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Autore: soul_eater_forever    25/09/2014    1 recensioni
La storia narra la vita di uno studente trasferito da Roma in lombardia. La sua vita scolastica e un po movimentata ma grazie ai casini che riesce a risolvere si innamora di una ragazza che è nella sua stessa classe. Ma devono affrontare le prove della separazione della allontananza e della rabbia. Ma riescono a stare insieme per sempre
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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La scuola. Un periodo dai 6 anni fino ai 18 anni o anche di più. In questo periodo possono succedere cose magnifiche o cose terribili. Infatti a me e successo di tutto e di più ma alla fine è andato tutto bene. Mi chiamo Luca e ho 16 anni. Mi sono trasferito da Roma in lombardia per motivi di lavoro dei miei genitori. Mia madre e morta quando avevo 5 anni e mio padre lavora tutto il giorno quindi sono a casa sempre da solo. Mi sono svegliato alle 5 30. Mi stavo preparando per andare a scuola, per arrivarci mi ci vuole circa un'ora a piedi mentre con il treno 30 minuti. Arrivai in stazione e visi molte persone che avevano la mia stessa divisa che era una giacca nera con due righe rosse e uno stemma con scritto sopra S.A.I. Tra tutte le persone che vedevo c'era una ragazza che attirava molto la mia attenzione. Aveva dei capelli lunghi su tutta la schiena di color oro. Volevo andargli parlare e vedere i suoi occhi ma ero paralizzato dalla sua bellezza. Arrivo il treno. Mentre stavo per salire si scontro contro di me una ragazza che mi fece cadere per terra; perdendo cosi il treno, -che sfiga-. Si alzò e disse:"scusami tanto per averti fatto perdere il treno. Aspetta che vado a prenderti da bere per farmi perdonare". Mi alzai e le guardai in faccia. Era molto carina aveva dei capelli corti di color argento. Dei occhi azzurri e aveva una voce dolce. Ma era parecchio sbadata. . . . Quando ritorno mi disse:" scusami ancora. Vedo che hai la mia stessa uniforme. Stai tranquillo. Tra 2 minuti passa un altro treno. Comunque piacere, io mi chiamo lucrezia e sono in seconda BC" " piacere. Io mi chiamo Luca e non so in che classe devo essere. Mi devo presentare in segreteria per la classe e i documenti" " a ok. Io vado che è arrivato il treno. Ciao" dopo quelle parole corse sul treno. Il viaggio è stato un po noioso perché il treno era pieno e non c'erano posti dove sedersi. Quando giunsi a scuola ero in ritardo. Corsi in segreteria e mi aggiunsero alla seconda BC. Andai dove si trovava quella classe avevo paura di aprire la porta perché avrei incontrato di nuovo lucrezia. Non è che mi sta antipatica e che non mi piace perché mi sembra sbadata. Be. Ancora non la conoscevo quindi non potevo giudicarla. Con coraggio aprii la porta e la prof mi presento alla classe. Il mio posto era l'ultimo in fondo. Le prime tre ore passarono veloci. Alla fine suonò la campanella dell'intervallo. La maggior parte dei compagni venne da me a presentarsi e a farmi delle domande. Dicevano che avevo dei occhi bellissimi e altre cose che non mi importavano. Presi la mia merenda e andai all'ultimo piano dove c'era un terrazzo dove potevo stare tranquillo senza che qualcuno mi facesse delle domande su di me. Appena aprii la porta visi una ragazza seduta che stava piangendo in un angolo. Andai da lei e chiesi cosa avesse. Mi guardo in faccia e mi disse che io non c'entravo niente e non voleva che il nuovo arrivato avesse dei problemi da una microba. Dopo quelle