Serie TV > Once Upon a Time
Ricorda la storia  |      
Autore: Chrystal_93    21/09/2014    5 recensioni
Belle decide di festeggiare il compleanno di Gold con un regalo più unico che raro, soprattutto considerando che nemmeno Rumple stesso avrebbe potuto immaginarselo o addirittura prevederlo.
E voi, che regalo credete che sia?
[Quattordicesima al contest "Le mille ed una ship" indetto da funny1723]
Genere: Comico, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Signor Gold/Tremotino
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Titolo: Un insolito regalo di compleanno
Autore: Chrystal_93
Fandom: Once Upon A Time
Pairing: Belle/Gold
Genere: Comico, fluff, slice of life
Rating: verde (tendente al giallo alla fine)
Note: partecipa al contest "Le mille ed una ship" indetto da funny1723
Avvertimenti: Solo quando avrete finito di leggere tutta la one shot, troverete una sorpresa alla fine, in fondo alla pagina. Non guardatela prima o vi rovinerete la lettura.




 
Un insolito regalo di compleanno

 
 

Il signor Gold spense le luci del negozio e girò il cartello appeso alla porta affinché indicasse la scritta “Chiuso”. Non che la cosa avrebbe fatto differenza, era risaputo che chiunque a Storybrooke di fronte al suo negozio perdesse la facoltà di leggere ed entrasse negli orari più disparati per chiedere un aiuto o per accusarlo di qualcosa. Qualunque cosa. Persino la crescita del muschio sul vialetto di casa.

Uscì dal negozio e chiuse la porta a chiave. Si incamminò verso casa appoggiandosi stanco al bastone. L'unica cosa che gli impediva di sentirsi di umore pessimo era lei, la sua Belle che lo aspettava a casa.

Ed anche se quella sera era già buio e faceva molto freddo, lui era comunque contento di camminare verso casa, la loro casa.

Avrebbe preferito avere l'auto ma proprio il giorno prima, nel tentativo di far imparare a Belle a guidare, si erano schiantati contro un idrante, rompendo un faro e danneggiando buona parte della carrozzeria.

Belle si era molto spaventata ma lui non si era minimamente arrabbiato, nonostante non capisse la resistenza della donna a capire l'utilità del pedale del freno. Questo non soltanto perchè amava Belle a tal punto che lei avrebbe anche potuto prenderlo indisturbatamente a randellate ma per un altro motivo, uno più importante e molto, molto più divertente.

L'idrante si trovava proprio di fronte all'ufficio del sindaco e aveva finito per allagare l'ingresso del municipio ma, soprattutto, aveva fatto impazzire Regina che si era precipitata in strada ad osservare la propria automobile inondata. Immancabilmente, e senza l'uso della magia, era scivolata finendo a gambe all'aria proprio vicino al getto dell'acqua.

Belle era corsa in suo aiuto, come molti altri, ma lui aveva preferito godersi lo spettacolo ridacchiando.

Con in mente questo simpatico e impagabile episodio Gold non si accorse nemmeno del freddo e della strada che aveva fatto. Era già di fronte alla sua -alla loro- grande casa rosa salmone. Le luci erano accese e lui non potè dare a meno di sorridere. Belle aveva l'abitudine di lasciarle aperte anche se era in un'altra stanza e ciò faceva salire di molto le bollette. Lui però non se l'era mai sentita di sgridarla. Gli piaceva una casa accogliente e gli piaceva ancor di più Belle saltellante e contenta.

“Belle, sono a casa!” si chiuse la porta alle spalle. Si tolse il cappotto e lo appoggiò da una parte.

La casa era deliziosamente calda. Forse anche troppo. Belle non aveva ancora afferrato appieno il funzionamento del riscaldamento.

“Aspetta, non venire!”

“Dove?” disse lui, ormai sulla soglia della cucina.

Lì vide Belle con un grembiule allacciato alla vita, parecchia farina e altre macchie addosso.

“No...” disse lei accorgendosi che la sorpresa era stata rovinata. Nel farlo prese dal forno una teiera ma la scaraventò subito sul ripiano del tavolo.

“Scotta!” Urlò togliendosi il guanto-presina e agitando la mano come una forsennata.

Gold corse subito da lei, le afferrò il polso e le mise la mano sotto l'acqua gelida del rubinetto.

“Tesoro ma non puoi stare un po' più attenta?” urlò con una vocetta stridula molto simile a quella che aveva da folletto.

Belle abbassò gli occhi dispiaciuta per averlo fatto preoccupare.

