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Autore: YouAreMyTreasure    25/09/2014    0 recensioni
Kat è una ragazza non proprio come le altre. All'età di 18 anni si è già trasferita in 12 paesi diversi e dopo l'ultimo suo disastro, far scoppiare la scuola che frequentava, è ricercata in America. Lei e la sua migliore amica Gwen, l'unica a conoscenza del suo segreto, decidono di lasciare gli Stati Uniti ed andare in Europa per intraprendere una normale vita da matricole. Tra litigi, amori corrisposti e non Kat dovrà affrontare la sua vita da umana e la sua seconda vita e dovrà portare a termine la su missione.
Genere: Avventura, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno
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~~CAPTER ONE

Non sono solita a restare in un posto per molto tempo, cambio la mia residenza come Victoria Beckam cambia le sue scarpe. In 18 anni di vita ho abitato in 12 posti diversi, Chicago, New York, Covington.. tutti paesi del Nord America ma ora non sono più sicura da queste parti quindi decido di andare in Europa, sogno di tutte le matricole americane. Io e Gwen siamo in macchina dritte all'aeroporto di New Orleans. Una volta arrivate siamo in anticipo di 2 ore quindi decidiamo di farci un giro per i pochi negozi che ci sono; vengo subito attratta da una libreria e trascino Gwen con me. L'interno della libreria è molto spazioso, le pareti sono dipinte di azzurro e ci sono sei file di libri e una parete con dei giornali. Mi avvicino a quest'ultima perche un titolo ha catturato il mio sguardo

“Ragazza fa esplodere una scuola e dopo scappa come per magia dal luogo”

