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Autore: Stecullen94    24/09/2014    1 recensioni
Jensen,stranamente quel giorno, aveva la giornata libera dal lavoro, niente stress, niente stanchezza, solo relax... ma lo stesso non si poteva dire di Jared che invece aveva una scena importante da fare in quella mattinata.
Così Jensen, pure se sentiva che qualcosa non andava, si prese con calma quella giornata nel loro appartamento aspettando impazientemente il ritorno del compagno quando, all'improvviso, il telefono cominciò a squillare....
Solo pochi secondi dopo e Jensen si ritrovò a correre verso l'ospedale con il cuore in gola.
[J2]
Avviso: la storia è più o meno ambientata durante il periodo della settima stagione, i ragazzi stanno insieme (come coppia) da tre anni;
Questa storia è solo pura fantasia e non vuole giudicare o criticare niente e nessuno.
Genere: Fluff, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jared Padalecki, Jensen Ackles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti e grazie a tutti quelli che passeranno a leggere la storia, spero che la storia vi possa piacere.. bye bye                                                                                              

 

                                                 You’re always there




Nevicava quel giorno a Vancouver, già dalle prime luci dell’alba si vedeva il bianco della neve che, con leggiadria, si posava candidamente sulle strade, sulle piante, e sulle case della città ma, pure se quella era una normale giornata di metà Gennaio, il freddo che si sentiva faceva sperare ai suoi abitanti di poter rimanere tranquillamente nelle loro case al calduccio è, tra questi abitanti speranzosi c’era anche Jared Padalecki, l’attore che interpreta Sam Winchester protagonista della serie tv Supernatural.
Jared quel giorno era l’unico a doversi alzare così presto, aveva un paio di scene importanti da girare al contrario dell’amico, però il ritrovarsi sotto le coperte calde e, per di più, il ritrovarsi completamente accoccolato vicino al suo collega nonché suo partner e amico Jensen Ackles, era un motivo in più per non alzarsi dal letto se, solo, la sveglia non avesse iniziato a suonare..

“Jared”
“……”
“Jared!” si sentì richiamare perché era certo che se la sveglia non lo faceva alzare, ci pensava Ackles a fargli muovere il culo

“Hmm”

“Ti vuoi alzare? La sveglia sta suonando solo per te” si senti sussurrare e sorrise interiormente, allora non era l’unico ad essere ancora nel mondo dei sogni

“Hm…” brontolò solamente cercando di mettersi di nuovo nell’incavo tra la spalla e il collo del collega

“Questo è un si?”

“Hmmm” brontolò di nuovo mentre lo sentiva muoversi

“No?” gli richiese e nel tono si sentiva il divertimento del momento

“Hmmm”

“Certo che sei proprio confuso stamattina” lo prese in giro e Jared non potè fare altro che sghignazzare mentre, finalmente, aprì gli occhi e si specchiò negli occhi verdi del compagno

“Voglio stare a letto” si lamentò e Jensen sbuffò alzando gli occhi al cielo

“Dai muoviti Cliff sarà qui tra mezz’ora massimo e sicuramente tu ci impiegherai solo mezz’ora a trovare qualcosa da metterti in mezzo a tutto questo disastro” lo rimproverò bonariamente mentre gesticolava con l’unica mano libera, dato che l’altra era impegnata ad accarezzare il più giovane

“Traditore, mi lasci da solo oggi e non te ne vergogni neanche. Stai qui a dormire e a fare tutto quello che vuoi mentre io vado a lavoro ” inizia a borbottare Jared mentre si alza sconfitto e Jensen cercò di nascondere la risata che gli stava per venire spontanea quando lo sentì borbottare anche mentre si faceva una veloce doccia

“La vuoi finire idiota” lo richiamò affettuosamente mentre i suoi occhi vagavano per tutta la camera che era completamente invasa dai vestiti di Jared dato che, quest’ultimo, ancora non aveva capito bene che i mobili l’avrebbero aiutato tranquillamente a trovare i suoi vestiti se solo li avesse usati

Amava davvero quel gigante, l’ha amato dalla prima volta che l’ha visto pure se all’inizio era un amore diverso, fino a tre anni fa l’unica cosa che c’era tra di loro era solo una semplice e pura amicizia che, però, inizio a cambiare in qualcosa di più forte, più duraturo, qualcosa che li ha completamente trasformati e che ha reso le distanze tra di loro molto più difficili… si sentivano ancora più uniti di quanto lo erano prima è questa cosa piaceva a tutt’e due..

