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Autore: Anevrasi    21/09/2014    3 recensioni
Con la semplice intenzione di arricchire un finale che mi ha lasciato un po'....con il naso arricciato!!!!!
Una piccola anticipazione...
Sicurissimi Spoiler per chi non avesse visto il telefilm!!!!
Genere: Azione, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Felicity Smoak, Oliver Queen, Slade Wilson
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Ciao a tutti =D che bello scrivere ancora. E non ti accorgi di quanto ti manca finchè non ti immergi in una nuova realtà dove l’unica imposizione è dettata dalla fantasia.

Volevo un piccolo contentino dopo aver guardato 46 episodi di Arrow aspettando quel qualcosa che non è mai arrivato. Nonostante la mia fantasia fosse volata lontano…molto lontano…mi sono auto imposta di non stravolgere i personaggi e la storia ma soprattutto le scelte di produzione. Così….pur cercando di mantenere le caratteristiche dei protagonisti e la linea tracciata per il finale della seconda stagione…..ho provato ad ampliare se non le azioni…almeno i pensieri del mio universo Olicity.
Spero che il risultato vi piaccia e non vedo l’ora di lasciare correre la mente per la prossima stagione. Dove tutto è concesso =D =D =D

Parte dei dialoghi e delle ambientazioni sono le stesse del telefilm. La mia è una pura estensione del finale.
Buona lettura ;)


 
Oliver mi stai facendo male!!!
La mia mente registrò a mala pena il suo tono incerto…troppo concentrata a ripetersi che quello che stavo per fare era l’unica cosa che potesse mettere fine a tutto.
Oliver!
Un altro richiamo. Un’altra preghiera.
Superai il cancello e con passo spedito, forse troppo per i suoi gusti, attraversai il cortile principale immerso nella notte.
Cercai di non posare lo sguardo sulle aiuole che cominciavano ad assumere forme più naturali e ribelli, ne sulle foglie che costellavano il ciottolato da sempre immacolato, tanto meno prestai attenzione all’assenza delle piccole luci interrate che illuminavano in passato i miei rientri notturni.
La consapevolezza che casa mia fosse completamente abbandonata e priva di vita mi convinse ancora di più a mettere in atto un piano folle che solo con il suo contributo sarei riuscito ad attuare.
Salii a due a due i gradini tirando ancora di più il corpo che mi stava involontariamente seguendo.
Arrivai al portone principale e lo spalancai con una mano entrando in quello che una volta era uno dei più eleganti atri di tutta Starling City.
Mi piantai a qualche passo dall’entrata e finalmente lasciai libero il polso caldo che negli ultimi minuti avevo sentito vibrare tra le mie dita.
Quella separazione improvvisa mi fece vacillare.
Dio com’era difficile tutto questo.
Immediatamente due occhi azzurri, schietti e profondi, mi scrutarono il viso preoccupati.
Oliver….che ti è preso…non dovremmo essere qui…la città sta per essere distrutta!
Chiusi gli occhi e presi un bel respiro.
Quello che stavo per fare era necessario. Era l’unica cosa da fare. L’unica.
Lo so…
Riaprii lo sguardo sul mondo. Riaprii gli occhi su Felicity.
…ma voglio che tu rimanga qui! Le sfiorai una spalla scendendo poi lungo il braccio.
Era l’unica forma di contatto che mi ero concesso con lei.
Cosa?
Si guardò attorno spaesata e io mi sentii più perso di lei.
Perché? Non puoi chiedermelo!
Non te lo sto chiedendo!
Alzai il tono della voce più per convincere me stesso che lei.
In risposta vidi la sua fronte incresparsi e le sue labbra boccheggiare incerte.
Verrò a prenderti quando tutto sarà finito!
Mi voltai e puntai verso l’uscita, consapevole che non mi avrebbe affatto dato retta.
No!
Dopotutto sapevo con chi avevo a che fare.
Felicity…
Almeno spiegami il motivo.
Mi aveva nuovamente raggiunto e ora mi guardava confusa.
Voglio che tu sia al sicuro.
Non è quello che voglio io Oliver.
Respirai a pieni polmoni e alzai gli occhi al cielo.
Io voglio stare con te…e con gli altri…in pericolo!
Il mio cuore…ero sicuro che si intravedesse il suo battito furioso anche dall’esterno.
Non posso permetterlo.
Oliver….
Allungò una mano e mi afferrò il gomito senza mai staccare lo sguardo dal mio.
