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Autore: IBelieveInMyIdol    23/09/2014    2 recensioni
è così dura accettare la realtà.
C'è gente che muore per malattie, depressione, droga, alcool e chi più ne ha più ne metta. prima non sapevo nemmeno cosa volesse significare morire, ora, invece, so fin troppe cose sulla morte. so che non approverete la mia decisione ed è per questo che vi chiedo: "se un giorno la morte vi portasse via la vostra felicità come reagireste? cosa fareste?" io una decisione l'ho presa.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Justin Bieber
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Io sono Justin".

Cammino per le strade di notte senza avere la speranza di trovare una luce in mezzo a tutta questa oscurità. Quasi tutti i lampioni presenti sui marciapiedi sono rotti creando un ambiente tenebroso, triste e abbandonato proprio come mi sento io. 

"Io sono Justin, un ragazzo solo".

Vestito con un semplice pantalone di tuta, che ho sempre usato per dormire,  e una canotta bianca molto fina sento il freddo di inverno farsi sempre più intenso a ogni passo che faccio. Le dita della mani diventano sempre più fredde e rigide. Le mie gambe rallentano sempre di più stanche e infreddolite. Non aver mangiato per più di tre giorni mi ha reso tremendamente debole. Le miei palpebre si chiudono da sole per le tanti notti insonne ma cerco di tenere gli occhi aperti per quei pochi minuti che mi rimangono. 

"Io sono Justin, un ragazzo solo che cerca la pace".

Provo a fare qualche ultimo sforzo consapevole che la meta è vicina. "Solo pochi metri e arriverò da te, amore mio". Dico nella mia testa alla mia dolce e cara Amber. Ricordare   la mia ragazza mi rende felice e pensare che tra un po' la rivedrò mi rende ancor più contento così aumento la velocità del passo impaziente di arrivare al lago. 
"Io sono Justin, un ragazzo solo che cerca la pace e la felicità" 
D'improvviso mi accascio in ginocchio stremato. Sono così debole che anche alzare un braccio per me è troppo faticoso ma devo farcela, per lei. Così mi rialzo da terra e continuo il mio tragitto nonostante il fiato corto, il freddo di novembre e le gambe molli e stanche. 

"Io sono Justin, un ragazzo solo che cerca la pace e la felicità e lei". 

Quando raggiungo finalmente il lago osservo quella grande distesa di acqua dolce facendomi riaffiorare belli e brutti ricordi provocandomi una fitta al petto e crollo di nuovo sulle ginocchia sull'erba fredda e umida. Lacrime amare bagnano il mio viso e  inizio a pensare a Amber. Penso a tutte quelle volte che ho calpestato questo prato mano nella mano con lei mentre ci dicevamo cose dolci e felici. Penso alle centinai di volte in cui ho baciato le sue morbide, rosee e bellissime labbra che adoro tanto. Penso a quante volte l'ho stretta tra le mie braccia in un abbraccio che speravo non finisse mai. Penso a tutte quelle volte che si era addormenta con la testa sulla mia spalla troppo rilassata della mie carezze su tutto il suo corpo e nei suoi capelli biondi morbidi come la seta per restare sveglia. Penso alle tante volte in cui mi sono perso nelle sue iridi verdi così profonde e quante volte l'ho beccata imbambolata a fissarmi prendendola in giro provocandole una bellissima risata che era musica per le miei orecchie. Penso a tutte quelle volte che ho preso la mia chitarra e le dedicavo canzoni romantiche dei suoi artisti preferiti, e quando invece era lei a cantare per me io la prendevo in giro per la sua voce stonata ma sarei rimasto ore e ore ad ascoltarla. Penso al nostro primo "ti amo" sulle sponde di questo lago e al suo viso arrossato dopo la mia confessione. Penso a quando facevamo l amore e a come amavo soddisfala e renderla mia. Penso a tutte quelle promesse fatte sul nostro futuro insieme, sposati con molti bambini e con un pastore tedesco perché lei era  desiderosa di potergli saltare in groppa come se fosse un cavallo mentre io ridevo per i suoi pensieri infantili. Penso alla sua morte, di come quel giorno di una settimana fa mi dissero che fu  investita da una macchina mentre stava venendo da me, qui al lago. Penso a quel giorno che la mia vita finì con lei. Penso ai miei giorni dopo la sua morte passati a piangere tutte le notti, a drogarmi, fumare, bere e a smettere di mangiare. Penso che oggi sarebbe stato il nostro anniversario dopo tre anni insieme  e penso al mio attuale desiderio irrefrenabile di rivederla e starele di nuovo accanto per l'eternità. Le lacrime continuano ad uscire ancora dai miei occhi ma questa volta sono diverse: non piango più per il dolore di averla persa ma per la felicità di rivederla e restare per sempre al suo fianco. 