parole sapevo che si sentiva molto triste. La presi e la abbracciai. Gli dissi che per me non era una microba ma una amica. Gli regalai uno dei miei panini. Lei per la felicità mi disse:" grazie mille. Sei la prima persona che mi parla e che mi vuole bene. Io mi chiamo giulia. E successo che Giovanni quello che è seduto a sinistra del tuo banco mi costringe a dargli la mia merenda e i miei soldi tutti i giorni in più tutti mi prendono in giro". La guardai in faccia e aveva dei occhi verdi smeraldo. Gli dissi che avrei risolto la situazione subito. Corsi nella mia aula e presi Giovanni per il collo gli dissi di lasciar stare giulia se no ti avrei menato finché non mi avresti chiesto pietà. Per la paura si sdraio parterra e incominciò a piangere per la paura dicendomi che non L'avrebbe più fatto. La giornata riprese di nuovo la tranquillita. Passarono tutte le ore veloci. Quando uscì da scuola per andare a casa c'era giu Giulia che mi aspettava. Mi disse:"oggi ti ho visto mentre usciti di casa. Io abito vicino a te. Se ti va ti potrei accompagnare a casa e in più grazie per oggi. Giovanni mi ha ridato i soldi". Risposi di si è andammo a casa insieme. Gli chiesi perché la prendevano in giro e mi disse che la prendevano in giro perché prendeva sempre bei voti e che aveva dei begli occhi. Era una ingiustizia contro di lei solamente perché era bella e intelligente. Alla fine raggiungemmo casa mia e casa sua e mi disse:" ti andrebbe di venire a mangiare da me? Ti presento anche mia sorella" Non Sapevo cosa rispondere e alla fine risposi di si. E mi disse:" vieni da me alle 20. A dopo. Ciao" e se ne andò a casa. Rientrai a casa mia. Cominciai a fare i compiti e mi riposai un po giocando alla xbox. Alla fine era ora di andare da lei, mi cambiai e andai a suonare il suo campanello. Mi fece accomodare in salotto e cominciammo a chiacchierare:" dove sono i tuoi genitori?" " I miei genitori sono a lavorare. Ritornano alle 1 e poi vanno alle 9" " e tua sorella?" " mia sorella e una delle rappresentanti di classe. Tra un po dovrebbe arrivare" " ok". Dopo il mio ok non sapevo cosa dirgli. Aveva un bellissimo vestito azzurro, con un fiocco sulla spalla di colore rosso. Era magnifica. Mi attirava molto la sua timidezza e i suoi occhi. Dopo 5 minuti si sentì aprire la porta. Andai all'entrata e appena visi aprirsi la porta dissi:" grazie per l'invito e piacere di conoscerti" ma appena la porta era completamente aperta visi lucrezia. Mi veniva voglia di darmi fuoco non so il perché ma ne avevo la voglia. Ci sedemmo a tavola e cominciammo parlare. Lucrezia disse:" comunque scusa per oggi è grazie per aver aiutato mia sorella. Comunque disicuro ti sembro una persona sbadata da come mi hai guardato oggi ma non lo sono" mi aveva letto nel pensiero. Mi sembrava una persona sveglia in questo momento. Infatti c'è una somiglianza tra giulia e lucrezia. Apparte che hanno degl'occhi magnifici hanno quasi la stessa faccia. Mentre stavamo cenando lucrezia mi disse che non molto presto ci sarebbe stata una uscita di classe per 5 giorni. E che domani daranno l'avviso e venerdì si sarebbe tenuto la gita. Dopo che finimmo di mangiare li ringraziai per l'invito e me ne andai a casa a dormire . Il giorno dopo mi senti qualcosa che mi stava schiacciando il petto. Aprii gli occhi e sopra di me c'era seduta giulia che mi stava svegliando. Mi disse che oggi le lezioni iniziavano prima. Sbattei fuori da camera mia giulia e mi cambiai più velocemente che potei. Mi domandavo come abbia fatto ad entrare. Ma in fondo