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Autore: SHUN DI ANDROMEDA    03/10/2008    0 recensioni
"Era un piovoso pomeriggio di metà febbraio. Tokyo è piuttosto fredda in questo periodo dell’anno. I Bladebreakers, più Daichi e Hilary, erano riuniti nel dojo della famiglia Kinomiya, dove stavano tutti i membri quando si trovavano in città. Il clima nel piccolo ambiente era insolitamente silenzioso. La pioggia aveva raffreddato anche gli animi più infuocati. Daichi ciondolava da una parte e dall’altra, Hilary cercava di leggere un libro, ma erano ormai tre quarti d’ora che era sulla stessa pagina, Rei si era sdraiato su un futon e si era addormentato abbracciato a Max, mentre Kappa armeggiava col suo computer. Kai sedeva in un angolo, a braccia incrociate, gambe in posizione da loto e occhi chiusi, la schiena contro la parete." MA SALVE!!! Sono tornata, con una nuova shot dolce dolce!!! Eh si, Takao e Kai sono troppo puccioli!!! GRAZIE ADUAH PER AVERMI SPRONATO!!! UN BACIONE SHUN
Genere: Romantico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Kei Hiwatari, Max Mizuhara, Professor Kappa, Rei Kon, Takao Kinomiya
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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My Fic

VALENTINA DI AMORE E DI PIOGGIA

Era un piovoso pomeriggio di metà febbraio.

Tokyo è piuttosto fredda in questo periodo dell’anno.

I Bladebreakers, più Daichi e Hilary, erano riuniti nel dojo della famiglia Kinomiya, dove stavano tutti i membri quando si trovavano in città.

Il clima nel piccolo ambiente era insolitamente silenzioso.

La pioggia aveva raffreddato anche gli animi più infuocati.

Daichi ciondolava da una parte e dall’altra, Hilary cercava di leggere un libro, ma erano ormai tre quarti d’ora che era sulla stessa pagina, Rei si era sdraiato su un futon e si era addormentato abbracciato a Max, mentre Kappa armeggiava col suo computer.

Kai sedeva in un angolo, a braccia incrociate, gambe in posizione da loto e occhi chiusi, la schiena contro la parete.

Hilary chiuse di scatto il libro, guardando fuori dalla finestra.

Il tempo era pessimo.

Pioveva ormai da parecchie ore, il cielo era coperto da lugubri nubi grigiastre, e una sottile foschia stava avvolgendo il piccolo boschetto attorno al dojo.

Era un paesaggio piuttosto triste e cupo.

La ragazza si alzò, avvicinandosi alla finestra appannata dall’umidità, e poggiò la fronte sul vetro freddo, scrutando con occhi stanchi l’esterno.

Kappa alzò la testa dal computer, scrutando i due amici che non si parlavano.

Era normale.

Kai parlava raramente con loro, e se proprio doveva farlo, parlava coi vecchi membri dei Bladebreakers.

Soprattutto con Takao, il suo ragazzo.

Kappa sospirò.

Il suo amico gli mancava.

Almeno lui avrebbe messo fine a quel silenzio irreale.

Avrebbe svegliato in malo modo Rei e Max, innescando una lotta coi cuscini, avrebbe coinvolto Kai e Daichi e preso in giro Hilary.

Avrebbe portato l’allegria.

Il Professore alzò la testa, guardando Kai.

“Takao come sta?” chiese, chiudendo il portatile.

Il russo alzò la testa, lo sguardo duro: “Quando l’ho lasciato stava dormendo, la febbre è ancora alta però… Voleva andare in cortile per fare una passeggiata, ma l’ho bloccato a letto. Si sarebbe preso una polmonite.” affermò, ma nel suo sguardo, a dispetto dell’apparente durezza, c’era qualcosa in più, che lo addolciva.

Il ragazzo si alzò.

“Vado a controllarlo. Voi aspettate qui.” disse  secco, alzandosi in piedi e dirigendosi fuori dalla stanza.

La porta sbatté per la corrente.

Hilary ricadde sul divano accanto a Kappa, cercando di tornare a leggere il suo libro, mentre sul futon, i due blader si abbracciavano.

Passarono i minuti, nel silenzio più totale.

Improvvisamente, la porta si riaprì di colpo e comparve Kai, pallido come un cencio e col fiatone: “TAKAO è SPARITO!”.

Kappa si alzò di scatto, terreo, Hilary sgranò gli occhi, Max e Rei si svegliarono di soprassalto, impauriti nel vedere gli occhi dell’amico fuori dalle orbite: “Kai, che succede?” chiese Max, la voce impastata di sonno, “Takao è sparito, non è più in camera sua!” esclamò il giovane, la voce densa di ansia.

Gli sguardi di tutti corsero istintivamente alla finestra, e al paesaggio esterno.

Capirono.

Senza dire altro, Kai schizzò fuori dalla stanza, dirigendosi all’esterno.

