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Autore: Gio_Snower    18/09/2014    1 recensioni
{GERZA - Dedicata a @CrikkaTigerlily su twitter!}
La fanciulla, ormai donna, guardava la luna con estrema tristezza; essa, avvolta in quella distesa blu come se fosse stata un manto, le faceva tornare in mente dolci-amari ricordi. Specialmente quel blu, così limpido in quelle notti d'Ottobre, con le stelle che si riflettevano nei suoi occhi scuri tristi eppure forti.
Genere: Malinconico, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Erza, Scarlet, Gerard
Note: Lemon, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Moondance



 

Well, it's a marvelous night for a moondance 
With the stars up above in your eyes 


La fanciulla, ormai donna, guardava la luna con estrema tristezza; essa, avvolta in quella distesa blu come se fosse stata un manto, le faceva tornare in mente dolci-amari ricordi. Specialmente quel blu, così limpido in quelle notti d'Ottobre, con le stelle che si riflettevano nei suoi occhi scuri tristi eppure forti. 

 

A fantabulous night to make romance 
'Neath the cover of October skies 


Ella, al chiaro di una luna così malinconica, sembrava unica del suo genere, come un albero in mezzo ad una distesa desolata, tanto forte da poter sopravvivere con le sue sole forze... 


And all the leaves on the trees are falling 
To the sound of the breezes that blow 


Però lei sapeva che non era così, l'impressione data dalla sua apparenza non era del tutto errata, ma era a conoscenza delle sue debolezze, tra cui l'aver bisogno di sapere che ci fosse qualcuno, qualcuno da proteggere. Qualcuno per cui e con cui poter vivere. Troppo tempo prima aveva perso quel qualcuno, o almeno così credeva, e questo l'aveva segnata. Un segno indelebile, una ferita nel suo animo, che solo per la sua forza di volontà non l'aveva portata alla fine; poi l'aveva ritrovato. Era stato come un sogno, brutto all'inizio, eppure così dolce e piacevole per certi versi. Lui era lì e lei...
Lei. 
Se non ci fossero stati i suoi compagni non avrebbe saputo cosa fare, non avrebbe potuto aiutarlo, tirarlo fuori da quel vortice d'odio nero che l'aveva imprigionato, non avrebbe potuto salvarlo come lui aveva fatto anni prima. 

 

And I'm trying to please to the calling 
Of your heart-strings that play soft and low 

 

«Gerard...», sussurrò come una preghiera. 
Un nome che per lei significava troppo, un nome che provocava una confusa mischia dei suoi sentimenti nel suo cuore e dei pensieri nella sua testa ricoperta di bellissimi capelli rossi, come se fosse stata baciata dal fuoco. 

 

And all the night's magic seems to whisper and hush 
And all the soft moonlight seems to shine in your blush 


«Erza», un piccolo sussurro, e lei si girò. Occhi ambrati, capelli scuri, blu come quella notte. Erza arrossì violentemente, le sue guance pallide delicate tinte di un rosso simile a quello dei suoi capelli, le labbra rosee spalancate in una posa sorpresa. 
Gerard era davanti a lei, arrossito un poco al sentir il suo nome uscir da quelle labbra,  e la fissava con quegli occhi chiari, indecifrabili per lei. 
Erza riprese la sua postura fiera e lo guardò amorevolmente senza quasi rendersene conto, un leggero sorriso sul volto della donna chiamata Titania.
Gerard era imbarazzato e rapito dalla sua bellezza, quella ragazzina era da tempo diventata donna forte, tanto da salvarlo da se stesso. Alla luce delle luna i suoi capelli rossi brillavano, dandogli un'aura infuocata. 