“Volevo solo prepararti una sorpresa. Ma tu l'hai rovinata.”

Gold alzò lo sguardo su di lei. “Sorpresa?”

“Si e ti avevo detto di non venire! Non mi ascolti mai.”

Lui però non la stette molto a sentire.

“Quale sorpresa?” continuava a non capire. Per un attimo impallidì. Aveva dimenticato qualche ricorrenza? Il loro anniversario? Una data importante? No, di solito le scadenze non gli sfuggivano per nessun motivo; non per niente era il locatore della magggior parte di Storybrooke.

Belle si asciugò la mano che ora gli faceva meno male.

“Vatti a sedere, tra poco sarà pronto.”

 

Belle riuscì a poggiare sul tavolo l'arrosto con le patate al forno senza far cadere niente e riuscì addirittura a distrarre il suo Rumple fino alla fine del dolce, una crostata ai mirtilli che probabilmente aveva lasciato a tutti e due la lingua con sfumature bluastre.

“Belle, davvero, non mi ricordo...”

Belle si alzò, lo raggiunse e gli poggiò un dito sulle labbra.

“Rumple perchè per una volta non hai un po' di fiducia in me e non mi lasci fare?”

Gold gonfiò il petto ed espirò profondamente.

“Ora aspettami qua. Per davvero.” Gli scoccò un'occhiata eloquente prima di sparire.

Gold prese i piatti e, alzandosi, li andò a riporre nel lavello in cucina.

Quando tornò, Belle era in piedi con uno sguardo vivace ed agitato, come se fosse in attesa.

“Siediti.” Gli disse continuando a tenere le mani dietro la schiena.

Quando lui si fu seduto e lei gli fu accanto, leggermente appoggiata al tavolo, mostrò cosa nascondeva. Gli porse un pacchetto.

“E' per te.”

Lui lo prese esitante.

“Per me?”

“Si, per festeggiare.” Gold poggiò il pacchetto in grembo e prese le mani di Belle tra le sue.

“Belle, tesoro, prima la cena, poi questo. Mi vuoi dire che sta succedendo? Io non dimentico mai le date e non mi sembra che oggi ci sia qualcosa da festeggiare.”

Il suo sguardo era quasi implorante. Non si sarebbe mai perdonato di aver dimenticato una data per loro importante.

Le gli mise le mani sulle spalle, come faceva sempre per calmarlo.

“Ma per il tuo compleanno!”

Gold si immobilizzò.

“Il mio...?”

“Si. Non mi hai mai detto quando era il tuo compleanno e così ho deciso di festeggiarlo oggi. Di festeggiare tutti quelli che ci siamo persi.” disse più seria, ricordando i lunghi anni in cui erano stati separati.

Gold sorrise. “Oh Belle...” Fece per baciarla ma lei lo respinse.

“Prima aprilo.”

Lui ne rimase deluso. “Avanti, Rumple, mi sono impegnata tanto per trovarti un regalo carino. Non sapevo cosa si regalasse al proprio uomo e ho letto su un mucchio di riviste con Ruby che i regali più gettonati sono vestiti, cose tecnologiche e....”

“E?” la punzecchio lui, rigirandosi il pacchetto tra le mani.

“Cose intime. Private insomma.”

Gold alzò un sopracciglio. Alcune volte sapere che Belle fosse istruita e aggiornata da Ruby lo faceva cadere in una profonda agitazione.

Belle sorrise. “Non ti preoccupare, non è niente di tecnologico. So che non ti piace niente di nuovo che non abbia una storia dietro. E poi per me la tecnologia è un campo così vasto che non saprei cosa scegliere. Persino un termosifone per me è alta tecnologia.”

“Quindi devo dedurre che sia un vestito?”

“Mmh, non direi un vestito.”

Gold sorrise immaginandosi una cravatta, magari con una trama particolare che aveva colpito la sua Belle.

“Vuoi che lo apra ora?” chiese guardandola.

“Se no perchè sarei seduta sul tavolo di fronte a te in trepidante attesa?” lo schernì lei.

“D'accordo” disse lui sorridendo.

Tolse il fiocco blu e scartò con delicatezza e minuzia la carta bianca che avvolgeva una scatola azzurra.

“Allora è un vestito.” disse lui, con un sorriso sornione. Gli piaceva quel potere da Signore Oscuro capace di fargli indovinare quasi ogni cosa.

Belle si morse le labbra divertita.

Gold aprì il pacchetto e, tolta la carta velina, rimase a bocca aperta.

