalli dalle stalle e portavano provviste avanti e indietro. Era una bella giornata, pensò Renly, il sole che splendeva e la dolce aria estiva, nonostante le nuvole incombenti sull'orizzonte. Penrose lo aveva chiamato sciocco, insistendo che era semplicemente la calma prima della tempesta e non un giorno per andare a cavalcare in campagna. Sarai bagnato fradicio prima che tu abbia anche fatto solo un miglio fuori da Capo Tempesta, lo aveva schernito, con un tono ammonitorio. Renly aveva riso, incurante delle sue preoccupazioni e Penrose era andato via, scuotendo la testa in una fiera esasperazione. Aveva imparato molto prima a non disturbarsi a litigare con lui.

La verità era che Renly era terribilmente annoiato. Aveva trascorso la maggior parte degli ultimi giorni a ascoltare il popolino. C'era un fiume infinito di lamentele questa settimana, sembrava, anche più del solito. Quella mattina in particolare, un uomo aveva insistito così tanto al riguardo di un cavallo rubato che Renly gli aveva quasi offerto il proprio solo per farlo stare zitto. Invece, si era costretto a sorridere educatamente mentre il vecchio narrava la sua triste storia, offrendo all'uomo abbastanza denaro da comprarsi un nuovo cavallo, per compensare la perdita. Il vecchio lo aveva ringraziato abbondantemente, e aveva lodato la sua generosità, con la faccia segnata dal tempo che si esibiva in un sorriso sdentato. Se solo tutti fossero facilmente soddisfatti come il popolino, pensò Renly, ridendo.

Determinato a divertirsi quel pomeriggio, passeggiò verso Penrose che era in piedi a conversare con Maestro Jurne all'estremità del cortile. Tacquero quando lui si avvicinò a loro, e Renly rise, sapendo bene che Penrose e il maestro avevano probabilmente discusso riguardo alla sciocchezza di Renly al voler andare fuori per una cavalcata in un giorno del genere.

“Cosa avete intenzione di fare oggi, mio lord?” indagò il vecchio Maestro, quando Renly si unì a loro.

“Solo una rapida cavalcata per le campagne,” guardò specificamente Penrose. “Dopotutto è una così bella giornata.”

Penrose roteò gli occhi, e vide Maestro Jurne guardare le nuvole che si stavano avvicinando dalla costa prima di annuire educatamente. Maestro Jurne era un'aggiunta molto più recente alla gestione del luogo rispetto a Penrose che era stato a Capo Tempesta con lui da più tempo di quanto Renly potesse ricordare. Come tale, Maestro Jurne era molto meno propenso a contraddirlo di quanto lo fosse Penrose.

“Non puoi dire nulla al nostro lord,” rise Penrose con la barba che ondeggiava.

Renly rise. “Bene, il sole è fuori e, tra l'altro, ho pensato che farei meglio a presentare al mio scudiero la bellezza delle Terre della Tempesta prima che inizi a pensare che tutto ciò che faccio nel giorno è ascoltare le lamentele del popolino.”

“Bene, stai combattendo una battaglia persa, lì!” Penrose sorrise. “Non posso immaginare che troverà le Terre della Tempesta molto di suo gradimento, è completamente Alto Giardino, quello.”

“Bene, vale la pena provare.” Sorrise Renly. Non era mai stato di persona a Alto Giardino, ma aveva sentito che fosse bello senza paragone. “Le Terre della Tempesta hanno un certo fascino, speriamo che le trovi almeno tollerabili.”

“Parlando del ragazzo, come se la sta cavando come scudiero, mio lord?” chiese Maestro Jurne. “C'era un sacco di chiacchiericcio al suo arrivo, che non fosse davvero tagliato per il lavoro, è una cosina così piccina, quasi delicato.”

“A essere onesto, non lo so. Sono stato così impegnato in questi giorni, ma sembra accettabile,” Renly si rivolse a Penrose. “Voi avete visto di più il ragazzo, no, Penrose?”