Kappa, Daichi e Hilary fecero per seguirlo, ma Rei e Max li bloccarono: “Non possiamo fare nulla, tocca a lui cercarlo e riportarlo qui, ci odierebbe per la nostra intrusione, sapete come è fatto.” parlò Rei, sedendosi sul futon, “Anzi, è meglio che prepariamo qualcosa di caldo. Vado a scaldar l’acqua per il tè, chi mi accompagna?” interloquì Max, alzandosi in piedi.

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Kai era corso fuori di casa.

L’aria era gelida, e soffiava un forte vento.

La pioggia continuava a scrosciare feroce sul boschetto.

“TAKAO!!!! TAKAO!!!! DOVE SEI??” urlava, cercando il ragazzo intorno, ma la foschia limitava di molto la sua vista.

“DANNAZIONE TAKAO!!! DOVE SEI???” continuava a strillare, cercando di distinguere un qualche segno della presenza del compagno.

Ma il piccolo cortile era deserto.

“Dannazione, vuoi vedere che è nel boschetto? Devo trovarlo, non posso lasciarlo qui fuori.” pensò il russo, inoltrandosi tra le fronde.

Benché stesse tremando per il freddo pungente, continuò la sua ricerca, non poteva lasciar fuori Takao con quella pioggia: “Ma perché è uscito con questo tempo? Chissà come starà…” pensò preoccupato il ragazzo, poggiandosi un momento a un albero per riprendere fiato; “TAKAO!!!!” urlò, con voce rotta per la disperazione.

I lunghi capelli argentei erano appiccicati alla sua fronte, ed era zuppo.

Cercava di asciugarsi come meglio poteva il viso e gli occhi, quando scorse una figura rannicchiata a terra.

Il suo cuore perse un battito.

Capelli corti e scuri disordinati, un semplice pigiama addosso e piedi scalzi.

Non v’erano dubbi.

“TAKAO!!!!” urlò lui, con la voce colma di terrore.

In un balzo, gli fu accanto.

Il leader dei Bladebreakers giaceva a terra, spaventosamente livido, le labbra semi aperte, e zuppo.

Il russo gli sfiorò la fronte.

Scottava.

Doveva riportarlo dentro casa.

Senza pensarci due volte, si inginocchiò accanto al corpicino esanime del compagno, e lo prese delicatamente in braccio, coprendolo alla meglio con il suo corpo, cercando di scaldarlo un poco, era così gelido.

Spiccò una corsa, sempre tenendo Takao tra le braccia, e si diresse verso casa.

In pochi minuti, fu all’ingresso del dojo, zuppo e gocciolante, con l’amico in braccio.

Gli altri li aspettavano lì.

Si levò le scarpe di getto, e seguì i ragazzi nella sala.

Avevano preparato tutto.

Con delicatezza, poggiò il ragazzino sul futon, gli tolse il pigiama zuppo e lo coprì con i piumoni che avevano preparato i loro compagni.

Aveva la febbre molto alta.

Continuava a delirare, lo cercava: “Kai, dove sei….?” continuava a mormorare, sudato e agitato, “Calmati… Sono qui..” soffiò il giovane, sedendosi accanto a lui.

Il ragazzino aprì leggermente gli occhi opachi, e sembrava riconoscerlo.

Gli sorrise.

Poi ricadde svenuto.

“Non preoccuparti, ha la febbre alta, ma guarirà abbastanza in fretta.” cercò di confortarlo Rei, mentre Max sistemava una pezza imbevuta d’acqua fredda sulla fronte dell’amico.

Kai carezzava la mano del ragazzino.

Per poi accorgersi che serrava qualcosa tra le dita.

Con delicatezza, aprì il pugnetto chiuso, e ne trasse un fogliettino.

Lesse le poche parole scritte sopra.

Era scioccato.

“Guardate qui… Ecco perché era uscito… Oggi è il 14 febbraio… e non voleva lasciarmi senza regalo di San Valentino…” disse, come pietrificato.

Sul foglietto, miracolosamente asciutto, spiccavano delle parole, scritte con la grafia disordinata tipica del giapponese: “A KAI, UN BUON SAN VALENTINO, UN BUON SALN VALENTINO. COME LA PIOGGIA CHE CADE OGGI, IO TI SARO’ SEMPRE ACCANTO.

TAKAO”

Sotto, un grande cuore.

Era uscito per trovare la giusta ispirazione per la sua valentina.

Il russo era commosso.

Con dolcezza, gli posò un baciò sulla fronte, e lo abbracciò.

Malgrado fosse addormentato, il giapponese sentì il gran calore emanato dal russo, e sorrise nel sonno.

Sicuramente al risveglio lo avrebbe trovato lì.

Lui, e quella preziosa valentina.

MA SALVE!!!

Sono tornata, con una nuova shot dolce dolce!!!

Eh si, Takao e Kai sono troppo puccioli!!!

GRAZIE ADUAH PER AVERMI SPRONATO!!!

UN BACIONE

SHUN

   
 
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