Era sabaro ed era festa. Erano
circa le sette di mattina quando la sveglia suonò.
La camera era illuminata da alcuni raggi di sole che passavano le
sottili tende
della finestra.
Strawberry si girò alcune volte tra le coperte sentendo quel
suono rumoroso e
fastidioso della sveglia, allungò una mano e con un colpetto
la spense.
Era Sabato, era festa e non
c’era scuola. Si doveva
svegliare presto per andare a lavoro, al Caffè Mew Mew oggi
si prospettava una
giornata intensa e faticosa.
‘Driiin-
Driiin’ Squillò il cellulare.“P-pronto…?”
Rispose Strawberry con la voce ancora assonnata e la bocca ancora
impastata.
“Strawberry!
Dove sei? Saresti dovuta essere qui almeno un’ora fa,
minimo…”
”Lory?! U-un’ora fa dici? Cavoli! Che ore
sono?”
”Le dieci…”
”Oh NO! Devo aver spento la sveglia ed essermi
riaddormentata… Mi dispiace, mi
dispiace, mi dispiace!” Continuò a ripetere
Strawberry.
”Ma dai! Non fa nulla! Mi ha detto Ryan di
chiamarti.”
”Ryan? Ryan ti ha detto di chiamarmi?” Chiese
incredula.
”Sì, ha detto che sicuramente eri rimasta a
dormire così… Mi ha detto di
chiamarti e vedere cosa stavi combinando.”
”Ughhh! Ryan è sempre il solito! Sto arrivando,
non dire agli altri che ancora
dormivo, ti prego!” Scongiurò Strawberry prima di
riattaccare.
Si
gettò giù dal letto iniziando a correre da una
parte all’altra della camera
seminando qualsiasi tipo di roba per essa: vestiti, oggetti,
libri… Qualsiasi
cosa che le capitava sotto mano per trovare ciò che le
serviva.
Si tolse velocemente il suo pigiama rosa, si diede una veloce lavata e
si mise dei
vestiti puliti, una maglietta viola a maniche lunghe, dei pantaloncini
molto
corti neri, e dei calzettoni lilla fino a poco più di
metà coscia.
Prese i nastri facendosi i due codini che era solita a farsi ogni
giorno, aprì
la porta e si fiondò giù per le scale.
”IO ESCO! BUONA GIORNATA A TUTTI!” Gridò
infilandosi velocemente le scarpe e
uscendo di casa.
“Uhh,
la nostra piccola, ormai la vediamo pochissimo… E’
sempre indaffarata a lavoro
e a scuola!!!” Piagnucolò Shintaro, il padre di
Strawberry.
“Dai,
sta crescendo ed inizia a responsabilizzarsi e a fare qualcosa di
concreto
anche lei, dovresti esserne felice!” Affermò con
un gran sorriso la madre,
Sakura.
Strawberry
stava correndo per raggiungere più in fretta possibile il
Caffè, era sicura che
appena sarebbe arrivata avrebbe avuto un altro dei suoi scontri con
Mina, per
via del suo ritardo.
Quando
era quasi arrivata girò l’ultimo angolo, senza
vederlo si scontrò contro Mark,
cadendo a terra e facendo un bel tonfo.
“Ahiahiahi… Dannazione! VUOI GUARDARE
DOVE METTI I P…” Smise di lamentarsi e di
sbraitare appena alzò lo sguardo e
vide che davanti a lui c’era Mark.
“Strawberry!
Mi dispiace, scusami. Ti sei fatta male?!” Chiese
allungandole la mano per
aiutarla a rialzarsi.
Strawberry diventò completamente rossa ed afferrò
la sua mano, rialzandosi,
dietro Mark riusciva a scorgere il Caffè, stavano per aprire.
”Oh Mark! Scusami, mi dispiace! E che sono in ritardo, molto
in ritardo e… Non
ci ho fatto caso e ti sono venuta addosso, scusami tanto!”
Disse abbassando lo
sguardo.
”Non preoccuparti!” Sorrise, “Ero proprio
passato al Caffè ma mi avevano detto
che ancora non eri arrivata..”
”Eri passato al Caffè? Come mai?”
“Sai,
domani non ho gli allenamenti e volevo andare da qualche parte, ancora
da
stabilire dove… E mi chiedevo se volevi venire con me, ci
sono molti posti
interessati e dato che siamo quasi in estate, aprono moltissime
fiere.”
“Si,
sarebbe meraviglioso!” Disse Strawberry ormai completamente
persa nei suoi
pensieri, la sua immaginazione ormai vagava.
“Certo,
poi se vuoi potremmo anche andare semplicemente al cinema.”
“A
me va benissimo tutto, basta che sto con t..” Si
portò le mani alla bocca e
diventò completamente rossa, “Dicevo, basta che si
sta in compagnia!” Continuò
ridendo imbarazzata come una stupida.
Mark sorrise, “Ok allora, stasera ti chiamo e ci mettiamo
d’accordo per bene,
buona giornata Strawberry, non affaticarti troppo!” Disse
sorridendole
dolcemente, poi continuò a camminare, appena
voltò l’angolo, qualche attimo
dopo essersi accurata che Mark non l’avrebbe sentita,
Strawberry fece un gran
salto di felicità, “Evviva, evviva!!! Domani
uscirò con Mark! Da soli!” Corse
gli ultimi metri che la dividevano dal Caffè quasi volando,
appena entrò salutò
con un gran sorriso tutti, “Sono arrivata!”
Lory si voltò verso di lei sorridendole, Paddy aveva
già intuito che qualcosa
di bello le era successo, aveva quel gran sorriso che spesso le veniva
solo
dopo aver avuto qualche bella discussione con Mark.