“Loras?” Penrose aggrottò la fronte leggermente prima di fare un semplice gesto verso il cortile dove il ragazzino stava provando, senza successo, a sellare il cavallo di Renly. Stando sulle punte dei piedi, si alzava abbastanza da mettere la briglia oltre la sua testa, ma il cavallo, troppo furbo per questo, continuava a alzare la testa proprio fuori dalla portata di Loras.

“Ah sì... vedo cosa intendete...” Renly rise. “Dovrei probabilmente andare e tirarlo fuori dai guai, no?”

Camminando attraverso il cortile con Penrose, guardò la scena di fronte a lui per qualche momento, sorridendo mentre il suo scudiero cercava di lottare con un cavallo troppo grosso perché lui avesse davvero qualche speranza di sellarlo mentre era ancora a terra.

“Loras, vuoi che ti sollevi?” lo prese in giro. “O dovrei trovarti una scatola?”

Loras si girò e scoccò a Renly un'occhiata di puro veleno, prima di tornare ai suoi futili tentativi di forzare il cavallo a abbassare la testa abbastanza a lungo da mettergli la briglia. Renly rise e chiese a una delle guardie di aiutare il ragazzo. Per quanto fosse divertente, pensava che dovessero muoversi, o altrimenti sarebbe stato costretto a rimangiarsi le proprie parole sul bel tempo. Non pensava di poter sopportare lo sguardo sulla faccia di Penrose se avesse piovuto così presto dopo la partenza.

Si girò verso Penrose, che ancora rideva a quanto lo scudiero sembrasse testardo. “Sapete, Renly... è difficile dire chi è peggio. Il ragazzo Tyrell come scudiero o voi come suo padrone.”

….........................................................

Stava piovendo leggermente quando la compagnia finalmente partì, e Renly si rifiutò di guardare Penrose negli occhi mentre si incamminavano fuori da Capo Tempesta, sapendo che il vecchio stava godendo del fatto che aveva avuto ragione e Renly torto.

Invece, rivolse l'attenzione al suo nuovo scudiero che stava cavalcando accanto a lui sulla puledra a macchie grige con cui era arrivato da Alto Giardino. Di certo, era una cosina minuscola e Renly poteva capire come mai molti fossero portati a dubitare che sarebbe stato in grado di fare lo scudiero. Lui stesso, tuttavia, era portato a non essere d'accordo. Guardandolo cavalcare accanto a sé, era chiaro che il ragazzo era più che a suo agio su un cavallo, e aveva un modo di stare in sella buono come tutti, riflettè Renly, soprattutto per uno della sua età. Sarebbe stato un buono scudiero.

Si girò per rivolgersi al ragazzo. “Dunque, Loras, come hai trovato le Terre della Tempesta Ti piacciono?”

“Hanno un certo fascino” acconsentì educatamente. La sua espressione diceva qualcosa di diverso. Renly sorrise, aveva l'impressione che il ragazzo fosse piuttosto poco impressionato dalla campagna abbastanza arida.

Renly rise semplicemente, scuotendo la testa. Il ragazzo Tyrell era un pessimo bugiardo, sembrava, e non aveva affatto abboccato alla falsa lode delle Terre della Tempesta di Loras. Senza dubbio, Renly riflettè, avrebbe imparato presto. Dopotutto, il ragazzo era imparentato con Olenna Redwyne e da quanto Renly aveva sentito sulla cosiddetta Regina di Spine, lei era maestra di tali sottigliezze.

La tempesta era ormai scoppiata in tutta la sua potenza, per il momento in cui tornarono, la pioggia stava lanciando il suo attacco brutale sul paesaggio e i tuoni rombavano in lontananza. Ovviamente, come Penrose aveva predetto, erano bagnati fradici. Lui in persona giunse ad accoglierli al cancello, e, sebbene non avesse detto niente, Renly vide il baluginio nei suoi occhi quando vide lo stato in cui era Renly.

Lui rise e si tolse i capelli bagnati dagli occhi; sembrava proprio che avrebbe dovuto ammettere la sconfitta per una volta. “A quanto pare avevate ragione sulla tempesta!” disse allegramente a Penrose quando smontò da cavallo. “Non vi sembra tuttavia che ci sia qualcosa di esilarante nel cavalcare sotto la pioggia?”