Era indubbiamente disorientata ed io non ero abituato a vederla così smarrita ed insicura. Ma non potevo più tirarmi indietro.
…questa cosa non ha senso…
Incatenai gli occhi ai suoi cercando di trasmetterle tutto ciò che il mio animo in subbuglio sentiva.
Slade ha preso Lauren perché vuole uccidere la donna che amo.
Lo so…e allora…
Allora ha preso la donna sbagliata.
Ero stato secco. Duro.
Avevo nascosto le emozioni e stavo solo esplicando i fatti. Per lei…per lui che silenzioso spettatore stava per cadere nella mia trappola.
Rimasi immobile, quasi ostile nel fissare il volto di Felicity trasformarsi a mano a mano che le mie parole entravano nella sua mente acquisendo significato.
La fronte si spianò, gli occhi si dilatarono lentamente e la bocca si schiuse al peso della sorpresa.
Era il ritratto dell’innocenza e della fiducia e io stavo per infliggerle il colpo di grazia.
Ah…
Un unico suono. Non era da lei.
La sua immagine, il suo respiro, la sua vicinanza stavano prendendo il sopravvento su quanto mi ero imposto.
Scossi lievemente la testa incapace di frenare quelle parole, incapace di trattenere il sentimento che sentivo nella gola prendere voce.
Io ti amo
Mi guardò la bocca come per verificare se quel tono dolce e sommesso fosse uscito proprio dalle mie labbra poi lentamente tornò ai miei occhi cercando una sicurezza che non potevo offrirle.
Sorrisi nel vederla così…confusa ed emozionata. Era lei. Era sempre lei.
Hai sentito che ho detto….
Altri secondi di silenzio mentre il mio mondo vacillava in attesa di una sua reazione.
Si….
Avevo zittito Felicity Smoak.
Le sorrisi nuovamente incapace di evitare di sentirmi sollevato per quella sua strana ed autentica reazione.
Mi avvicinai e annusai i suoi capelli che nonostante il disastro di quella tremenda giornata profumavano ancora di lei.
Chiusi gli occhi pentendomi immediatamente di essermi spinto così oltre.
Non ero riuscito a fermarmi ed ora era tutto tremendamente più difficile.
Allungai una mano nella sua fermando il lieve tremore che la scuoteva e avvicinai ancora di più i nostri corpi cercando di autoconvincermi che starle così vicino serviva solo a rendere la mia sceneggiata più reale.
Nell’esatto istante in cui le sue dita toccarono l’arma che avrebbe distrutto il mio più grande nemico, realizzai due cose: che il mio piano era riuscito alla perfezione e che avevo appena ferito volontariamente una delle persone più importanti della mia vita.
Sentii le sue dita tremare toccando la siringa e i suoi occhi fissare con insistenza il mio petto mentre la verità di quella confessione si faceva largo nella sua mente sveglia.
La sua bocca si serrò e il suo corpo si irrigidì quel tanto che bastava per lanciare al mio un segnale.
Aveva capito! Aveva compreso le mie intenzioni ed ora proteggeva il suo cuore allontanandolo dal mio.
Ingoiai dolore.
Dannazione. Non avrei mai voluto arrivare a tanto.
Alzò gli occhi nei miei e mi guardò sicura.
Non vi era delusione o risentimento. Nemmeno la tristezza che sentivo dentro sembrava sfiorare le sue iridi azzurre.
Aveva capito e mi aveva forse perdonato.
Respirai a pieni polmoni e stringendole un ultima volta la mano mi voltai correndo via.
Stavo lasciando la mia partner in balia dell’uomo più pericoloso della città, certo che tra pochi minuti sarebbe arrivato per prenderla per usarla contro di me.
Avevo giurato di proteggerla invece la stavo volontariamente mettendo in pericolo.
Potevo solo sperare di avere ancora un occasione per farle capire la vera ragione di questo mio folle gesto.
 
 
Sentii il portone sbattere e mi sembrò assurdo percepire lo stesso suono all’interno del mio cuore.
Me l’aveva fatta.
La siringa con l’antidoto era già al sicuro dentro la tasca della mia giacca mentre il mio orgoglio e la mia intelligenza stavano ancora cercando di riaversi dopo quella reazione penosa.
Indietreggiai fino alla parete che affiancava le scale e mi lasciai scivolare verso il pavimento.
Come poteva una persona essere così brillante e al tempo stesso così….stupida????
