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Autore: hachi22    05/10/2008    4 recensioni
un'amicizia che sboccia fra due bambini che si protrarrà in un epoca sconvolta da leggende e demoni, un misto tra fantasia e realtà e due paia d'occhi, uno dallo sguardo ambrato, l'altro color ametista, che non si scordano facilmente...
Genere: Romantico, Avventura, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome
Note: Alternate Universe (AU), OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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LIBERA NELLA NOTTE

LIBERA NELLA NOTTE

CIAAAAAAAOOO!!! sono di nuovo io, e sì... non ce l'ho proprio fatta a tenere nascosta la mia nuova fanfic... possibile che io debba sempre essere così? in più ho anche da finire l'AU su Inuyasha che ho attualmente in corso... però ho già pensato a come dovrà essere la trama degli ultimi capitoli e sono sicura che riuscirò a ritagliare uno spazio per scriverli. Ma parliamo un po' di questa nuova storia... è ambientata nel medioevo, il che mi da molto lavoro da fare per le descrizioni ( devo stare attenta a non mettere niente che risalga a epoche successive XD ) e poi mi devo dare un gran da fare per i dialoghi... non posso mica fargli dire " ehi!!! cm butta? tutto ok? " altrimenti la storia perderebbe veridicità -_-". Avviso: questa fanfic mi è venuta in mente nell'ora di letteratura italiana ( e questo già vi fa capire quanto sono pazza) il mio problema è che quando mi vengono queste idee io non ho reazioni normali: ancora un po' mi mettevo a saltare sulla sedia, della serie che la mia compagna di banco ha cominciato a temermi @__@.Spero che i miei lettori più fidati si affezzionino anche a qsta fanfic, che all'inizio, come tutte quelle che scrivo a capitoli cooooorti, ma poi diventeranno luuuuunghi. E dopo questa premessa interminabile, che salterete di sicuro....Leggete!!!!!!

Notte.

La notte si dice porti buoni consigli.

A chi sa ascoltare.

Notte.

La notte è sinonimo di riposo per i contadini stanchi dopo una lunga giornata di lavoro.

Notte.

A quel tempo era soltanto

La grande signora che portaVA la paura

Nascondendo diavoli e spiriti malvagi tra le sue  grinfie

Per altri era solamente indice d’avventura, di libertà

 

Migliaia di stelle si spalancano sopra di me, chissà quali potenti misteri nascondono: si potrà mai arrivare fin lassù?

Esisterà mai qualcuno capace di saltare così in alto da toccare il cielo? Oppure da poter capire perché il sole, dopo aver girato intorno  sparisce sotto terra? Chissà dove va?

Un gufo svolazza attendendo silenzioso la sua preda, un animale notturno, un po’ come lei.

Si aggira nel bosco, i suoi passi scanditi dal sussurrare di piccole foglie cadute.

Sfiora le cortecce degli alberi con le mani vellutate di bambina.

Chiunque l’avrebbe vista aggirarsi nel bosco in quel modo l’avrebbe scambiata per un abitante del bosco. 

Invece era una ragazzina di circa cinque anni, che approfittava dei pochi momenti di libertà che la notte le offriva, 

dopo una giornata trascorsa a fare da schiava al suo padrone: un signorotto sui vent’anni di nome Naraku.

Quanto le piaceva sentirsi leggera mentre la natura riposava, la paura non era un sentimento che lei attribuiva alla notte, 

nonostante molte leggende di streghe malvagie girassero per il paese.

Leggende di strane creature che si aggiravano per le campagne a calare del buio, esseri immondi posseduti dai diavoli.

Ad un tratto sussultò.

Sentì una voce provenire da sopra di lei.

Erano singhiozzi rotti dal pianto.

Venivano da una casetta abbozzata costruita in legno tra i tronchi intrecciati di una possente quercia e una fragile e delicata 

betulla.

Una scala di corde rappresentava la via d’accesso, ma era stata ritirata probabilmente dalla persona che ora era lassù.

Forse avrebbe dovuto lasciar stare, ma la curiosità era davvero troppa: con dei movimenti agili salì ramo per ramo sulla quercia 

fino in cima, nascosta fra le foglie, osservava all’interno della casupola.

Un bambino stringeva le ginocchia fra le mani, affondandoci la testa: aveva lunghi capelli neri.

Ad un tratto si mosse sollevando lo sguardo: incredibile l’aveva sentita arrivare.

< chi sei? >

La bambina allora uscì allo scoperto, dopotutto non gli sembrava una persona di cui aver timore.