“Kat le pareti hanno lo stesso colore dei tuoi capelli” ridacchia Gwen dall'ingresso della libreria.
“Gwen vieni subito qui!” urlo a bassa voce mentre prendo il giornale in mano.
“Che diamine succede Kat?” mi chiede confusa “lo sai che non possiamo comprarci nulla di futile”
Le mostro il giornale e lei strabuzza gli occhi quando legge il titolo, si guarda attorno e cautamente ripone il giornale dove lo avevo preso.
“Dobbiamo andarceni di qui prima che qualcuno mi riconosca!” le dico in preda al panico
“Kat non preoccuparti, con questi capelli sarà difficile riconoscerti, devi stare solo calma altrimenti potresti fare chissà cosa e io non voglio essere una tua vittima” mi dice con un sorriso scherzoso sulle labbra; riesce a scherzare su tutto ed è per questo che le voglio bene. La abbraccio e lei rimane sorpresa ma dopo un po' cede e ricambia l'abbraccio. É la mia migliore amica e non posso farne a meno. Usciamo dalla libreria e sono molto più rilassata, finiamo il giro per i negozi e ci dirigiamo al check in. Ci spogliamo di ogni oggetto metallico e dopo i dovuti controlli ci lasciano proseguire. Siamo le prime della fila per l'imbarco del nostro aereo.
“Allora.. una volta arrivati a Londra che cosa faremo?” domando. Gwen si toglie lo zaino dalle spalle e inizia a frugare dentro fino ad estrarre un foglio piegato in 25.
“Ehm non c'era spazio” si giustifica aprendo il foglio con qualche difficoltà.
“Allora prima tappa il West London College, dove ci daranno la nostra camera e poi abbiamo tutto il tempo che vogliamo quindi possiamo farci un giro  per il college e poi per Londra a caccia di ragazzi carini” mi dice sorridendo maliziosamente.
“Lo sai che non sono a caccia di ragazzi” le rispondo guardandola truce.
“Dai Kat di cosa ti preoccupi! Non sono tutti come quello stronzo di Lukas” mi dice scrollandomi per le spalle. Io mi scosto in modo brusco e la squadro.
“Non parlare di lui cosi! Io lo amo” risposi flebilmente abbassando lo sguardo sulle mie vans come se fossero la cosa più interessante del mondo.
“Non puoi amare una persona del genere, dopo tutto quello che ti ha fatto,ti ha condannata!”.
Prima che pensiate male non sono una delinquente che sta scappando, anche se mi stanno cercando per aver fatto esplodere la mia vecchia scuola, non posso rivelare a nessuno cosa sono, solo Gwen lo sa.
 “Ha dovuto farlo, come potevamo continuare a stare insieme se rischiavo la mia vita ogni volta che stavo con lui” risposi io, ed era vero.
Lukas era ed è uno spacciatore e molte volte mi costringeva ad andare con lui a spacciare e io lo seguivo come un cagnolino perché lo amavo.
“E  la scusa migliore che poteva inventarsi era che si era fatto mezza scuola mentre stavate insieme?!”.
Altro motivo per cui stiamo andando via da qui, tutti mi considerano una sfigata ed io non posso agitarmi troppo, ma l'atteggiamento di Gwen mi stava facendo impazzire e se ne accorse.
“Kat, mi dispiace ma è la verità, quindi ora fai un bel respiro e rilassati, non rischierai più la vita per un ragazzo okay?”
“Okay” risposi con convinzione zero.
Finalmente l'imbarco si aprì, mostrammo i nostri biglietti e ci fecero passare, salimmo sull'aereo ed aspettammo fino alla partenza. Ogni persona che saliva mi guardava con un sorrisino ed alcuni facevano pessime battute sui miei capelli azzurri, niente che non avessi già sentito.
“Ehi mamma, guarda la fata turchina” disse con entusiasmo una bambina indicandomi.
“Si tesoro ora però vai a sederti” rispose la mamma spingendola via da me e guardandomi come si guarda un avanzo di galera. Oramai ero abituata al fatto che mi guardassero tutti come un'attrazione e non come una persona e ciò mi rattristava. Finalmente l'aereo partì e nel giro di pochi minuti mi addormentai.
“Kat svegliati”.
Mi svegliai di colpo a causa delle turbolenze e mi voltai verso Gwen con aria allarmata ma lei invece rideva come si ride quando si va sulle montagne russe e sai che stai per avere un infarto.
“Stai calma, è solo una turbolenza, siamo quasi arrivati” mi rassicurò.
E in effetti nel giro di dieci minuti atterrammo. Uscimmo tutti quanti con i bagagli alle mani e ci dirigemmo verso l'uscita del bus. Erano le 15. Vidi Gwen prendere di nuovo il fogliettino ed aprirlo per vedere dove era situata la stazione del bus.
“Allora, dobbiamo andare per di qua!” e indicò la destra cosi camminammo fino a trovare la fermata. In cinque minuti arrivò il bus, mostrammo la nostra Oyster e ci fece salire, ovviamente andammo a sederci al secondo piano per vedere questa nuova città da un punto di vista migliore.
Quando il bus partì Gwen sembrava una bambina in un negozio di caramelle e continuava ad indicare cose che io guardavo sorridendo, era bello essere lì con lei. Dopo cinque fermate Gwen mi fece segno che dovevamo scendere.
“Il college è proprio dietro questo angolo”.
Girammo l'angolo e ci trovammo davanti un edificio enorme color mattone con un sacco di vetrate.
Entrammo dentro e venimmo subito accolte da una studentessa che ci accompagnò alla nostra stanza per depositare i bagagli. Era grande per una stanza per due persone, con le pareti verde muschio e due letti singoli che erano stati collocati uno accanto all'altro. Ai lati dei letti c'erano due comodini di legno che si abbinavano con la scrivania collocata ad angolo. Alla testiera del lette vi era una grande finestra dove si vedeva tutto il giardino del campus, eravamo al terzo piano.
“Guarda il bagno è più grande di quello di casa mia!” urlò Gwen facendomi segno di andare.
Il bagno era tappezzato di mattonelle effetto mosaico che rappresentavano l'oceano, al posto della doccia c'era una vasca da bagno abbastanza grande da contenere due persone, alla destra c'era un lavandino di marmo ed un grande specchio.
“Penso che non vorrò mai andarmene da qui” dissi io con ammirazione.
Svuotammo le valigie e posammo tutti i nostri vestiti nell'armadio davanti al letto e dopo una bella doccia decidemmo di fare un giro per il college. Andammo nei laboratori che più ci interessavano e ci stupimmo sempre di più per il lusso di questa scuola nonostante la retta fosse abbordabile.
“Si sono fatte le 19 ed è orario di cena, vuoi uscire o andare in mensa?” domandò Gwen.
“Usciamo, non sono ancora pronta per i pasti da mensa” risposi io generando una sua risata.
Appena fuori scuola trovammo Nando's e vista la sua fama decidemmo di provarlo.
Entrammo dentro e non trovammo dei tavoli normali bensì tavoli-carovane, un'idea molto carina. Una cameriera venne e ci portò al nostro tavolo poi ci portò i menù e i nostri bicchieri vuoti. Guardammo il menù e poi andai ad ordinare.
“Vorremmo due porzioni di pollo non piccanti con patatine fritte e due pannocchie di mais” dissi.
Un ragazzo si voltò verso di me e mi sorrise in modo gentile ed iniziò a preparare subito cosa avevo ordinato. Tornai al tavolo e nel giro di un quarto d'ora i nostri piatti arrivarono accompagnati dalle millemila salse.
“Io provo questa super piccante” disse Gwen spargendosi la salsa sulle alette.
Io preferii quella al limone e devo dire che era davvero una goduria. L'atmosfera era calma e tranquilla fino a quando un gruppo di ragazzi non entrò ridendo.
“E lei cosa ha fatto?” chiese un ragazzo moro bassino.
“Se né andata via piagnucolando” rispose il ragazzo al centro ridendo.
Lo studiai un po' e lui si rese conto che lo stavo guardando e mi guardò a sua volta.
“Ehi Winx! Qualche problema?” urlo ammiccando verso di me.
Senti delle risate e guardai Gwen sbigottita, lei stava ridendo.
“Nessun problema” risposi guardandolo negli occhi.
Il ragazzo mi sorrise e devo dire che aveva quel sorriso che i dentisti amano. Rimasi indifferente a quel sorriso anche se il mio stomaco stava facendo qualche saltino. Il ragazzo di voltò e andò a sedersi, ogni tanto lo guardavo di sottecchi ma lui era troppo impegnato a vantarsi delle tipe che si faceva per notarmi. Era da questo tipo di ragazzi che volevo stare lontana.




SPAZIO AUTRICE
ciao ragazze, eccoci qui con una nuova storia, finalmente sono riuscita a trovare tempo per scrivere. allora parliamo della storia adesso penserete tutti che Kat si innamorerà i qesto ragazzo e invece nente non posso svelarvi niente continuate a leggere per scoprire succulenti avvenimenti.
se la storia vi è piaciuta recensite :)
STAY TUNED

  
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