“Se lo dite voi, mio lord” sorrise Penrose, gli occhi ancora lampeggianti, mentre prendeva il cavallo di Renly e lo conduceva nelle stalle, presumibilmente per evitare al suo scudiero la sfida di tentare di togliergli i finimenti. “Andate, dovreste tutti togliervi quei vestiti bagnati, prima che vi prendiate anche la morte.”

Renly lo aveva ringraziato e si erano diretti dentro, verso il caldo di Capo Tempesta.

…............................................

Si sarebbe potuto pensare che avesse picchiato il bambino per il modo in cui le donne di Capo Tempesta si stavano preoccupando di lui, pensò Renly. Come avete potuto, mio lord? Brella era sbottata, Portare questa povera cosuccia fuori con un tempo del genere? Renly aveva sospirato. Brella aveva gestito la magione da quando lui era bambino, e ancora lo trattava come tale, sembrava. Si chiese se avrebbe dovuto sentirsi in colpa per aver lasciato che il ragazzo si bagnasse, ma Loras sembrava abbastanza robusto a dispetto della taglia. La pioggia difficilmente gli avrebbe fatto male, pensò Renly, e se lo avesse fatto, difficilmente Capo Tempesta sarebbe stato il posto adatto a lui.

Eppure poteva vedere perché le donne sembravano adorare il ragazzo, era certamente un bambino molto attraente. Anche da bagnati, i suoi capelli cadevano in morbidi ricci attorno al viso e i suoi occhi erano grandi e luminosi, del colore dell'oro fuso. Renly si chiese come sarebbe diventato quando fosse cresciuto, difficilmente poteva mantenere quei lineamenti femminili, quasi angelici, per sempre. Sospettava tuttavia che sarebbe sempre stato carino.

Un'apparenza ingannatrice rifletté, guardando il ragazzo che era ancora vittima della preoccupazione delle donne. Chiaramente non apprezzava le attenzioni, aggrottava leggermente la fronte mentre le donne gli strofinavano i capelli per asciugarli, e Renly sospettava che non gli piacesse molto essere trattato come un bambino. Questo faceva due, Renly pensò, ridendo.

Li lasciò alla loro occupazione e andò a togliersi i vestiti bagnati, prima di sedersi a scrivere una lettera per Robert. Si domandò perché si disturbava ad essere onesto, aveva davvero poco da dire al suo fratello maggiore e Robert rispondeva solo raramente. Spesso Renly dubitava del fatto che il Re addirittura leggesse le sue lettere, non che a lui importasse particolarmente. Però, Stannis insisteva che Renly almeno facesse lo sforzo e così sospirò, e mise la penna sulla carta, sperando che l'ispirazione lo guidasse nella scrittura.

Era appena arrivato a descrivere il tempo, quando Renly perse interesse. Era tempestoso nelle Terre della Tempesta...Renly avrebbe anche potuto informare Robert che a Dorne faceva caldo o che era freddo oltre la Barriera. Mise giù la piuma e andò invece a sedersi presso la finestra. La tempesta stava ancora infuriando, fuori, ogni tanto il bagliore di un lampo illuminava la costa sotto, lanciando fuggenti, distorte, ombre sul paesaggio.

Si chiese per un momento se il suo scudiero fosse spaventato. Ne dubitò, tuttavia, sembrava un tipo coraggioso, a dispetto della statura. Era un ragazzo interessante, pensò, sembrava entusiasta di imparare, ma più testardo di Stannis e Robert insieme. Sospettava che sarebbe stato un'interessante aggiunta alla sua magione, anche se fosse servito solo a far passare il limite a Penrose con la sua testardaggine.

Renly rise, solo il tempo si sarebbe espresso su questo fronte.

Note:

Grazie da parte di tutte per il benvenuto che avete dato a questa storia, speriamo di riuscire a mantenere il ritmo di pubblicazione di due capitoli a settimana anche con l'inizio della scuola (che per noi traduttrici sarà dura).
Fateci sapere che ne pensate, come al solito i commenti sono bene accetti, saranno trasmessi all'autrice and so on.. :D
 

   
 
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