“Jen?” si sentì chiamare all’improvviso è quando riaprì gli occhi, non si era neanche accorto di averli chiusi, vide Jared davanti a lui, con solo un paio di boxer addosso, che frugava tra i vestiti a terra con sguardo perplesso

“Che vuoi?” gli chiese conscio della risposta che stava per ricevere

“Hai visto i miei Jeans neri?” gli chiese e sbuffò

“Jay prova a ragionare, secondo te posso aver visto i tuoi jeans in questo casino?” gli chiese ironico ricevendo un’occhiataccia come risposta

“Davvero gentile” brontolò

“Invece di brontolare muoviti” gli intimò è in quel momento guardò l’orologio che segnava esattamente le 6.20…. questo voleva dire che Cliff sarebbe arrivato tra una decina di minuti e jared era ancora in mutande ….. OPS!!!

“Ma tu guarda non solo oggi se la prende comoda ma non aiuta neanche a cercare i vestiti o cose del genere… guarda tu che ragazzo pigro che mi sono trovato..” iniziò a lamentarsi Jared, pure se scherzando, mentre almeno era riuscito a trovarsi una camicia ancora ben sistemata e Jensen a quel punto, decise di fare in modo di usare la carta che avrebbe zittio il gigante è, nello stesso tempo, l’avrebbe fatto preparare in soli dieci minuti…

“Jared Tristan Padalecki se non muovi subito quel tuo bel culo non solo ti ritroverai preso a calci in culo da qui fino a Dallas, ma dormirai per la prossima settimana in quella che era la tua ex stanza” gli gridò serio e divertito

È come sempre le parole ebbero il loro effetto così che, quando Cliff suonò per avvisare che era arrivato, Jared era già ben pronto e si fiondò subito fuori dalla stanza quando all’improvviso si ricordò di una cosa importante proprio mentre stava facendo le scale, così risalì subito..
Nel frattempo Jensen, dopo aver visto il compagno scappare, si rimise tranquillamente tra le coperte pronto a farsi qualche altra oretta di sonno quando sentì la porta aprirsi di nuovo e sbuffò leggermente lo sapeva che Jared si sarebbe dimenticato qualcosa

“Jen ho dimenticato una cosa” si sentì chiamare e girandosi aprì gli occhi mentre si alzava a mezzo busto

“Cosa?” gli chiese guardandolo confuso per l’espressione da cucciolo che vedeva sul compagno mentre si avvicinava

“Questo” gli rispose solamente mentre rapidamente gli prese il viso e lo baciò, quello fu, come sempre, un bacio dolce, romantico, pieno d’amore, un bacio che li lasciava sempre estasiati alla fine

“Ti amo” gli sussurrò Jensen quando si staccarono e Jared lo guardò dolcemente per poi avere una scintilla scherzosa negli occhi

“Io no” gli disse e dopo averlo ribaciato scappò ridendo mentre rischiava di finire colpito da un cuscino volante

“Idiota, vedi di comportarti bene” gli disse ridendo esasperato

“ Va bene mammina” sentì rispondersi e poi sentì la porta sbattere e un motore partire, così Jensen, con ancora un sorriso divertito sulle labbra, chiuse gli occhi e ricominciò a dormire…. Insomma, forse non sembrava, ma anche lui sapeva essere un pigrone se voleva. …………………………………………………………………………..

