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Autore: Mariam Kasinaga    19/09/2014    2 recensioni
Una ragazza, appartenente alla Gilda degli Assassini della Cina, chiede aiuto ad un Ezio ormai anziano, chiedendogli di recarsi con lei nel suo Paese per sventare l'ennesima minaccia.
Genere: Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ezio Auditore
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nihil est regis, omnia est licitum



Non ho scelto questo destino, sono stato scelto.
Ezio Auditore

Era stanco di quella guerra. Aveva impiegato ogni singolo giorno tentando di sventare i piani dei Templari, cercando con ogni mezzo di recidere i sottili ed invisibili fili delle loro ragnatele. Anno dopo anno, inverno dopo inverno, aveva continuato a combattere.
Ora, guardando sua moglie ed i suoi adorati figli giocare nel cortile di casa, si sentiva schiacciato dal peso degli anni. Se fosse partito per quella missione, l'ultima, dubitava di essere in grado di tornare ad abbracciarli.

Cina. Fino a pochi anni prima si sarebbe imbarcato senza esitazione verso quella terra martoriata dalla guerra. Avrebbe lasciato la sua famiglia senza rimpianti, convinto di compiete nient'altro che il suo dovere.
Eppure ora, giunto ormai agli ultimi anni a lui concessi, si sentiva schiacciato dal peso della Confraternita e dal dovere di assassino di estirpare la minaccia fantasma. Se avesse seguito quella donna fino all'estremo Oriente era certo che non sarebbe riuscito a rivedere le amate colline fiorentine, riabbracciare la sua famiglia ed invecchiare all'ombra della cupola di Santa Maria del Fiore.
Cosa fare? Quale delle due strade seguire? Decidere di abbracciare nuovamente il Credo abbandonando la propria famiglia oppure, per la prima volta nella sua vita, decidere di non sacrificarla più in nome di un qualche bene superiore.
Si era sempre battuto per creare un mondo non dominato dall’asettico ordine predicato dai Templari, un mondo dove ogni persona potesse avere il libero arbitrio. Si era spinto oltre ogni limite per raggiungere il suo obbiettivo e, molte volte, aveva sentito gravare su di sé l’ombra del dubbio.
Creare un mondo migliore di cui avrebbe beneficiato anche la sua famiglia. Non era quello, ultimamente, il pensiero con cui cercava di giustificare le sue scelte? Ma se fosse stato soltanto una scusa infantile, un pretesto dietro al quale nascondersi?
L’inviata della Gilda cinese lo guardava, mentre sua figlia raccoglieva dei fiori di campo. Un’aquila, nascosta chissà dove tra le nuvole, lanciò il suo richiamo.

Era ora di andare. 

   
 
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