Fanfic su attori > Cast Vampire Diaries
Ricorda la storia  |      
Autore: Ankwvard    22/09/2014    1 recensioni
Non prendetemi sul serio, questa è una semplicissima os somerkey scritta su due piedi per ridere un po'.
Avete mai provato ad immaginare cosa mai potrebbero fare due come Ian e Michael da coppia gay? Questa è una delle prime cose che mi sono venute in mente.
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Ian Somerhalder
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Premessa: questa os non prova che io sia una disagiata mentale o che sia una somerkey shipper, se così si possa dire. In realtà è qualcosa uscito così in mezz'oretta sia perchè non ho avuto nulla da fare, sia perchè appena ho pensato ad una scena del genere credevo facesse ridere e ho immaginato come potrebbe essere una situazione del genere. Detto questo, non odiatemi, non amatemi, perchè non faccio la comica di Zelig, le battute saranno più o meno squallide, non aspettatevi nulla di che, ma giuro che se immaginate la scena, un sorriso vi sbuca sicuramente.
I see you.
Buona lettura, salutiii. 

Feds.





 
 
“Il ciclo dell’amore.”
(one-shot somerkey)
 
 
 
«Smettila, Mik.» il povero Ian non riusciva più a sopportare Michael che gli faceva il solletico, infatti rideva e si dimenava con la grazia di un rinoceronte raffreddato.
Il cast di The Vampire Diaries aveva appena finito di girare una delle nuove puntate per la sesta stagione e i due innamorati si stavano stuzzicando nel camerino di Somerhalder.
«Sei così adorabile quando ridi così.» Mik osservava le narici di Ian che si dilatavano così tanto da poterci infilare quattro dita ciascuna mentre il moro dagli occhi color Vetril continuava a ridere mostrando laringe, faringe e trachea.
«Lo so, Mikey.»  i due si guardavano come due bambini davanti ad un Mc Chicken in offerta, quando ad un tratto Michael inclinò la testa verso destra fissando le labbra di Ian, quelle labbra morbide, carnose e rosee, insomma, dei marshmallow.
«Ian?» lo chiamò.
«Che c’è?» Somerhalder capì le intenzioni del suo ragazzo, così iniziò a far ballare la lambada alle sopracciglia per dimostrarsi sensuale. Nessuno aveva mai visto delle sopracciglia muoversi in quel modo, anche le sopracciglia stesse stavano scambiandosi l’un l’altra gli indirizzi della scuola di salsa e merengue da loro frequentate.
«Hai della bava proprio lì.» gli fece notare Mik indicando il punto in cui la bava di Ian si era immedesimata in una liana con Tarzan sopra. Per fare il Rocco Siffredi della situazione, dunque, Malarkey passò il pollice lentamente sotto il labbro inferiore di Ian, tanto lentamente che la bava aveva avuto tempo abbastanza per riportare Tarzan dai gorilla e cucinare la cena di capodanno a tutta la giungla. Ian socchiuse gli occhi sorridendo maliziosamente, stava provando un piacere che nemmeno sua nonna dopo aver preparato tre chili e mezzo di polpette.
«Lo sai Malarkey, non lo sai fare il sensuale, non quanto me almeno.»
«Ma che dici. Secondo te chi li porta i pantaloni in questa relazione?»
Ian lo guardò arricciando il naso, non aveva la minima idea di cosa volesse dire “portare i pantaloni in una relazione”.
«Ecco, appunto.» Michael scosse la testa ridendo, aveva un ragazzo proprio coglione.
«Lasciando perdere questa storia dei pantaloni, io so essere molto maschio e sensuale allo stesso tempo.» Ian incrociò le braccia e accavallò una gamba sull’altra, proprio come la signora in giallo dopo aver risolto un altro dei suoi casi da manicomio.
«Ian, amore mio, non offenderti eh... Ma qui la checca sei tu, cioè guarda me» Mik si massaggiò la barbetta sul mento e alzò un sopracciglio, “oggigiorno fa figo” gli dissero «E guarda te, è palese.» si sedette sulla sedia accanto a quella di Ian e imitò la sua postura.
«Ciao, io sono Ian Somerhalder e faccio il bucato un giorno sì e uno no, sono un ribelle, grr.» disse Michael  imitando la voce di Ian e rendendola più femminile del solito.