Forse questa volta era stato un po’ troppo pigrone pensò quando risvegliandosi si accorse che aveva dormito per altre quattro ore da quando si era riaddormentato, di solito sia se dormiva, sia se si svegliava spesso durante la notte, non riusciva mai a oltrepassare le otto, considerando sempre che alle otto ci arrivava solo quando non doveva lavorare.
Così si alzò dal letto e rispecchiò le stesse azioni che aveva fatto Jared prima di andarsene, dopo che ebbe finito di vestirsi considerò il fatto di mettersi a ripulire la stanza, di solito costringeva Jared a farlo per punizione dato anche che era lui a combinare i disastri ma, questa volta, si sentiva stranamente buono forse perché non aveva molte cose da fare in quel momento;
Piano piano sistemò tutto: tutti i vestiti al loro giusto posto, alcuni dei regali delle loro fans erano stati posizionati sopra una mensola insieme ad alcuni premi che avevano vinto, delle riviste che parlavano di loro erano state messe sopra la scrivania dove, già, facevano mostra delle loro foto….
Be se per questo tutta casa loro era piena di foto: i loro primi scatti, appuntamenti, uscite con gli amici, viaggi a solo, foto delle convention e con i colleghi di Supernatural è, anche, molte foto rubate che sono riusciti a trovare spulciando qua e là su internet, era incredibile il vedere quante foto gli avevano fatto senza che loro se ne accorgessero e tra queste, Jensen, ne aveva catalogata una come sua super-preferita: nella foto c’era Jared che aveva la testa appoggiata sulla spalla di Jensen mentre, quest’ultimo, lo stringeva a lui sorridendo; è pensare che quella foto era stata scattata esattamente una settimana prima che loro annunciassero, a tutto il mondo, di stare insieme.
Quando ebbe finito di sistemare scese al piano di sotto e andò in cucina a versarsi un bicchiere di spremuta d’arancia nel mentre prese il telefonino e controllò se c’erano chiamate o messaggi senza risposta, non fu così, di solito lui e Jared se erano lontani, anche se uno dei due era a lavoro e l’altro no, avevano preso il vizio di mandarsi qualche messaggio ma, sapeva anche che, se la giornata si rivelava impegnativa Jared non avrebbe risposto fino al momento in cui stava per tornare a casa quindi gli sembrava inutile mandarglielo ora, l’avrebbe fatto più tardi

“Va bene, dai troviamo qualcosa da fare” si disse da solo e alla fine si ritrovò a guardare in tv una vecchia partita di football dei Dallas Cowboys, la partita in questione era quella di quattro anni fa, quella era una delle partite che era riuscito ad andare a vedere con Jared, nel periodo che erano ancora solo amici, nonostante gli impegni lavorativi, si ricordava tutto di quella partita sia il risultato, sia il divertimento per quello che accadde dopo. Ma, nonostante tutto quello che stava facendo, sentiva che c’era qualcosa che non andava, sentiva un qualcosa che lo metteva allerta ma sbuffò divertito e esasperato, diamine lui interpretava Dean Winchester ma non lo era realmente, ma all’improvviso suonò il telefono di casa e sobbalzò dalla sorpresa prima di alzarsi e andare a rispondere, poteva essere chiunque al telefono eppure un sorriso speranzoso apparse sul suo viso: forse la giornata lavorativa non era così occupata come sembrava…….

“Pronto?” rispose è sentì solo silenzio, mentre la strana sensazione di prima ritornava a galla

“C’è nessuno?” richiese perplesso ma sempre il silenzio rispose e, iniziando a irritarsi un po’ pensò si trattasse di uno scherzo

“Jare? Sappi che questo scherzo è vecchio” disse con un lieve sorriso, possibile che doveva stuzzicarlo anche quando lavorava?

“Jensen sono Cliff” si sentì rispondere dopo un sospiro dalla voce possente, e preoccupata, del loro bodyguard

“Ehy Cliff, che succede?” gli chiede subito leggermente allarmato

“Io te lo dico però devi stare calmo” si sentì dire e ancora di più si allarmò quando iniziò a pensare a cosa potesse essere successo

“Cliff che succede?” ripeté preoccupato con voce leggermente tremante

“C’è stato un incidente sul set…. Jared è..” iniziò a dirgli ma ,solo al nome, Jensen sentì sia il terrore, che la voglia di essere già lì, impossessarsi di lui

“Arrivo subito… poi mi spiegherai tutto. Sto arrivando” gli disse senza farlo finire è, di corsa, prese le chiavi è uscì da casa… doveva arrivare subito da Jared!!
…………………………………………………………………..

“Jensen sta arrivando” annunciò Cliff alle altre tre persone insieme a lui mentre si sistemavano nella sala d’attesa del pronto soccorso

“Non per allarmarvi ma, appena arriva, sicuramene vorrà sapere cos’è successo… che avete intenzione di dirgli?” chiese curioso Mark Sheppard, conosceva i J2 solo da tre anni, ma la prime due cose che ha imparato, tra le tante su di loro, sono state:

1) Prenditela con uno dei due, e avrai subito l’altro addosso;
2) Se fai del male a uno di loro, anche se è solo un graffio, ti conviene scomparire all’istante;

Ma, nel caso di Jensen Ackles, c’era una regola molto più importante delle altre che era: fai del male a Jared, pure se involontariamente, è, non importa quanto ti possa dispiacere, ti pentirai all’istante di esserti trovato sulla loro strada.

