Anjeze osserva Ame, e pensa che odora di molte cose.
Odora di neve e di un posto dove il sole non tramonta mai
Odora di pioggia e di fulmini
Odora di una madre che se n’è andata troppo presto, e di un figlio cresciuto troppo in fretta.
Ame il gigante, Ame il soldato senza nome e senza passato.
Odora di battaglie e di eroi, e di ragazzi che credevano di salvare il mondo
Odora di sangue e polvere da sparo, e di Sarajevo che piange
Odora di un paese senza speranza, e di un’orfana nella pioggia.
Ame il salvatore, Ame che l’ha strappata alla guerra e l’ha cresciuta. Ame che è tutta la sua famiglia.
Odora di rabbia e violenza, e di un uomo che si è smarrito nel suo dolore
Odora di ferite che non sanguino e di sangue quando non c’è ferita
Odora di giornate buie, in cui ogni cosa diventa paura.
Ame il mostro, Ame che l’ha ferita e poi abbandonata. Ame che ora è ritornato da lei.
Odora di perdono e redenzione, e di un uomo che ha sconfitto la rabbia
Odora di un passato che si è lasciato alle spalle e di una donna che ha imparato ad amarlo
Odora di un passato che torna a tormentarlo e di una donna che non riesce ad amare
Ame il figlio, il fratello, l’eroe, il soldato, il padre, il tiranno, l’amante;
Ame che è la sua luce e le sue tenebre, il suo salvatore e il suo aguzzino, la sua nemesi e il suo grande amore.
Ame che nel bene e nel male è tutta la sua vita.
 
Anjeze osserva Ame, e pensa che odora di molte cose, ma sopra ogni altra, per lei Ame odora di casa.
 




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Sono due mesi che non pubblico, mi sento quasi in colpa.

Questo è un esperimento "olfattivo" un po' complicato, ma spero sia abbastanza comprensibile da poterlo apprezzare.
Specifico solo un paio di cose:
- Ame in giapponese significa pioggia, (da cui il titolo) ed è uno pseudonimo (per questo nel verso 5 viene definito senza nome).
- Sarajevo che piange è un riferimento all'Assedio di Sarajevo del 1992-96