Film > La Bella e la Bestia
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Autore: telesette    24/09/2014    1 recensioni
Furiosa per il rifiuto di Adam, la perfida principessa Madeleine del casato dei Bleaux ha dato vita ad una nuova maledizione che ha condannato il principe a riassumere le sembianze di una grossa orribile bestia...
Riuscirà Belle a trovare il modo di aiutare il suo amato?
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adam, Belle, Nuovo personaggio, Quasi tutti | Coppie: Adam/Belle
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'In memoria di un'amica'
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Correndo con l'agilità e la forza dei loro corpi animaleschi, Belle e Adam contavano di raggiungere il castello di Madeleine in fretta e senza problemi. Le creature selvagge e gli ostacoli del terreno non costituivano certo un problema per loro, contato che potevano tranquillamente atterrare i nemici con una singola zampata o aggirare fossi e burroni con un solo balzo.
Anche la stanchezza era relativa.
In tre giorni, avevano percorso più di quanto il più robusto degli uomini sarebbe stato capace di percorrere a piedi in una settimana.
Per Belle non era certo facile abituarsi alla velocità di riflessi del compagno, in quanto Adam aveva impiegato anni per imparare a gestire il corpo da Bestia a suo piacimento, tuttavia stava comunque imparando in fretta tutto ciò che le occorreva per sopravvivere ad un ambiente ostile.

- Belle - mormorò Bestia, ancora incredulo che la dolce bellissima fanciulla che conosceva avesse scelto di sua volontà di assumere quella forma animalesca pur di stargli accanto.

Ai suoi occhi, Belle rappresentava il fascino e la bellezza umana nella forma più assoluta.
Quella più pura.
Vederla correre ora al suo fianco, o scattargli davanti per dimostrare di non essergli da meno quanto a forza e resistenza fisica, per Adam era come scuotersi dal suo sogno d'amore perfetto per accettare una verità non perfetta... La verità che, indipendentemente dal corpo che si possiede, l'amore è effettivamente un sentimento capace di andare oltre qualsiasi concetto tradizionale di forma e di aspetto.
Non è la deformità fisica in sé a rendere più o meno brutti quelli che possono essere i difetti del proprio atteggiamento o del proprio carattere. Chi dice di amare, oltre che con le parole, è perché sceglie istintivamente di dividere la propria vita con qualcuno. 
Molti ambiscono alla ricerca della bellezza, quella fisica, quasi che essa si possa mettere in un barattolo ed esibire come un gioiello. Ma non bastano luci e contorni perfetti, per rendere "bello" un essere sgradevole e detestabile sotto tutti gli aspetti.
Così come delle deformità nel volto e degli abiti sporchi non bastano certo ad allontanare i piccioni da chi offre loro generosamente tante buone briciole di pane; o come si accetta dell'acqua rinfrescante dalle mani rugose di una vecchietta che ce la offre con garbo; oppure ancora il classico "uomo nero" delle favole, quello temuto da tutti per via dei vestiti scuri e dei folti baffi neri che ne induriscono l'espressione, capace però di diventare un idolo per i bambini quando un suo sorriso sincero spicca da sotto un rosso naso tondo da clown...
Avere difetti evidenti, per quanto possa pregiudicare l'aspetto, non esclude quel pizzico di "bello" che alberga in ognuno. Poco o tanto che sia, non importa, è sufficiente mostrarlo al mondo nella semplicità di ciò che è e di quello che rappresenta.
Già più di una volta, Adam aveva avuto la prova di quanto ciò fosse vero. E grazie a Belle, che aveva saputo guardare oltre i modi e l'aspetto, persino un rude bestione peloso come lui era riuscito a scoprire il lato dolce e sensibile di sé stesso.

- Attento - urlò Belle, balzando rapida alle spalle del compagno, spingendo via con una violenta zampata il lupo che stava per balzare addosso alla gola di Bestia con le fauci spalancate e bramose di sangue.

Bestia era talmente intento a pensare tra sé che non si era accorto del pericolo.
Belle si voltò a guardarlo, gli occhi dal taglio felino così pieni di orgogliosa soddisfazione, sorridendogli rassicurante. Costui ricambiò a sua volta il sorriso, ringraziandola del coraggioso intervento, al che lei rispose con allegra noncuranza.

- Anche a me piace salvarti, che cosa credi - esclamò. - Qualche volta, d'accordo... però mi piace!

***

- Brucia!

 

Mamma mia, peggio di un bambino capriccioso.
E dire che, così grande e grosso, si era messo a fare tutte quelle storie per dei tagli sotto la pelliccia. Va bene che i lupi erano tanti ma, a dispetto del numero, lui da solo era perfettamente in grado di tenerne a bada anche il doppio.
Un gesto molto coraggioso, quello di soccorrere Belle da tutti quei lupi affamati, degno di un vero principe.
Belle era orgogliosa e testarda, desiderosa di reagire davanti alle avversità, ma la sua forza era pur sempre quella di un semplice essere umano. E poi era una fanciulla, la figlia sognatrice e romantica di un inventore bizzarro e strampalato, e le sue idee in fatto di combattimenti venivano solo ed esclusivamente dai libri che non faceva che leggere sin da piccola.