 

Can I just have one a' more moondance with you, my love 
Can I just make some more romance with a-you, my love 

«Cosa ci fai qui, Gerard?», domandò lei. Erano a casa sua e lei non l'aveva sentito entrare, distratta dai suoi sentimenti. Era un errore, ma non ci pensò su molto, presa dalla presenza dell'altro nella sua abitazione. Gerard deglutì, non poteva dirle che aveva voluto vederla, sentendo troppo la sua mancanza, e che era tornato per osservarla per un po', per assicurarsi che stesse bene, fin quando non aveva sentito il suo nome pronunciato da lei, cosa che l'aveva spinto a mostrarsi, a farle sapere che era lì, sotto quel cielo stellato. Una notte sola. Questo si era concesso. 
«Ti serve davvero saperlo?», rispose, celando le sue vere emozioni. Erza scosse la testa. 
«No». 
Gerard la osservò. Vestiva la sua solita argentea armatura che le donava un aspetto elegante e combattivo, terribilmente affascinante ai suoi occhi. Non dubitava che anche altre mise le donassero, ma quella era semplicemente perfetta e la rendeva 
«...Bellissima», mormorò. Arrossì violentemente, ma lei non lo capì. 
Erza alzò lo sguardo, guardando la luna e poi sorrise leggermente.
«Hai ragione, è bellissima», disse, fraintendendo il complimento che Gerard le aveva rivolto, sebbene senza volerlo. 
Lei si avvicinò a lui, invitandolo a sedersi con lei sul letto vicino alla finestra, spalancata così che potessero osservare con calma il cielo. 
Quando appoggiò la testa sulla sua spalla, Gerard non poté resistere. Essere toccato da lei, essere ricoperto da quei capelli rossi che tanto amava, sentire il suo respiro così vicino al suo collo. Poggiò una mano sulla guancia di Erza, sollevandole il volto, e la baciò. 

 

Well I wanna make love to you tonight 
I can't wait till the morning has come 

Lei trattenne il respiro, arrossì, e poi lo guardò, desiderosa. 
Lui si ritrasse, aveva commesso un grave sbaglio, non era degno di lei, era ancora così impuro... Aveva perpetrato troppe ingiustizie, troppi crimini gravavano sul suo capo.
Ma Erza lo ribaciò, per poi sussurragli all'orecchio una domanda, chiara.
«E le tue amanti?».
I suoi occhi scuri lo scrutavano, prendendolo in giro, chiedendo, ma non aspettandosi nulla di più di quel che le veniva dato, sperando.
Gerard non rispose e la baciò, spingendo la sua lingua in quella di lei, cercando di farle incontrare, impegnandola in una danza passionale. 

And I know now the time is just right 
And straight into my arms you will run 

Erza si lasciò andare, rilassandosi, lasciandosi prendere da lui in un abbraccio che aiutò ad approfondire il loro contatto, facendo toccarsi, sfiorarsi i loro corpi, accendendo nuovamente il loro trasporto. 
 

And when you come my heart will be waiting 
To make sure you're never alone 


Gerard avrebbe voluto dirle di affidarsi a lui, avrebbe voluto assicurarle che non l'avrebbe lasciata mai più, che l'amava così tanto che il solo vederla lo faceva provare emozioni così forti da lasciarlo inebetito e che la sua bellezza era così sconvolgente da frantumargli il cuore. Era così fiero di lei, di quello che era diventata, così grato di poter anche solo toccarla, di aver avuto il suo perdono quando nemmeno lui perdonava se stesso. 
Ma non lo avrebbe fatto: non poteva. 
Così, quando lei lo guardò negli occhi, tremò un attimo, incerto, ma quando li incontrò capì che Erza non gli stava chiedendo niente se non quello che stava già succedendo. Incapace di fermarlo, decise di commettere quello che considerava un suo grave errore. Per una notte. 

 

There and then all my dreams will come true, dear 
There and then I will make you my own 


La fece stendere sul letto ed in pochi minuti, si ritrovarono nudi, poiché si erano spogliati a vicenda mentre si baciavano, mentre si toccavano titubanti, e così felici da non crederci. Era un sogno, una notte da sogno, ma come qualsiasi sogno non avrebbe contato nella realtà di tutti i giorni, pensavano, illudendo se stessi. 
La luna illuminava i loro corpi nudi, mentre si mangiavano con gli occhi nell'aspettativa di unirsi. Il corpo snello e formoso di Erza, con qualche chiara cicatrice qua e la, lo deliziava. Lei arrossì mentre lo osservava, quelle braccia leggermente muscoloso, il petto ampio e forte, i fianchi stretti e le cicatrici che ricoprivano anche il suo corpo. 
«Sei così bella...» mormorò Gerard, chinandosi a baciare la spalla che riportava il simbolo di Fairy Tail, per poi risalire, fissandola famelico ed incerto con gli occhi ambra. Lei sporse le labbra, facendogli capire che che lo voleva. 