“La verità” rispose semplicemente Bob Singer passandosi nervosamente la mano sulla testa, di solito non si faceva spaventare da niente ma pensare a quello che avrebbe potuto fare Ackles, appena gli avrebbero raccontato tutto, lo fece rabbrividire è, in quel momento, avrebbe davvero preferito affrontare un essere sovrannaturale invece che l’attore

“Certo, è chi lo terrà quando deciderà di fare a pezzi sia quei poveri disgraziati degli addetti ai macchinare sia il regista?” chiese Misha

“A proposito che fine ha fatto?” s’intromette Cliff

“Secondo me si è appena ricordato di un impegno importante che ha dall’altra parte del mondo ed è partito subito” gli rispose Mark

“Direi che ha proprio fatto bene” commentò allora Collins e tutti si zittirono quando sentirono dei passi veloci e videro Ackles comparire davanti ai loro occhi tutto trafelato, bianco in volto e completamente terrorizzato

“Allora come sta? Avete notizie? Che è successo?” chiese subito a raffica

“Jensen prima di tutto calmati e siediti” gli disse Cliff spingendolo verso una sedia ma il ragazzo cercò di opporsi

“No, no… come sta? Avete parlato con il medico? Allora…” ricominciò a raffica

“Non sappiamo ancora niente” lo bloccò subito Bob raggiungendolo e sedendosi sulla sedia vicina

“Ma cos’è successo?” richiese mentre lasciò che Cliff lo spingesse completamente sulla sedia e li guardo tutti

“Come ti ha detto Cliff c’è stato un’incidente sul set. Dovevamo girare una scena di lotta che sarebbe finita con Sam che sbatteva in modo violento al muro.. però poco prima aveva chiamato lo stunt di Jared dicendo che si sentiva male e che non riusciva a venire, così Jared per evitare di perdere tempo ci ha convinto a farla fare a lui stesso la scena.. ma il macchinario che doveva trascinarlo, velocemente, si è rotto e Jared è volato completamente e si è schiantato violentemente sul muro” gli spiegò Bob

“Il medico è stato chiamato subito ma Jared è rimasto completamene incosciente” aggiunse Mark mentre Misha, che voleva anche lui aggiungere altro, si bloccò quando vide l’attore spalancare gli occhi e iniziare a diventare rosso e stringere le mani convulsamente

“Vi ha convinto? Come diavolo ha fatto a convincervi? È come avete potuto permettergli di fare una cosa del genere? È lo staff dov’era? Perché non è stato controllato il macchinario? “ iniziò a semi-urlare alzandosi di scatto e guardandoli malamente tutti quanti ma, mentre Bob stava per dire qualcosa, la porta del pronto soccorso si aprì e tutti si girarono di scatto mentre videro un dottore uscire e guardarli

“Siete qui per Jared Padalecki?” chiese quest’ultimo continuando a guardarli

“Si, sono il compagno. Come sta?” gli chiese subito Jensen avvicinandosi velocemente

“Il signor Padalecki in questo momento sta riposando, ha una lieve commozione cerebrale e una lieve distorsione della spalla più 4 costole semi-fratturate, ma se siamo fortunati non dovremmo intervenire chirurgicamente, nonostante la brutta botta devo dire che è stato davvero fortunato…. Lo terremo ricoverato in ospedale per almeno due giorni per assicurarci delle sue reali condizioni e poi preferirei che stesse almeno una settimana a riposo” gli spiegò e poi spostò leggermente gli occhi anche sugli altri uomini nella stanza

“Posso vederlo?” gli chiese a quel punto Jensen, dopo essersi lasciato sfuggire un sospiro di sollievo

“Certo, l’accompagno” gli disse solamente facendogli cenno di seguirlo prima, però, il ragazzo, un po’ rincuorato da quella notizia, si girò verso gli altri guardandoli severo

“Continueremo a parlare la prossima volta” gli disse facendogli capire che il discorso non era per niente chiuso, e poi seguì il medico velocemente

“Bob ti devo avvertire che io stasera parto, vado per un po’ di tempo in Europa” comunicò Sheppard a gran voce

“Ottima idea, quasi quasi parto anch’io” disse pure Misha

“Si salvi chi può, mi conviene avvisare subito tutti i ragazzi” sospirò solamente Singer mentre Cliff, che li ascoltava divertito, gli diede completamente ragione.
………………………………………………………………….