Pam continuò a fare ciò che stava facendo, Mina
invece, senza nemmeno degnarla
di uno sguardo, sorseggiò il suo tè,
“Sei Di nuovo in ritardo…” La
rimproverò.
“Ohhh
Mina, per oggi sorvolo, non ho proprio voglia di litigare…
Vado a
cambiarmiiii…!!” Disse con un sorriso da ebete sul
volto mentre uscì dal salone
centrale per andarsi a cambiare, “Che faccia
tosta!” Mormorò Mina.“Deve
aver incontrato Mark! Ne sono sicura!” Disse Paddy convinta.“Dai
Paddy, lasciala stare, non facciamoci sempre gli affari degli
altri..” Cercò di
cambiare argomento Lory,
”Sì, forse è vero…
Però io voglio indagare!”“No
Paddy, esiste la parola Privacy? Ne sai il significato?”
”Uffaaa Lory!! Sei cattivaaa!”La
ragazze lavorarono tutto il giorno, ininterrottamente, avevano molti
clienti
per via del giorno di festa.
Strawberry serviva i tavoli, li ripuliva, faceva i conti, aiutava in
cucina e
non sentiva la minima stanchezza, tutto grazie all’invito di
Mark. Non riusciva
ad aspettare oltre.
Grazie al cielo, dato che avevano aperto presto il Caffè,
avrebbero chiuso
anche prima, verso le cinque, avrebbrebbero fatto le pulizie generali e
poi
tutti a casa.
“Uhhhh,
che stanchezza…” Si lamentò Strawberry,
seduta ad un tavolo, dopo la chiusura.
”Già, e pensa che tu sei anche arrivata in ritardo
e dobbiamo ancora fare le
pulizie.” Le ricordò Mina.
”Uffa… Non ce la faccio più, sono
stanchissima…” Continuò Strawberry come
se le
parole di Mina non le avesse nemmeno sentite,
“Però ragazze, non trovate strano
che in questo periodo gli alieni non si siano fatti vivi per niente?
Pensate
che dobbiamo iniziare a preoccuparci?”
”Ma no, vedrai che staranno architettando qualcuna delle
loro, se rimaniamo
unite non dobbiamo temere nulla.” Intervenne Pam.
”Si…. Forse hai ragione… Comunque
mettiamoci all’opera! Puliamo il Caffè
così
si torna a casa!” Disse Strawberry piena di energie,
alzandosi come se la
giornata di lavoro non avesse avuto alcun risvolto su di lei.
“Ma
come fa?” Chiese Lory, “Io sono stanca
morta….”
“Ciao
ragazze, a domani!” Si congedarono più tardi,
davanti al caffè le cinque
ragazze, ognuna prendendo una strada diversa, tranne Paddy e Lory che
erano
solite a fare la strada insieme.
“Oh
Mash! Domani uscirò di nuovo e da sola con Mark! Che
bello!” Disse Strawberry
mentre tornava a casa a Mash, il suo amico robot.
”Che bello! Che bello!” Ripeté le parole
di Strawberry con la sua piccola voce.
Strawberry
arrivò a casa in poco tempo, “Sono a casa!!! Ha
chiamato qualcuno per me?”
Chiese con tono squillante.
”Chi avrebbe dovuto chiamarti?” Domandò
il padre con fare minaccioso,
Strawberry indietreggiò di qualche passo.
”Ma ovvio caro! Il suo ragazzo!” Rispose la madre
al posto di Strawberry,
”I-il m-mio… Ragazzo? G-guarda che ti sbagli
mamma!”
”Tu dici?”
Prima
che Strawberry potesse rispondere squillò il telefono, i tre
si guardarono ed
iniziò una corsa per arrivare per primi al telefono.
Ovviamente la prima fu
Strawberry, con un leggero fiatone rispose,
“P-pronto?”
“Ciao
Strawberry.”
”M-mark!” La ragazza arrossì lievemente
quando vide entrambi i genitori a
braccia conserte a fissarla, “E-ehm… Mark, scusami
un attimo…” Posò il telefono
sul tavolino, si avvicinò ai genitori e li spinse fuori
dalla porta, “Andate
viaaaa!!!” Disse mentre i genitori opposero resistenza,
ovviamente scherzando.
Appena riuscì a spingerli fuori, chiuse la porta alle sue
spalle.
Si fece scappare un sospiro di sollievo, poi torno al telefono,
“Eccomi scusa…
Ho avuto un piccolo contrattempo…” Disse
ridacchiando.
”Non preoccuparti, allora… Stavo
pensando..”
”Sì?”
”Per domani… Dove ti piacerebbe più
andare?”
”Non lo so Mark, a me va benissimo dovunque, a te?”
”Ho saputo che c’è una mostra molto
simile, come quella che siamo andati a
vedere insieme la prima volta, ricordi?”
Nella mente di Strawberry riaffiorarono mille ricordi, la loro prima
uscita,
l’inizio della sua avventura da Mew Mew, la conoscenza con le
ragazze della
squadra.
”Ehi Strawberry, ci sei?”
”Oooh!! Si, si, ci sono! Ci sono… Si pensavo che a
me và benissimo!”
”Sul serio!”
”Sii!!!”
”Benissimo, allora ci incontriamo alle tre alla
stazione?” Propose lui.
”Certo, va benissimo… Allora a domani..”
”A domani, grazie mille d’accompagnarmi.”
”Figurati.”
I
due attaccarono, Strawberry non poteva aspettare, non le interessava
dove
sarebbero andati, le interessava solo stare con il suo Mark.