Affondai la testa tra le ginocchia e mi abbracciai le gambe nel vano tentativo di racchiudere il dolore che sentivo in tutto il corpo. Non potevo nemmeno esternare una reazione palese tipo….spaccare il mezzo busto di marmo raffigurante un uomo vecchio e orrendo che mi fissava basito!
Se Oliver aveva architettato quel piano dovevano esserci delle cimici o addirittura delle telecamere pronte a captare ogni mio minimo respiro!
Un rantolo del mio cuore mi costrinse a chiudere gli occhi.
Mi stava usando. Mi stava usando come merce di scambio! Sapeva che Slade si sarebbe precipitato a rapirmi e voleva proprio questo. E questo era proprio il suo piano! Fargli credere di essere io la persona per lui più importante in modo da distogliere l’attenzione da Lauren!
Ingoiai per l’ennesima volta incapace di soffocare quel dolore sordo che mi opprimeva il petto.
Potevo fare un'unica cosa. Assecondare il suo piano e sperare che tutto andasse per il meglio.
Il resto lo avrei affrontato in seguito.
Scossi la testa infastidita dai miei tristi pensieri.
Pensa Felicity pensa.
Analizzai ogni attimo ed ogni istante di quella giornata tremenda, piena di colpi di scena e di buchi nell’acqua.
Eppure non ero mai crollata. Non come in questo momento.
Forse affrontare i cattivi non era tanto rischioso come affrontare una falsa dichiarazione della persona di cui sei perdutamente e maledettamente innamorata!
Spalancai gli occhi e sollevai la testa.
Cielo lo avevo ammesso persino con me stessa. Era la fine!!!
E se lui lo avesse capito?
Stupida! Era quella la tua preoccupazione principale?
Evidentemente si perché hai fatto di tutto per nascondergli quanto la sua grandiosa esibizione ti abbia ferito!
Questo conta di più che la certezza che tra pochi istanti un uomo folle verrà a prenderti con la forza!
Il dialogo che stavo facendo con me stessa era il solito che si inscenava quando andavo completamente in tilt.
Quante volte avevo sognato la bocca di Oliver mentre pronunciava quelle due paroline meravigliose????
Riabbassai il capo.
Perché mi aveva fatto questo?
Per salvare il vero amore della sua vita! Non aveva altri modi e ha scelto di usare te come…scambio!
Il cuore si strinse alla risposta cattiva del cervello. Nonostante il duro colpo che aveva ricevuto credeva ancora in quel donnaiolo ex-miliardario affascinante tiratore di frecce!!!!
“So due cose: tu non sei solo. E io credo in te.”
Quella frase…. quella frase era mia! Era la mia frase. Era il mio urlo di forza contro un uomo soppresso dagli eventi.
Io stessa con la mia uscita da film mi ero messa in questo casino!
Cominciai a sentirmi meglio.
Lui non era solito agire così. Non avrebbe mai rischiato di mettermi in pericolo, di mettere nessuno in pericolo, per salvare qualcun altro per cui…doveva essergli costato molto.
Aveva capito le mie parole e si stava facendo aiutare e soprattutto si stava ciecamente fidando di me.
Sbuffai risentita.
Comunque avrebbe potuto avvisarmi...prepararmi almeno un pochino!
Dubitava forse delle mie doti di attrice?
Come avresti reagito o risposto se ti avesse detto: Felicity…sto per dirti che ti amo e che sei tu la persona più importante della mia vita!
Sarei svenuta. Oppure sarei scoppiata a ridere….!!!
Dopotutto…anche questa volta aveva ragionato e ponderato e soprattutto, anche se mi costava ammetterlo, aveva avuto ragione.
La mia reazione era stata all’altezza???
Non riuscii a rispondere a quell’ennesima domanda perché due enormi uomini incappucciati sfondarono la porta anticipando un viso che nemmeno negli incubi avrei mai scordato.
Non serviva affatto fingere.
Ero sorpresa dalla velocità con cui mi aveva raggiunta ed ero oltremodo spaventata dal suo sguardo a metà. Nonostante la paura imposi al mio cervello di funzionare.
L’unica parte del mio corpo che contava non poteva lasciarmi proprio ora!
Come…come sapeva che ero qui!
La risata bassa e piena di quel tipico orgoglio maschile rimbombò tra le mura disadorne della villa.
Tempo fa ho piazzato delle telecamere e credimi…non mi sono mai divertito tanto!
Prima ho assistito in diretta alla lenta ed inesorabile disfatta della famiglia Queen, poi ho visto la vostra penosa dichiarazione d’amore e lo stupido tentativo di Oliver di tenerti al sicuro. Al sicuro da me.
