Serie TV > Doctor Who
Segui la storia  |      
Autore: Oswin_Pond91    19/09/2014    1 recensioni
Clara e la Dodicesima rigenerazione del Dottore affrontano un nuovo viaggio, ma questo riporterà il Signore del tempo a confrontarsi con un pianeta già conosciuto in passato.
Clara corse, perdifiato, sentiva che le gambe, ormai prive di sensibilità, avrebbero ceduto da un momento all’altro, rapportandola quindi con l’idea di una morte imminente. Agitò anche le braccia, in modo d’avere una spinta maggiore e guadagnare qualche minuto di speranza, istanti in cui la certezza che il Dottore venisse a salvarla poteva farsi più concreta.
Riusciva a percepire, come se le stessero respirando dietro al collo, quegli uomini, appartenenti al pianeta in cui erano atterrati. Non sapeva dove correre, non aveva una meta, sperava solo che, la fortuna, la facesse incappare in qualche luogo sicuro. [...]
Genere: Avventura, Comico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Clara Oswin Oswald, Doctor - 12, TARDIS
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 1
Clara corse, perdifiato, sentiva che le gambe, ormai prive di sensibilità, avrebbero ceduto da un momento all’altro, rapportandola quindi con l’idea di una morte imminente. Agitò anche le braccia, in modo d’avere una spinta maggiore e guadagnare qualche minuto di speranza, istanti in cui la certezza che il Dottore venisse a salvarla poteva farsi più concreta.
Riusciva a percepire, come se le stessero respirando dietro al collo, quegli uomini, appartenenti al pianeta in cui erano atterrati. Non sapeva dove correre, non aveva una meta, sperava solo che, la fortuna, la facesse incappare in qualche luogo sicuro
.



24h prima


Il Dottore, celato nella Biblioteca della sua amata cabina, sfogliava con decisione alcuni libri, molti irrilevanti a detta sua, mentre altri di maggiore importanza. Tenendone uno stretto tra le mani, aperto alla pagina ventuno ‘Come aprire una lattina di birra con un tagliaunghie’, brontolò in merito a discorsi non inerenti al libro.
C’era qualcosa che lo tormentava in quel momento, un vecchio nemico, che sapeva di dover affrontare ma che, al contrario,  aveva sempre evitato per paura di rapportarsi con vecchi e dolorosi ricordi.
Chiuse il libro vellutato con un tonfo sordo, nel medesimo istante in cui Clara fece il suo ingresso nel TARDIS.

“Dottore, puoi atterrare nello sgabuzzino di scuola o nel giardino di casa mia …”

Durante la lunga pausa, che intercedeva il proseguire della frase appartenente alla giovane compagna di viaggio, il Dottore posò il libro su una scrivania, scendendo di corsa le scale che portavano al centro della sala della console.

“Ma vorrei privacy nel bagno del mio appartamento”

Precisò Clara, mentre abbracciò ancora una volta il Dottore. Lui non li amava ma a lei non importava, bensì continuava a ricordarglielo ogni singola volta che si vedevano ed ogni volta Il Dottore la riteneva una stupida usanza umana, atta ad unire due corpi per uno scopo futile, il saluto. Terminata l’unione lo scanner ricordò, al signore del tempo, l’obiettivo del loro prossimo viaggio.
Il cilindro centrale iniziò la sua danza, spostandosi così verso le coordinate che lo stesso Dottore aveva inserito, mentre Clara era ancora impegnata a gustarsi quello strano saluto.
Lei non conosceva la destinazione ma il Dottore si, sfregandosi i capelli, bianchi di quella rigenerazione, attese l’arrivo come un paziente attendeva l’esito di qualche esame importante, dal medico.

Apalapucia, distante ormai secoli dal suo ultimo viaggio, si ergeva importante nei suoi svariati universi paralleli. Il virus Chen7 ormai era stato debellato, lasciando spazio ad una vegetazione e popolazione che cresceva in continuazione, moltiplicandosi.
Nel 3456 quel pianeta sarebbe diventata la meta turista più apprezzata in tutta la galassia, tranne che a lui.

“Clara, oh ti farò conoscere un pianeta molto antico, pieno di magie e pieno di me. Ci sono già stato con il volto che tu conosci, solo che ero più giovane rispetto ora.”

Il Dottore parlò a Clara mentre, con una mano, prese uno dei tanti schermi del TARDIS, posizionandolo di fronte agli occhi dell’amica. Non poteva raccontarle tutto l’accaduto ma, nonostante lei ricordasse vagamente le rigenerazioni precedenti, doveva darle una mano a portare alla mente proprio quel preciso ricordo.
Chiuse gli occhi, lasciandosi invadere da quelle sensazioni, I Pond, la prima coppia sposata nel TARDIS. Pensò a quando Amy aveva pigiato il pulsante sbagliato, vivendo quasi una vita intera in quel pianeta che non le apparteneva ma che, da brava ragazza, aveva fatto suo in attesa del salvataggio.
Concentrò quindi i propri pensieri verso Rory, il Centurione, focalizzandosi maggiormente su quanto lui avesse sofferto nel vedere la propria moglie invecchiare, senza di lui.
Quando riaprì gli occhi, però, si ritrovò una Clara sognante che lo osservava, lui ODIAVA sentirsi osservato, soprattutto da quei grandi occhi fuori misura che possedeva la sua attuale compagna di viaggio.
Le braccia di Clara strinsero il Dottore ancora una volta mentre lui si divincolava, deciso ad evitare quell’unione, l’ennesima nell’arco di qualche minuto.

Certo che, i circuiti telepatici, le avesse mostrato più di quanto doveva conoscere fu lui il primo ad aprire le porte, sorridendo con fare quasi seccato, mentre quella porta grigia si palesò davanti a loro.

“Clara, Benvenuta ad Apalapucia …. “



  
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Doctor Who / Vai alla pagina dell'autore: Oswin_Pond91