"Io sono Justin, un ragazzo solo che cerca la pace e la felicità e lei, pronto a rivederla".

Estraggo dalla tasca dei miei pantaloni una pistola, comprata proprio per questo evento, e me la punto alla tempia caricandola. 
- sto arrivando da te, amore mio- sussurro al vento sperando che lei mi senta. 
Dico addio a tutto. Ai miei genitori, ai miei amici, al lago bellissimo che ho davanti e premo il grilletto. 
Nero. Tutto intorno a me è di un nero triste e spento, un nero senza speranza scuro più del carbone. 
"sono morto" penso. 
Tutta questa oscurità mi rende insicuro e terrorizzato così mi rannicchio per terra portando le mie ginocchia al petto e stingerle con le braccia. Quando penso di essere capitato all'inferno invece che nel paradiso una luce bianca e pura attira la mia attenzione facendo nascere in me di nuovo la speranza. D'improvviso tutto intorno a me diventa di un bianco confortante e caldo e una figura si presenta dinanzi a me. Alzo il capo per guardare meglio quella persona e mi rendo conto che si tratta di Amber. Mi alzo da terra di scatto analizzandola per bene per capire se è solo frutto della mia immaginazione o è reale.
-ciao, Justin- mi dice sorridendo e dolcemente. 
- sei davvero tu, Amber?- chiedo ancora incredulo di averla qui davanti a me.
- certo che sono io! Preferivi un altra forse?- mi domanda fingendo di essere dubbiosa con un piccolo ghigno sul viso. Piango di nuovo realizzando che è davvero lei perché solo lei potrebbe rispondermi così. 
-no- affermo con la voce strozzata dal pianto, felice finalmente di averla rivista. 
-no, amore mio non piangere- mi dice con una dolcezza senza limiti accarezzando la mia guancia per poi fare una carezza tra i miei capelli biondi.
-non posso crede che tu sia davvero qui, di fronte a me- pronuncio quelle parole stringendo la sua mano ancora appoggiata sulla mia guancia. 
-credici, perché ora niente ci separerà neanche la morte visto che siamo morti entrambi- dice scherzando per sdrammatizzare la situazione provocando una mia risata tra le lacrime. La stingo tra le miei braccia in un movimento rapido ma delicato e sorrido per esserle di nuovo accanto. Incrocia le sue braccia attorno al mio collo e mi sussurra un "ti amo, Justin " con le labbra sul mio orecchio. A quelle due parole la stringo ancora di più e le sussurro di riamando un "ti amo anch'io, Amber" sul suo collo. Mi stacco dall'abbraccio e poggio la mia mano sulla sua guancia spingendo il suo viso vicino al mio e la bacio. All'inizio è un bacio casto ma poi diventa più passionale facendo entrare in gioco le nostre lingue in una battaglia per la dominanza che come al solito vince lei.
Solo ora,con lei accanto, anche oltre la morte,  capisco che il paradiso non è un posto tutto bianco con uccellini che cinguettano e persone buone, no. Il paradiso è qualunque luogo in cui tu voglia stare, basta che rimani vicino alla persona da te amata e sarai sempre felice. Lei è il mio paradiso e io sono il suo. Sarò per sempre felice con lei in qualunque posto noi andremo. 
"Io sono Justin, un ragazzo finalmente felice, accanto a lei."



SPAZIO AUTRICE:
C'è gente che vede la morte come una brutta cosa e chi invece, come il nostro justin la vede come un'alta strada verso la felicità. Spero che questa One-shot vi sia piaciuta e vorrei tanto leggere qualche vostro parere, consiglio o altro. Un bacio a tutte voi <3 
F-   UOY 3A07
  
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