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Autore: Lady_Whytwornian    25/09/2014    0 recensioni
Per la storia mi sono basata sui personaggi del film Il Patriota: ho preso spunto da alcune scene che ho ambientato in un altro contesto. Ho poi aggiunto altri interpreti di mia totale invenzione. La trama è fondamentalmente quella del film modificata a mio piacimento per dare un finale diverso.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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- E’ sveglio, MyLady – disse il medico uscendo – è molto debole, ma credo che ce la farà.
- Grazie dottore.
- Dovere…
Entrò nella stanza.
Willliam si era appena risvegliato. La vista era ancora tutta annebbiata e non riusciva ancora a mettere completamente a fuoco le immagini.
Respirava ancora a fatica. La febbre era scesa solo da pochi giorni e il completo digiuno cui era stato costretto lo aveva molto indebolito.
- Dove sono?
- Nella residenza del sostituto procuratore – rispose Elbereth guardando il parco da una delle enormi finestre della camera.
- Elbereth. Eravate voi allora sulla riva del fiume…Cos’è successo?
- Lord Cornwallis è stato sconfitto anche a Castle Town. Stiamo trattando la resa con il generale Washington.
- Sconfitto? …Anche? Quando?
- La settimana scorsa…
- La settimana… Da quanto tempo sono qui?
Lei si voltò rimanendo appoggiata al davanzale: - Tra un delirio e l’altro?…quindici giorni…
Cercò di tirarsi su sui gomiti, ma una fitta tremenda lo costrinse a stendersi nuovamente.
- Ricordo il campo di battaglia. Ho visto Benjamin Martin che incitava i volontari e ho ordinato la carica. Poi credo di essere caduto da cavallo o forse l’hanno abbattuto. Non lo so. Mi sono rialzato e ho ripreso la spada e credo una baionetta che era a terra. Ricordo anche che mi sono battuto con lui. Mi stava per finire…Poi qualcuno lo ha ferito gravemente… un colpo di fucile o di cannone, non so…- disse guardando Lady Whytwornian. Poi continuò: - Il resto è tutto offuscato; sono solo vaghe immagini. Credo di essere finito nel fiume che scorreva lì vicino. Mi sono ritrovato a riva e ho visto una colonna di soldati o almeno così mi pare.
Elbereth si avvicinò al letto e si sedette vicino a William. Sentiva di essere stato lavato e sbarbato.
- Vi siete occupata voi di me in tutto questo tempo?
- Sì…
- Dovrei provare un certo imbarazzo, ma invece…
- Lasciate stare, adesso…
Bussarono alla porta - Avanti – disse Elbereth.
Il volto un po’ titubante di un servitore apparve sull’uscio: - MyLady, mi avevate detto di avvertirvi quando Lord Cornwallis sarebbe arrivato…
- Sì grazie. Arrivo – poi dando un bacio in fronte a William – adesso cercate di riposare.
William le prese la mano: - Quello che vi ho detto al fiume…ero sincero.
- Lo so.
Uscì lasciando la porta leggermente aperta in modo che le loro voci potessero essere sentite anche nella camera di Tavington.
- MyLady
- Lord Cornwallis…Ho saputo che domani rientrate in Inghilterra.
- Sì MyLady. E purtroppo sconfitto…
- MyLord, è certo più difficile perdere una guerra che vincerla. A vincere una guerra sono tutti buoni, non tutti sono capaci di perderla.
- MyLady, vi prego, risparmiatemi la filosofia.
- Avete combattuto mostrando lealtà alla Corona. Non vi siete mai tirato indietro. E’ questo ciò che conta. Poi che la guerra sia stata vinta o persa, poco importa, sapete? Domani saranno stilati nuovi trattati commerciali. E’ il denaro che muove il mondo. Null’altro.
- Il colonnello Tavington? – chiese indicando con lo sguardo la porta della camera.
- E’ vivo…Ma non credo che potrà rientrare in Inghilterra. Non con onore…E’ corretto?
- Ha palesemente e volutamente ignorato i miei ordini. La sua voglia di rivalsa potrebbe essere additata come uno dei motivi della mia sconfitta. In Inghilterra lo attende di certo il patibolo.
- MyLord, so che avete autorizzato voi Tavington a certi comportamenti poco onorevoli negli ultimi tempi. No… non chiedetemi come faccio a saperlo. E’ il mio lavoro recuperare le informazioni, l’avete dimenticato? Ora voi potreste omettere i dettagli dell’attacco dei dragoni nel vostro rapporto e io potrei omettere certi altri dettagli nel mio. Credo che in caso contrario il patibolo potrebbe averne due di cappi…
Lord Cornwallis le scoccò un’occhiata furibonda e si voltò di scatto dandole le spalle. Rimase a riflettere per alcuni secondi poi girando appena la testa: - Avete vinto voi…
- Bene. Sapevo che avremmo trovato un accordo.
- MyLady…questa conversazione non è mai avvenuta.
- Quale conversazione? Buona giornata Lord Cornwallis.
Elbereth rientrò nella stanza.
- Avete lasciato la porta aperta apposta immagino, affinché sentissi le vostre parole. Avrebbe accusato me della sua sconfitta…
- Così pare…
- Bastardo. Dopo tutto quello che ho fatto per lui…
- Colonnello, suvvia, quello che avete fatto lo avete fatto anche per voi… L’Ohio… non vi è sembrato di essere un pochino pretenzioso?
- … non potete capire… - disse abbandonandosi sul cuscino.
- Provate a spiegarmelo allora…
- Non servirebbe.
- Vi consiglio di provarci. Sono la vostra unica speranza. Devo capire per quale motivo un ufficiale di Sua Maestà si sia macchiato di tanta infamia.
William rimase in silenzio con lo sguardo nel vuoto. Poi si voltò verso Elbereth: - MyLady. Voi avete un titolo, possedimenti, godete di una grande stima. Tutte cose che io ho perso, molto tempo fa.
- Vi ricordate cosa mi avete risposto quella sera in quella grotta quando vi chiesi dove era posta la vostra lealtà? Cosa vi è successo?
- Io…ero un uomo diverso allora…
Sospirò. I tempi in Inghilterra gli sembravano così lontani, addirittura si chiedeva se invece i ricordi che aveva non fossero altro che sogni.
- Non eravate tornata in Inghilterra con i vostri uomini?
- Dovevo. All’ultimo il sostituto procuratore mi ha fermato. Avrei dovuto prendere il comando delle sue guardie del corpo. Doveva trattare la pace con i coloni e non tutti approvavano questa decisione. La sua vita era in pericolo.
William rimase senza parole:- Trattare la pace? I tempi non mi tornano. Non eravamo ancora stati sconfitti. Anzi la situazione era favorevole…
- Vero. Ma, adesso posso anche dirvelo, stavamo già discutendo sulla possibilità di chiudere le ostilità da qualche tempo. Continuare questa guerra non avrebbe giovato né all’impero né alle colonie.
William scosse la testa incredulo e si voltò dall’altra parte.
- Assurdo…
- Voi siete solo un soldato, colonnello. Io sono anche un diplomatico e abbiamo visioni molto diverse dei conflitti.
 
  
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