 

And everytime I touch you, you just tremble inside 
And I know how much you want me that you can't hide
 


Gerard la fece sua e lei fece suo lei. 
Si unirono sotto quel manto blu ricoperto di gemme, illuminati dal leggero chiaro di luna. Fremendo e gemendo ognuno fra le braccia dell'altro, toccandosi, esigendosi a vicenda, estasiati e felici come non mai. 


Can I just have one a' more moondance with you, my love 
Can I just make some more romance with a-you, my love 


Si unirono più e più volte, incapaci di fermarsi, cercando di colmare anni di lontananza con la vicinanza dei loro corpi, con baci ardenti, velati dal sapore di lacrime che si mescolavano, che appartenevano ad entrambi, e di sentimenti variegati e tanto forti da farli tremare, spaventandoli un po', prima di dimenticarla con un altro bacio. 
 

Well I wanna make love to you tonight 
I can't wait till the morning has come 
And I know now the time is just right 
And straight into my arms you will run 


Alla fine, sfiniti, rimasero abbracciati in quella notte, dove il vento della notte, gelido e rassicurante, entrava, sfiorandoli, facendoli rabbrividire. 
Gerard stringeva Erza a sé, una mano sul suo addome mentre lasciava il braccio proteso così che lei potesse star appoggiata su di esso con la sua testa, sommergendolo con i suoi rossi capelli sulle lenzuola candide. Aveva gli occhi aperti e lo guardava con dolcezza, senza dir niente.
Non volevano che la notte finisse, ma sapevano che quel momento sarebbe arrivato. 

 

And when you come my heart will be waiting 
To make sure you're never alone 
There and then all my dreams will come true, dear 
There and then I will make you my own
 


Lei chiuse gli occhi, un'espressione leggera su un volto che sembrava leggermente malinconico. Le lunghe ciglia che sfioravano le sue guance rosee affascinavano Gerard che con la mano libera attorcigliò alle sue dita una ciocca di lunghi capelli rossi e la baciò, chiudendo gli occhi, assaporando quel momento, per poi ritrovarsi fissato da quelle profondità scure che erano gli occhi di Erza. Le sorrise, colpevole ed imbarazzato, felice e triste allo stesso tempo. 
 

And everytime I touch you, you just tremble inside 
And I know how much you want me that you can't hide 


Le sfiorò il volto con il pollice, ruvido sul liscio, facendola fremere. Era così bella ed era fra le sue braccia. Si sentì terribilmente in colpa, non la meritava, si ripeteva, adombrandosi. Se l'avesse detto a voce, lei lo avrebbe picchiato, ma finché rimaneva un suo pensiero, sebbene lei lo carpisse, non avrebbe fatto niente e Gerard lo sapeva. 
L'amava così tanto, ma era consapevole di doverlo nascondere, anche quando lei non lo stava facendo. 


One more moondance with you in the moonlight 
Can't I just have one more dance with you my love


La baciò ancora una volta, riproponendole un altro giro di danza che lei accettò, ricambiando il bacio. Si unirono un'ultima volta fra le lenzuola, una danza fatta di passione, tristezza ed un amore così profondo da non poter essere descritto. Tutti e due erano consapevoli che Gerard al mattino non ci sarebbe stato, che prima dell'alba sarebbe scomparso, nella notte fredda. Non avrebbero detto all'altro “Ti amo”, non si sarebbero promessi eterno amore e una vita insieme; sperando che il tempo si fermasse, passando quella notte, rendendola un sogno, illudendosi per un attimo di poter essere insieme. Ma poi la realtà li avrebbe travolti, complicando le cose, chiamando la coscienza, dividendoli fino a quando sarebbe stato il momento. 
Si amarono danzando la danza dell'amore al chiaro di luna. 




La canzone è Moondance di Michael Buble.
Storia dedicata a @CrikkaTigerlily su Twitter.
Se volete, lasciate una recensione, mi farebbe piacere. 

 

   
 
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