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Autore: BlackRuby    23/09/2014    4 recensioni
Siamo nell’anno 2075 e il ciclo dell’avatar si è spezzato più di 130 anni fa.
L'avatar è stata sconfitta nel 1940 al tempio dell’aria del nord…
Gli uomini continuano la loro vita tranquilli, o quasi.
Zaheer uscito vincitore dalla guerra contro l’avatar ha instaurato nel mondo la sua personale Pace,
con la sua morte gli eredi del loto rosso hanno plasmato negli anni il proprio regime,
fino a far scaturire tutto in distruzione, morte, malattia e delusione.
Nessuno ormai crede più nel ritorno dell’Avatar e nella libertà;
i dominatori sono costretti a lavori pressanti in durissimi campi di lavoro
mentre il resto della popolazione vive le loro vite come meglio può.
Gli eredi del loto rosso mantengono un regime autoritario uccidendo bambini, adulti e ogni forma di vita secondo loro non degna di respirare.
Un raggio di speranza della nazione del fuoco ristabilirà la pace, ma a che prezzo?
Genere: Avventura, Fantasy, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aang, Korra, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Una giovane ragazza dai lunghi capelli marroni seduta abbracciando le ginocchia sul morbido prato scrutava l’orizzonte onirico, grandi nuvole si scontravano e si separavano nello splendido cielo azzurro che, in lontananza, sembrava unirsi al mare in un esplosione di colori. Il mondo degli spiriti era pieno di piccole meravigliedi cui solo i più degni potevano godere. Il sole si rifletteva sulla pelle olivastra della ragazza rendendola lucente e calda, piccoli animaletti dagli strani colori le si avvicinavano lentamente annusandole le mani come per chiedere carezze ma la brunetta dai penetranti occhi azzurri non sembrava dar troppo peso a quel dolci esseri che ormai la circondavano. Più e più volte la ragazza sbatté le palpebre, quasi con forza, come per svegliarsi da un brutto sogno. Dopo ore in trans una voce calda e accogliente riuscì a spezzare quell’incasinato flusso di pensieri e a mandar via tutte quelle dolci creature che circondavano la giovane
“Korra?” La chiamò poggiandole delicatamente una mano sulla spalla, senza ricevere risposta, solo un leggero sospiro deluso. La giovane avatar strinse i pugni socchiudendo gli occhi e dischiudendo le labbra in un espressione di dolore e disprezzo.
“Non me ne capacito. Aang.” L’uomo alto alla sua destra sorrise amaramente sedendosi accanto a lei. L’adolescente dai penetranti occhi azzurri non si girò neppure una volta verso l’uomo, continuò a perdersi nello sconfinato cielo reso di un bellissimo rosa candido dal tramontare del sole.
“Credi che sia una tua colpa, non è così?” Chiese il dominatore dell’aria sta volta con un espressione più seria in volto. Era così, purtroppo, lei aveva tutta la colpa. Il mondo aveva passato più di centotrent’anni di guerre, mal nutrizione e malattie spopolavano anche nelle più nobili famiglie delle quattro nazioni, tutto ciò perché lei aveva fallito. Strinse i pugni lasciandosi rigare la guancia da una lacrima, una semplice lacrima che per l’orgogliosa Avatar pesava più di un macigno.
“Lo è. E’ colpa mia.” Sputò via quelle parole con disprezzo, e con un veloce gesto della mano si asciugò la lacrima prima di girarsi verso il precedente Avatar, quest’ultimo gli sorrise dolcemente accarezzandole la guancia, lo sguardo paterno dell’uomo riuscirono anche se in minima parte a calmare lo spirito frustato e deluso della dominatrice dell’acqua. Aang abbassò la mano e mentre Korra tornò a studiare il cielò le porse una domanda.
“Sai chi è Raava?” Che domande? Certo che lo sapeva ma il suo sguardo oltremare parlava da solo, un velo di stupore si posò sugli occhi della ragazza che presa da quell’inusuale quesito tornò istintivamente ad osservare la sua precedente vita.
“Raava non può morire, Korra.” Affermò alzando lo sguardo al cielo, osservando i maestosi draghi volare tra le nuvole multicolore. La mora continuava ad osservare il monaco cercando di capire dove volesse andare a finire, proprio non capiva perché dovesse sempre girare attorno alle cose.
“Aang, sono centotrentacinque anni che mi mordo le mani, perché non mi dici cosa intendi?” Domandò in fine l’ultimo dominatore.
“Raava ha impiegato centodiciotto anni per trovare il prossimo Avatar. Il mondo tornerà a splendere.”
“Lo ha trovato? Centodiciotto? Perché ora? Perché non subito?”
 Un sospiro, neppure Aang lo sapeva, nessuno poteva saperlo, neppure il nuovo Avatar. Una giovane vita sarebbe diventata il nuovo perno del mondo. 