«Pft, non è affatto vero.» sbruffò Somerhalder «Due giorni sì e uno no.»
Che uomo.
A quel punto Mik ebbe un’idea geniale, ma così geniale che al neurone gli erano venute le emorroidi per quanto si era sforzato.
«Facciamo un gioco, ora ti imito.» in realtà, suonava meglio nella sua testa, perché detta così era proprio una cazzata stratosferica.
«Non ne sei in grado, io sono favoloso, tu no.» Ian fece una smorfia, per farvi capire, come Beyoncé davanti ad una borsa di Gucci della collezione del mese scorso.
Michael provò a fargli un occhiolino sexy, ma ahimè era la fotocopia di Wiz Khalifa dopo una canna pesante. Dopo aver capito di sembrare un povero idiota, si diresse verso lo specchio e si ricoprì di cerone, aprì un cassetto in basso per trovare qualcosa di Ian, una pinzetta per sopracciglia, “Cinquanta Sfumature Di Grigio”, la cravattina rosa che ogni tanto si metteva alle feste di Paris Hilton, ma non trovò nulla di tutto questo. Al contrario, vide una cosa posata lì, nell’angolino, meno male che Malarkey ha l’occhio sveglio l’ottanta percento delle volte.
Allungò la mano e afferrò quella cartina bianca con dei fiorellini rosa, non aveva mai visto nulla del genere, si sentiva come Nicki Minaj dopo aver scoperto le pompe d’ossigeno.
Scartò la carta come un bambino il giorno di Natale, ma quella gli piaceva particolarmente, ci si era affezionato così tanto che la piegò e se la infilò nel portafoglio, intanto Ian, molto preso dalla situazione, giocava a Flappy Bird. Michael aprì l’affare bianco e soffice che aveva appena scartato e tutto d’un tratto gli passò tutta la vita davanti.
Era un fantastico assorbente.
Mik se lo girò tra le mani come se fosse la pietra filosofale di Harry Potter, sarà di Nina, pensò, deve per forza essere di Nina. Scoppiò a ridere immaginandosi Ian nel bel mezzo del periodo mestruale, un incrocio tra Gordon Ramsey e il cane di Lady Gaga.
Si girò di scatto verso Ian con uno sguardo malizioso e la lingua tra i denti.
«Mi spaventi.» il moretto seduto era seriamente spaventato da quello scatto felino che Malarkey improvvisò su due piedi e dieci dita.
Michael tirò fuori dalla tasca l’assorbente come se fosse una banconota da cento e se lo sventolò sotto il mento. Come ho detto prima, cercava di essere sensuale, ma tutto quello aveva portato le narici di Ian a dilatarsi di nuovo, stavolta si ci poteva infilare un wurstel con tanto di ketchup sopra. L’espressione che Somerhalder aveva assunto era identica a quella di un maiale dopo aver visto sua moglie al macello.
«Ian, amore mio, sto arrivando.» Mik si leccò il labbro superiore con una grazia di cui preferisco non parlare. Camminò verso il suo ragazzo spaventato alla Michael Jackson, poi prese il cellulare di Ian dalle sue mani e si fece un selfie con l’assorbente che gli copriva metà viso e le labbra a cuoricino. Ian continuava ad osservare la scena perplesso, ma perché uno dovrebbe portare i pantaloni in una relazione, il suo quoziente intellettivo andava a rilento e ancora pensava ai pantaloni. Se i pantaloni sono firmati li voglio io, ed ecco l’affermazione del secolo e la prova che Ian Somerhalder non è una scheggia, ma una spina, e non vi dico infilata dove.
Tornando a Michael, ebbe un’altra idea geniale, ormai il neurone era diventato invalido.
Iniziò a colpire le guance di Ian con l’assorbente a ritmo di Danza Kuduro, tutto ciò sembrava la festa dei morti a Città Del Messico, Mik era la bambola ubriaca e Ian la pignatta. Il povero Somerhalder passò da “in preda al panico” a “colpiscimi come se fossi una zanzara fastidiosa”.
Inutile dire che dopo questa nuova esperienza, sottolineo entusiasmante per entrambi, fecero a cambio, Michael seduto e Ian che si sbizzarriva con il soffice oggetto del piacere in mano.
 
L’amore non è bello se non hai a disposizione un assorbente per passare il tempo.
Giusto, anche se non è litigarello.
 
The end.


 
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Cast Vampire Diaries / Vai alla pagina dell'autore: Ankwvard