- Mi dispiace che si sia fatto male - provò a scusarsi sinceramente, facendo del suo meglio per lavargli e disinfettargli la grossa zampa ferita.

Passato il momento più difficile, ossìa quello di riuscire ad "accettare" la presenza di quel grosso essere peloso e ringhiante, Belle pareva più che consapevole di quanto dovesse essergli grata.
Le aveva salvato la vita.
Si era dimostrato buono e generoso, combattendo da solo per proteggerla da tutti quei lupi, e Belle sapeva di dovergli almeno un minimo sincero di riconoscenza.
Erano partiti entrambi con il piede sbagliato: lui con la sua violenza ed autorità nel modo di fare, lei invece con la sua irresistibile ed incorreggibile curiosità... Senza contare il periodo di tempo che il padre di lei aveva trascorso suo malgrado al castello, prigioniero di quella cella fredda e umida, e di come il feroce ed insensibile castellano si sarebbe detto disposto a lasciarcelo soffrire fino alla morte.
Chi l'avrebbe detto che, per un suo atto di coraggio quale salvarle la vita appunto, Belle si sarebbe poi trovata a "ringraziare" una creatura del genere?
Non era amore, troppo presto per quello, bensì rispetto.
Belle poteva anche giudicare l'aspetto di costui, convincendosi che questo rispecchiasse perfettamente l'animo duro e malvagio di un vero mostro spietato, ma si trattava dello stesso che si era lanciato nella mischia per sottrarla dai denti e dall'appetito di un branco di lupi selvaggi. 
Se non fosse stata debole, avrebbe potuto aiutarlo combattendo anche lei.
Per molto tempo, Belle avrebbe ripensato agli accadimenti di quella notte, anche dopo che l'incantesimo si era spezzato, domandandosi se mai sarebbe stata in grado di proteggere Adam così come egli aveva sempre inteso proteggere lei.
In fin dei conti, "amore" era anche quello.
Proteggere la persona cara, con la vita se necessario, e combattere per difenderla da ogni possibile pericolo...

***

Più o meno verso l'imbrunire, al termine del terzo giorno di viaggio, i due avevano percorso circa una buona metà del tragitto.
Entrambi dovevano riposare, almeno per qualche ora, o non sarebbero stati in grado di mantenere lo stesso ritmo fino a destinazione.
Belle si rannicchiò le zampe sul proprio petto: il manto peloso, che pure ricopriva le sue nudità femminili, non era certo spesso quanto quello di Adam... Oltre a ciò, non si era ancora del tutto abituata a questa nuova forma; il vento fresco della notte e l'odore di terra umida erano da lei percepiti più dalla sua parte umana.
Conscio di questo, Bestia si tolse il mantello che portava sempre legato addosso e glielo avvolse garbatamente sulle spalle.

- Va meglio, adesso? - domandò.

Belle annuì.

- Grazie - sussurrò, stringendosi nella calda e soffice stoffa color porpora.
- Cerca di dormire, adesso - suggerì Bestia, scrutando attorno e fiutando l'aria come un segugio. - Non avverto minacce, per il momento; credo che possiamo stare tranquilli e...

Prima che potesse finire la frase, Belle si accostò alla sua guancia e gli schioccò un lieve bacio.

- Buonanotte!

Bestia rimase di sasso, arrossendo così tanto che persino la pelliccia cambiò colore.
Belle si adagiò dunque al riparo di una grossa quercia, col mantello che le disegnava armoniosamente le curve morbide e vellutate, e Adam la osservò addormentarsi... inghiottendo rumorosamente per l'imbarazzo.
Era così bella.
Anche così, era comunque bellissima, la sua era una bellezza veramente fuori dal comune.
Poteva forse essere diversamente?
Bella di nome, bella di fatto...
Neppure la magia o il sortilegio potevano distruggere o rovinare in alcun modo la sua tenerezza e il suo candore. Ciò che faceva di Belle la fanciulla dolce e meravigliosa che era non dipendeva dall'aspetto.
Anche Adam, per quanto ancora incredulo, sembrava ora in grado di rendersene conto.
Quanto poteva incidere il proprio aspetto animale, agli occhi di una come Belle?
E quanto poteva cambiare nel cuore di lui, pure nel vederla così diversa?
Niente...
L'amore che provava per lei era sempre lo stesso, forse addirittura più forte, e la stessa cosa era per Belle.

- Dormi, amore mio - mormorò Adam soave, sistemando meglio il mantello che stava scivolando dalle spalle della sua amata.

Belle bofonchiò qualcosa nel sonno, sfregandosi la punta del naso col dorso della zampa, ma subito riprese a dormire tranquilla mentre l'altro si accingeva a montare la solita guardia per la notte.

( continua )...

   
 
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