Ruby:
Salve..? Si accettano pomodori in faccia...
So che non è un capolavoro ma spero vi piaccia (anche se è solo un intro)
Questo è appunto l’intro della storia che ho intenzione di scrivere su i pg inventati dai lettori.
Credo voi tutti sappiate cosa sto dicendo ma in breve:
voi inventerete un personaggio completando questo modulo qui sotto e io lo inserirò nella fan fiction, nulla di più nulla di meno.

 Nome e cognome: 
Età (più di 15): 
Città d'origine (il nome della città deve essere strettamente legato alla nazione di provenienza) : 
Dominio (mi servono 3 dominatori, aria, acqua e terra e uno o al massimo due non dominatori):
Aspetto fisico:
Carattere:
Storia: 
Vestiti giornalieri: 
Nazionalità: 
Fidanzato/a? Come si chiama?
Altro:

Una volta completato correttamente il modulo se possibile realizzerò una fan art e la allegherò ad uno dei capitoli.
Prima di rilasciare il mio modulo voglio fare qualche precisazione:
-Ho pensato che “the legend of Korra” fosse ambientato in un 1940 più arretrato (dato le macchine, le radio e i dirigibili); poi però ho pensato ad un 1100 steampunk tipo Shingeki no Kyojin ma per convenienza ho l’asciato l’ambientazione negli anni 40.
-Anche se siamo nel 2075 non esistono aerei, iphone, televisioni e cose così, il mondo ha passato 135 anni di guerre non ha avuto il tempo di svilupparsi!
Chiariti questi due punti vi lascio di seguito il modulo del mio personaggio per farvi un idea di come completarlo correttamente.

Nome: Zenya Ho
Età: 17
Città d'origine: Honomachi (in giapponese “città del fuoco” o “città ardente”) 
Dominio: fuoco 
Storia: Zenya nasce nel 2058 in una casa in quella che molti anni prima era una ridente cittadina di periferia della Nazione del Fuoco; passa i primi quattro anni allevata dai genitori fino a che pochi mesi dopo il compimento dei quattro anni la piccola manifesta segni del dominio del fuoco nel piccolo mercato di città, per non avere problemi con la legge alcuni presenti avvertono il loto rosso che non tarda ad inviare una squadra di guardie per portare via la piccola; i genitori si oppongono e alla fine vengono uccisi dalle guardie che portano la bambina a Churitsu: un’ isola allestita a campo di tortura. La giovane cresce lì forgiata dal fuoco del sole, le pietre delle sterminate lande rocciose, l’aria delle fortissime raffiche di vento e l’acqua delle tempeste tropicali tipiche di quella zona. A 13 anni Zenya salva una bambina di soli 8 anni dalle fruste infuocate delle guardie viene così etichettata come “ troppo intraprendente” per questo viene sottoposta ad una serie di somministrazioni di Zirkum, un medicinale iniettato a tutti gli ospiti del campo che inibisce i domini. A 17 anni conoscerà un gruppo di ragazzi con cui riuscirà ad evadere e compiere il suo destino.
Aspetto fisico: Zenya è nata con una buffa frangetta rossa che spicca tra i suoi capelli nero carbone, gli occhi hanno un taglio regolare un po’ appuntito ed un magnifico color ambra, possiede delle lunghe ciglia nere che rendono il suo sguardo più profondo e delle sottili labbra color salmone. Non abituata all’umidità quando esce dalla cella per andare nei campi, dove c’è un fastidioso freddo umido, le sue guancie prendono un colorito rosso acceso. Porta i lunghi capelli legati in due code di cavallo ai lati della testa e nasconde sotto la casacca sporca una collana regalatale dalla madre.
Carattere: Aiuta chiunque abbia bisogno di una mano e sorride sempre, lo fa solo perché non vuole vedere nessun altro soffrire come ha fatto lei dopo la morte della madre e l’arrivo al campo. In realtà la sera piange in continuazione tirando al petto le ginocchia e pensando a come sarebbe stato tutto più bello se l’Avatar fosse stato ancora vivo.
Vestiti giornalieri: Quando era tenuta prigioniera a Churitsu portava una lunga maglia di yuta legata invita da una corda vecchia. In seguito indosserà una maglia dalle maniche lunghe di colore rosso sangue e le bordature d’oro, dei pantaloni lunghi di un colore bordeaux molto scuro quasi nero, delle scarpe dalla punta all’in su di colore nero e una cintura dorata.
Nazionalità: Nazione del fuoco


 
   
 
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