Quando Jensen entrò nella stanza trovò subito strano il fatto che quel posto potesse essere silenzioso nonostante dentro ci fosse una delle persone più rumorose del mondo, subito si andò a sedere vicino al letto mentre continuava ad osservare il giovane che stava ancora dormendo

“Ma cosa devo fare con te?” sospirò esasperato prendendogli la mano mentre la rabbia che gli era presa poco fa scomparì subito, lasciando posto alla preoccupazione e all’amore

“Forse riempirmi di baci?” si sentì rispondere e alzò subito gli occhi per scontrarsi con quelli dell’altro ragazzo

“Hey” lo salutò accarezzandogli lievemente la guancia, aveva pensato a così tante cose nel tempo tra la chiamata e l’arrivo del dottore che non sapeva proprio che dire

“hey” rispose Jared mentre gli stringeva la mano e continuava a guardare Jens negli occhi, leggendoci sia l’amore che la preoccupazione

“Ho capito che volevi stare a letto, ma non era necessario che finissi in ospedale per questo” ci scherzò un po’ su e risero leggermente

“Scusa” gli rispose solamente mentre Jensen si avvicinò di più con il viso

“Non farlo più va bene? Mi hai fatto perdere degli anni di vita porca miseria. È la prossima volta che ti viene detto di non fare una cosa, Non farla, oggi ti è andata bene ma…. Non voglio più rivivere una cosa del genere ok? Fa male. È se solo ci riprovi giuro che …”

“Che cosa? Che mi sbatti violentemente a un muro?” lo interruppe divertito e il più anziano sbuffò

“Non è divertente” lo guardò male

“Va bene, hai ragione. Prometto che farò il bravo bambino contento?”

“Si, si, è da sette anni che dici così e guarda caso ogni volta ci devo pensare io a te” ci scherzò su, ma non gli dispiaceva affatto prendersi cura del gigante e poi, se lui non c’era chissà cosa poteva succedergli, basti pensare a oggi

“Ah Jensen?” si sentì chiamare e subito rialzò lo sguardo

“Dimmi”

“La prossima volta che voglio stare a letto, fammi stare a letto” scherzò facendogli l’occhiolino

“Eh no, la prossima volta vengo con te pure se ho la giornata libera” gli rispose invece per poi, finalmente, baciarlo

“Era ora che ti decidessi a baciarmi” gli disse il giovane quando si staccarono

“Ma stai zitto è, per tua informazione, i baci e le coccole saranno gli unici contatti fisici che avremmo finché non starai meglio” gli disse e l’altro lo guardò sorpreso

“Cosa? Dai lo sai che ti amo tantissimo” gli dice stringendogli la mano un’altra volta, mentre iniziava a sentire la stanchezza dovuta agli antidolorifici

“Io no” ridacchiò Jensen, rispecchiando la stessa frase che gli aveva detto Jared stamattina, è pure quest’ultimo ridacchiò leggermente

“Stronzo”

“Scemo” dissero nello stesso momento e si accorsero di aver detto le stesse due parole che si dicevano i fratelli Winchester a vicenda, così si misero a ridere

“Aaah non farmi ridere ti prego” disse Jared bloccando subito la risata quando non riusciva più a ridere senza farsi male e Jensen lo fece sistemare meglio sul letto per poi coprirlo bene

“Dai su, ora dormi un po’, sarò ancora qui quando ti sveglierai” gli sussurrò baciandolo di nuovo e accarezzandogli leggermente la testa mentre gli sorrideva

“Lo so, tu ci sei sempre” gli sussurrò di rimando sorridendogli anche lui, e si addormentò così, cullato dalle dolci carezze del compagno ma riuscendo comunque a sentire l’ultima cosa che gli sussurrò quest’ultimo, prima che piombasse completamente nel mondo dei sogni

“Ci sarò sempre per te, ci sono sempre stato e continuerò ad esserci per sempre”
  
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