non mi era dispiaciuto essermi svegliato con davanti a me un bel viso come il suo. Dopo che finì di cambiarmi andai in cucina a prendermi la merenda e c'era lucrezia che me la stava preparando. Come mai mi stava preparando la merenda??? Be. Lasciai stare per oggi. Corsi insieme loro verso la stazione e riuscimmo a prendere il treno di culo. In quel momento vidi fuori quella ragazza con i capelli d'oro che stava guardando il celo. Era bellissima ma allo stesso tempo strana. Giulia si sedette vicino a me e disse:" quella ragazza li e Giorgia. Viene considerata la vipera da tutte le ragazze. Non chiedermi il motivo perché non lo so. Comunque ti dico di stare attento se la vuoi conoscere." Mi sembrava strano ma forse avevano ragione. Quando arrivai a scuola era l'ora di italiano. Mi annoiai molto in queste tre ore. All'intervallo decisi di andare in biblioteca. Mentre stavo andando mi arrivo un mex da mio padre che mi disse che potevo andare nella gita di classe. Mentre stavo leggendo il mex mi scontrai contro qualcuno. Guardai ed era la ragazza con i capelli di color d'oro. Gli chiesi scusa e gli raccolsi il libro. Mentre lo raccoglievo visi che gli era caduto un biglietto e c'era scritto che dopo scuola si sarebbe vista con qualcuno per fare esperienza. Che significava? Era meglio che mi comportassi normalmente come se non avessi letto il fogliettino; gli dassi il libro e andai via. Mentre mi stavo incamminando mi fermo e disse:" ho visto che hai letto il fogliettino. Disicuro starai pensando che significa. Se lo vuoi sapere stasera verrò da te. A dopo". Non so perché ma mi Sentii un brivido su tutta la schiena. Come fa a sapere dove abito? Mi faceva molta paura ma era meglio lasciar stare. Rientrai in classe e ritornai al mio posto. Il mio compagno di classe che era seduto davanti a me disse che dovevo scegliere una ragazza. Chiesi che significa e mi disse :" ogni quadrimestre votiamo la ragazza più carina della classe. Quella con più voti sarà la rappresentante delle ragazze della nostra classe. E una cosa che si fa in segreto se loro ne venissero a conoscenza saremmo nei guai. Quindi chi voti?" Mi sembrava una stupidagine ma non sapevo chi votare. Guardai in giro e visi vicino la finestra seduta giulia che guardava fuori un ciliegio in fiore. Decisi che avrei dato a lei il mio voto. Era bellissima. Non sapevo che mi stava succedendo. Lei si giro e ci guardammo negl'occhi. E bellissima. . . Subito dopo il mio compagno mi disse:" allora chi voti? " mi girai e dissi la giulia. Mi guardo è rimase stupefatto. Mi disse:" come fa a piacerti lei? Beeee...... lasciamo stare. Comunque lo segno. Vado a chiedere agl'altri chi votano. A dimenticavo. Il voto è segreto" dopo di che se ne andò. Mi voltai e visi giulia vicino alla porta che mi faceva il segno di venire su. Mi alzai e andai in terrazza e c'era giulia che mi aspettava. Mi disse:" dimmi un po. . . Cosa. . . Pensi di me? . . . ." Non sapevo cosa dirgli e risposi che la trovavi carina. Mi chiese:" giovedì devo andare a fare compere per la gita per me è mia sorella. Ti andrebbe di venire con me?" Appena gli dissi di si il suo viso si illumino. Mi disse che era giunta l'ora di andare in classe e non vedeva l'ora che fosse giovedì. Rientrammo in classe. Avevamo un'ora buca e quindi i rappresentante maschile della classe Giovanni disse che era giunta l'ora di vedere miss sapiente com'è realmente. Non sapevo cosa significava. Giovanni attacco alla lavagna delle foto di Giulia mentre dormiva, mentre nuotava ecc... Giulia si alzò