Due occhi color nocciola apparvero nella notte, illuminati dal bagliore della luna piena, che rifletteva i suoi capelli d’ebano di 

un viola acceso, era vestita di stracci ma li portava come se fossero vestiti eleganti.

< non avere paura, non ti voglio fare male, perché stai piangendo? >

< mio mamma dice che non devo parlare con gli sconosciuti >

< già, anche il mio papà me lo diceva… è un bel problema >

Poi estrasse qualcosa dalla tasca del grembiule: un fazzoletto di lino bianco con delle lettere ricamate finemente il rosa, KH, da 

come lo teneva stretto doveva essere molto prezioso per lei: lo fissò per un secondo e poi lo porse al bambino che aveva davanti.

< io mi chiamo Kagome, adesso mi conosci, mi dici perché piangi? >

Lui era diffidente e non sembrò voler accettare il fazzoletto, ma poi lo prese fra le mani.

< mio papà mi rinchiude qua ogni volta che c’è luna piena >

< e per quale motivo? >

< perché io sono un mezzo demone e divento umano e mio papà dice che sarei per lui fonte di grande disonore se mai qualcuno si 

accorgesse del mio stato >

 Gli occhi di lei si fecero grandi gli si sedette accanto

< mi dispiace, ma adesso non devi più essere triste: verrò io a farti compagnia in questo posto quando la luna sarà tonda e alta nel

cielo>

< tu non hai una casa? >

< si, ma la mia vera casa è il bosco, i miei veri fratelli sono gli animali che ci vivono; è l’unico posto che mi fa sentire al sicuro >

< ma tua mamma non ti ha raccontato che non si può girare nei boschi di notte? La mia dice che il diavolo è in agguato, che vive 

all’interno degli alberi più vecchi >

Il volto della bambina si velò di tristezza.

< bhe, non lo so la mia mamma è lontana, io non me la ricordo bene sai io lavoro da un signore e oggi ho lavorato tanto e sono 

molto stanca: tu quanti anni hai? >

< cinque e tu? >

< Anch’io >

Lui sorrise, e lei fece altrettanto.

Poco dopo si addormentarono vicini, il bambino aveva finalmente smesso di piangere.

La notte passò veloce e la  luna stava per scappare dal cielo per lasciare  posto al signore del giorno.

Era quasi l’alba.

< Kagome? >

< cosa c’è? >

Disse lei svegliandosi

< devi andare, mio papà sarà qui tra poco per prendermi e si arrabbierebbe se sapesse che qualcuno mi ha scoperto >

< bene, allora ci vediamo alla prossima luna piena >

Disse lei tendendo la mano.

Lui la prese e gliela strinse.

Poi lei fuggì nella notte che volgeva al mattino: non gli aveva neanche chiesto il nome, non aveva avuto paura di lui, non lo 

disprezzava e adesso si sentiva felice.

 

******

 

< Kagome!!! Svegliati e portami la colazione, muoviti e poi prepara l’occorrente per il mio bagno, qualora in seguito tu non abbia 

niente da fare, vai a sgobbare un po’ insieme a Sango nel campo: ti devi pur guadagnare vitto e alloggio no? >

Lei obbediva sempre, inconsapevole nel suo essere bambina, che quello non poteva essere definito vitto e alloggio: dormire in una 

catapecchia con le galline e ricevere pane, acqua e polenta non poteva definirsi in quel modo. Se poi era fortunata riusciva a 

rubare qualche uovo alle galline, ma come sempre, prima che a se stessa provvedeva a far mangiar Sango, una ragazza di sei anni

che come lei faceva da schiava al signorotto e Sota, il suo fratellino che aveva solo tre anni ma già doveva occuparsi di lavori 

quali pulire le calzature del padrone e lucidargliele.

 

******

 

I capelli divennero poco a poco di un colore argenteo mentre gli occhi ambrati tornarono a risplendere sotto i primi raggi del sole: 

qualcuno lo stava chiamando:

< Signorino Inuyasha, venite torniamo a casa >

Lui non rispose e si limitò a seguire il maggiordomo inviatogli dal padre.

TO BE CONTINUED:

AAAAAAAAHHHH!!!!! allora??!!! sono troppo curiosa!!! vi sembra un po' originale la mia idea ( almeno un po' ) o è sempre la solita solfa, tutto uguale??aspetto i vostri commenti, sopratutto sono curiosa di sapere le opinioni di daygum, kirarachan che sn le mie due lettrici affezzionate ( conto molto sul vostro commento) e quello della mia Sempai!!!! CHIUNQUE POI LEGGE SOLTANTO, GRAZIE LO STESSO!!! I'M HAPPY, SCHALALLA'!!! ( ok sono pazza @___@ )

  
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