Ingoiai a vuoto.
Scossi la testa e lasciai alla mia lingua sciolta il compito di operare la sua magia. Confondere le persone e me stessa!
Non so signor Slade a quante dichiarazioni d’amore ha assistito…ne tanto meno se ha avuto la fortuna di farne mai una nella sua tenebrosa vita ma sicuramente quella di oggi non era affatto penosa. E dopotutto io non mi sono dichiarata. E’ stato lui a farlo! Evidentemente non ha prestato molta attenzione a questo piccolo dettaglio.
Le sue sopracciglia corvine si alzarono divertite.
Vuole dirmi signorina Smoak che non ricambia i suoi sentimenti?
Fissai stralunata quel solo occhio che mi scrutava con assoluta calma.
Rimasi così in balia delle mie stesse emozioni e ingrovigliata in quello che voleva essere un tentativo di depistaggio.
Tanto valeva essere onesti per una volta…anche perché molto probabilmente sarei morta quella sera stessa!
C’è qualche donna a questo mondo che possa evitare di innamorarsi di Oliver Queen? Se è così me la presenti perché ancora non ho avuto il piacere.
Avevo confermato la sua tesi e messo al sicuro il piano di Oliver ma avevo anche messo il dito in una piaga decisamente aperta e ancora dolorosa.
Dovevo insistere? Stare zitta? Quando mai ero stata zitta!
Da quanto mi ha riferito; anche sull’isola ha fatto conquiste. Come vede…signor Wilson….nessuno può resistere al fascino di Ollie!
Vidi la mano enorme di Slade chiudersi a pugno e disintegrare la catena che evidentemente aveva portato per me ma che ancora non mi aveva costretto a mettere.
Pagherà anche per questa sua…dote innata. Pagherà per ogni respiro che ha emesso da cinque anni a questa parte.
Un misto di sentimenti si impossessò della mia lucidità.
Se pensa di vincere questa battaglia si sbaglia di grosso. Lei ha perso in partenza. Ha perso perché a guidare le sue azioni è la follia e l’odio. Oliver fa tutto questo per proteggere quello che ama e che più è importante per tutti.
Il TUO Oliver è un assassino! Come e quanto me!
Il suo urlo incazzato mi costrinse a indietreggiare fino a ritoccare la parete alle mie spalle.
Scossi la testa al limite dell’esaurimento tentando di fermare il tremito delle mani strizzando le maniche della giacca.
No! Si sbaglia. Un assassino è una persona che prova piacere nell’uccidere. Oliver si è sempre sentito in colpa per ogni vita che ha tolto. Meritasse o meno di viverla! Per questo è cambiato. Per questo signor Slade…lei respira ancora!
Ti sbagli biondina. Poteva iniettarmi l’antidoto che avrebbe fermato gli effetti del Mirakuru ma ha preferito piantarmi una freccia nell’occhio piuttosto che provare a salvarmi. Il tuo Arrow…l’ho creato io ed è tutto tranne che un eroe.
Non sapevo di quella storia. Ed ora mi trovavo con le spalle al muro a causa della mia stessa foga.
Sono certa che deve aver avuto più di una ragione per agire in quel modo e comunque ora è cambiato. Ora vorrebbe fare con lei la cosa giusta. Penso che abbia patito abbastanza. Quello che è successo su quell’isola doveva rimanere la.
Certe cose non si possono dimenticare.
La sua voce si era abbassata e il suo occhio si era improvvisamente scurito. Come se l’anima che lo alimentava si fosse improvvisamente spenta.
Perché la vita ti porta al limite?
Mi staccai dalla parete e avanzai sicura verso di lui. Mentre i suoi uomini piantonati al suo fianco mi scrutavano impassibili.
Si può essere che certe cose non si possano dimenticare ma se una persona è forte abbastanza può provare a ricominciare. Per questo lei non potrà mai vincere. Non è stato forte. Almeno non lo è stato abbastanza. Ha perso la prima battaglia signor Slade. Quella contro se stesso.
Vidi la vena pulsare prepotentemente sul suo corpo e il suo unico occhio dilatarsi dalla rabbia.
Che vinca o perda dolcezza non ha alcuna importanza. Gli sto per portare via l’ultima cosa a cui tiene e quando avrò visto la devastazione sul suo viso allora….il mio comito sarà concluso. Io mantengo sempre le mie promesse.
Ed è per questo che sta vivendo? Per mantenere una promessa?