Non era un vestito. O per meglio dire lo era, era un indumento. Ma mai e poi mai si sarebbe aspettato una cosa del genere, da Belle soprattutto.

Lo prese in mano per osservarlo meglio. Era bianco con degli hamburger sopra e un omino tutto felice che li mangiava.

“Visto?” disse lei dondolando i piedi come una bambina felice “Nemmeno il tuo dono della preveggenza ti ha aiutato in questo caso.”

Gold era rimasto senza parole.

“Pensavo che avresti trovato strano che proprio per festeggiare il tuo compleanno io non abbia fatto nemmeno un misero hamburger. Invece non hai detto niente ma non importa, visto la tua faccia.”

Gold ci pensò su. Era molto strano infatti – e se ne accorse solo ora- che Belle non avesse cucinato per un evento per lei così speciale i suoi adorati hamburger di cui non ne aveva mai abbastanza.

“Io...” mormorò.

“Ti piace?” disse lei saltando giù dal tavolo. “Volevo un regalo utile ma che fosse originale, unico e adatto a noi. E che ti ricordasse di me.”

“Si...”

“Ho cercato dappertutto un regalo adatto e quando li ho visti, dopo mille ricerche, ho capito che erano perfetti.” Belle aspettò una reazione da parte del suo uomo, invano.

“Ho capito, non ti piacciono.” disse e fece per prenderglieli.

Gold però la fermò. “No, non è questo. Mi aspettavo di più un libro da te, ecco. Ma sono molto...originali. E intimi direi. Un regalo perfetto amore mio.” Sorrise vedendo gli occhi della sua amata tornare a brillare per la felicità.

Belle lo abbracciò stretto, costringendolo così ad alzarsi.

“Sono così contenta che ti siano piaciuti.” disse riempiendogli il collo, l'orecchio e la guancia di piccoli e veloci baci.

Lui strinse tra le mani l'insolito regalo e rimase stretto a Belle.

Lei dopo un dolce bacio si staccò dall'uomo. Sembrava preoccupata. “Non vorrei aver sbagliato taglia.”

Gold le accarezzò un braccio.

“Vado su a provarli.”

Lei saltellò, battendo le mani dalla gioia. Lui sorrise pensando che quel gesto gli ricordava tanto il suo sé folletto e salì le scale diretto alla loro camera.

 

 

“Allora?” la voce della ragazza risuonò dalle scale.

Ebbene sì, Belle gli aveva regalato dei boxer. E che boxer!

Gold era in piedi di fronte alla specchio, vestito con solo i boxer e la camicia azzurra. Non fece nemmeno in tempo a risponderle che lei era già entrata spalancando di colpo la porta.

“Oh Rumple, ti stanno benissimo!” disse correndogli accanto.

“Si, direi che la taglia è la mia.”

Belle gli girò un po' attorno per accertarsene. Poi, quando si accorse di ciò che stava facendo e che aveva fatto, arrossì.

“Ehm...direi che ho indovinato. Sono contenta che ti siano piaciuti.” Sorrise, sempre rossa in volto.

“Ti aspetto giù.” disse. Prima di poter andarsene però Gold la prese per mano.

“Mi hai fatto un regalo così...bello e unico e non mi dai nemmeno l'opportunità di ringraziarti?”

Il suo sorriso era esplicitamente malizioso. Attirò Belle a sé e la baciò, stringendola a sé.

Belle, dopo un attimo di sorpresa, ricambiò con altrettanta passione sia l'abbraccio che il bacio.

“Ti stanno davvero bene” mormorò lei sulle labbra dell'uomo.

Lui mugugnò qualcosa continuando a concentrarsi sulle sue labbra.

“Mi chiedo se...” ma non finì la frase.

Gold si staccò da lei e con gli occhi ancora socchiusi le chiese in un sussurro. “Se?”

“Se magari staresti meglio senza.” Pronunciò la frase con gli occhi chiusi e di fretta. Non era da lei ma non aveva potuto trattenersi.

Gold sorrise e prendendola in braccio la depositò dolcemente sul loro letto.

Le si sdraiò sopra e prima di tornare a baciarla le disse: “Mi stavo chiedendo la stessa cosa dei tuoi vestiti amore mio.”

Belle sorrise e, infilandogli una mano tra i capelli, cancellò la distanza che li separava.



*
*
*
*
*
*
*
*
*
*
*
*
*
*
*
*
*
*
*
*
*
*












Note dell'Autrice

Eccovi  l'immagine. Intendo dire il regalo di Belle...

  
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Once Upon a Time / Vai alla pagina dell'autore: Chrystal_93