e corse via piangendo. Appena se ne andò mi era arrabbiato molto. Mi alzai e mi diressi da Giovanni. Mi disse:" vuoi qualche foto di Giulia? Costano 4€." Dopo quelle parole lo riempii di pugni. Lo buttai per terra e lo continuai a picchiare. Ero troppo arrabbiato. Non riuscivo a fermarmi. Il prof. Mi fermo e mi disse di andare dal preside. Avevo le mani sporche di sangue. Non sapevo perché mi ero arrabbiato così tanto. Mentre andavo dal preside visi giulia che era seduta sulle scale. Mi avvicinai e lei mi chiese:" che ti è successo? Hai le mani sporche di sangue" gli dissi:" ho picchiato Giovanni per aver fatto vedere delle tue foto senza che tu ne sapessi. Adesso devo andare dal preside a raccontare tutto" mi alzai e scesi le scalle. Mentre scendevo giulia mi prese per un braccio e mi disse di girarmi. Mi girai e mi bacio. Mi sentivo in paradiso. Era stato come morire. Era fantastico. Avevo il cuore che batteva a mille. Si allontanò da me dicendomi grazie. Era stato bellissimo. Non sapevo come comportarmi. Andai dal preside e gli racconta quel che successe. Mi disse che non sarei più venuto a scuola per 3 giorni. Quando uscì dalla stanza del preside c'erano 5 ragazzi del quinto anno. Uno di loro mi disse:" tu hai menato Giovanni che è mio fratello. Ti aspetto fuori da scuola" dopo quelle parole se ne andò. Rientrai in classe e visi che Giovanni era andato in infermeria. Giulia era lì che mi guardava come se cercasse di capire quel che mi avesse detto il preside. Andai al mio posto. Mi sentivo esplodere dentro di me dopo quel bacio. Ma sapevo che sarei morto dopo il suono della campanella. Era il secondo giorno di scuola e in questi due giorni e successo di tutto e di più. Suono l'ultima campanella. Mi diressi fuori e c'era il fratello di Giovanni che mi aspettava insieme ai suoi amici, sapevo che avrei potuto scappare ma non lo feci perché non avevo paura di quel che mi avrebbero fatto . Si avvicinarono a me e mi riempiono di calci e pugni. Io decisi di non difendermi perché sapevo che mi sarei fatto male e lo stesso. Tutti i studenti della scuola erano lì per guardare la rissa. Giulia non c'era. Di sicuro era da sua sorella. Menomale . Ricevetti parecchi pugni e fini per cadere par terra è sveni. Mi faceva male da per tutto. Quando riaprii gli occhi mi ritrovai in un ospedale. Si avvicinò una dottoressa e mi disse che ho un braccio rotto e due costole frantumate. Ho dormito per 7 ore. Sposto la tenda che separava i letti dei pazienti e c'era giulia dall'altra parte che dormiva su una poltrona. Mi disse che lei mi aveva portato in ospedale ed è stata tutto il tempo vicino a me. Passarono un paglio di minuti. Giulia si sveglio e mi chiese come stavo gli risposi bene. E gli chiesi perché mi aveva portato in ospedale e perché mi aveva baciato. Mi rispose:" ti ho baciato perché ti amo. Mi piaci da morire e ti sei fatto picchiare dai più grandi per colpa mia. Non so se lo sapevi che giovanni aveva dei fratelli più grandi o no ma comunque io ti amo." Dopo quelle parole non sapevo cosa dire, ma forse una cosa si. Gli chiesi se voleva essere la mia ragazza. Dopo questa domanda si avvicinò da me baciandomi. Mi disse:" la risposta la sai già. Si" dopo quelle parole mi sentivo in paradiso. Ma purtroppo lei doveva andare a casa da sua sorella. Mi disse che sarebbe venuta ancora domani dopo scuola. Passai la sera in ospedale. Finché non senti la porta della mia stanza aprirsi. Guardai e non visi niente, ritornai a dormire
   
 
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