Scritta per la community it100. Il prompt era “distruggere”.
Distruzione.
Aveva sempre provato un certo piacere nel distruggere la vita degli altri.
Percepire il dolore mentre gli divideva il cranio, leggere l’orrore nei loro
occhi mentre il sangue gli colava giù dalla fronte.
Amava il brivido lungo la schiena che questo gli provocava, ed il suo cuore
cominciava a battere sempre più velocemente, fin quasi a scoppiare.
Ma ora si domandava, com’era possibile che il suo cuore battesse tanto anche
per un’altra ragione?
Per quale motivo incrociare il suo sguardo gli causava la stessa frenesia, la
stessa eccitazione?
Eppure non voleva ucciderlo, e non solo perché non possedendo poteri sarebbe
stato inutile.
No, c’era qualcos’altro… Qualcosa per cui gli era restato accanto, invece di
cercare la lista delle persone speciali fin dal principio ma decidendo
piuttosto di rimanere per un po’, solo per poco.
Qualcosa per cui lo aveva pregato di salvarlo, nella speranza che lo facesse.
Sapeva già di potersi salvare anche senza il suo aiuto, ma voleva una conferma…
solo una stupida conferma del fatto che Mohinder tenesse a lui.
Ma non l’aveva avuta.
Allora, perché si trovava con quel dannato cellulare in mano, in procinto di
chiamarlo per chiedergli di aiutarlo a non distruggere ancora altre vite?