Vendicando la morte di una donna che non l’amava nemmeno?
Sentii la sberla scaldarmi la guancia e spostarmi di qualche centimetro l’intera conformazione facciale.
Devo ucciderti davanti a lui ma nulla mi vieta di ridurti al limite della sopravvivenza.
Barcollai ma non lasciai alle mie gambe il potere di piegarsi.
Scelta sua signor Slade. Come tutto il resto.
Ingoiai saliva e sangue e mi tastai con dolore lo zigomo. La sua mano era così grande che aveva preso metà del mio viso.
Non sempre nella vita si può scegliere.
Ricacciai indietro le lacrime e alzai il mento.
Strana convinzione per uno che incolpa un altro di aver preso la decisione sbagliata.
Se è vero quello che dice non ha mai pensato che in quel frangente nemmeno lui ha avuto una possibilità di scelta?
Lui aveva una scelta e ha fatto quella sbagliata.
Sbagliata per chi? Per lei Slade…per Shado? Certamente...è morta ma la colpa è di chi puntava la pistola. Non di Oliver. Lui non l’avrebbe mai messa in pericolo volontariamente. E questo TU lo sai!
Smettila di parlare ragazzina o pure non uscirai viva da questa casa.
Tanto che differenza fa….mi ucciderai lo stesso!
Mi afferrò al collo e mi alzò fino a portarmi a pochi centimetri dal suo viso.
Potevo chiaramente leggere la follia sul suo volto deforme.
Vedi…..tu…non hai  il controllo su…quello che….fai.
Increspò la bocca e con un ringhio furioso mi lanciò contro la parete alle nostre spalle. Sentii il mio corpo toccare il pavimento in modo poco aggraziato.
Si era controllato e questo forse faceva più paura di tutto il resto.
Il Mirakuru ormai non guidava più le sue azioni come accadeva a Roy. Era Slade ad avere il pieno controllo
Ti sei mai messo nei suoi panni una sola volta?
Ahahahah signorina Felicity tu mi sorprendi!
Eravamo passati al tu…senza accorgercene. Dopotutto le formalità erano inutili.
Certamente che ci ho pensato….e se avessi scelto di salvare Shado sarebbe lui a gridare vendetta per la morte di Sarah perché mi riterrebbe l’unico e solo responsabile.
Sorrisi debolmente e mi rialzai con fatica.
Io non credo proprio. E sono certa che nemmeno tu ne sia poi così convinto.
Come sono certa che se le posizioni fossero davvero invertite Oliver non avrebbe mai ucciso le persone a te più care per sconfiggerti. Persone innocenti, persone che con l’isola e con quello che è successo là…non centrano nulla.
Persone come te?
La mia mente si spense per una frazione di secondo. No…me no. Mi ha voluta lui qui….per questo.
Persone come sua madre. Come tutti quelli che i tuoi….rozzi uomini stanno uccidendo.
Si avvicinò di qualche passo fino a schiacciarmi contro quella parete in legno d’acero che stava diventando sempre più familiare.
Mi prese una ciocca di capelli, sfuggita al rigore di una coda che praticamente non esisteva più, e se la rigirò tra le dita sorridendomi. Poi con l’indice contornò il mio profilo partendo dalla fronte fino ad arrivare al mento che strinse in una presa ferrea.
Mi dispiace proprio che tu sia così innamorata di quel codardo. Non ho visto mai nessuno credere in qualcuno come tu credi in lui. Mi spiace davvero che tutta questa fiducia non solo sia mal riposta ma che ti porti addirittura alla morte.
Imposi al mio sguardo di rimanere fisso nel suo.
Oliver ha sempre avuto una fortuna sfacciata con le persone. E’ sempre riuscito a trovare qualcuno che lo aiutasse e sostenesse in tutto.
Forse non è solo fortuna. Forse è perché se lo merita?
Tu sai che potrei spezzarti questo collo delicato e profumato solo con una lieve torsione della mano….ma l’unica cosa che ti interessa è difendere il suo onore….
Assottigliai gli occhi impaurita ma lui si limitò a scuotere la testa divertito e a lasciarmi andare indietreggiando poi di qualche passo.
Portatela via.
Nuovamente il panico si impossessò dei miei nervi mentre i suoi uomini mi spingevano verso l’uscita.
Ma non riuscii a fare a meno di cogliere l’ironia di quella situazione!
Ero entrata da quella porta contro la mia volontà e ora stavo lasciando quella casa allo stesso modo.
Che brutta giornata!
 
 
 
 
  
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