“Peccati”

La città questa notte è coperta da un cielo cupo e minaccioso, finisco la sigaretta e torno dentro casa. Mi faccio una doccia calda, mi metto il nuovo vestito ed esco.

La Mustang percorre le strade della città a gran velocità, la potenza del motore fa eccitare la puttana

che ho appena pagato per farmi un pompino, la scarico vicino ad un bar e gli butto in faccia cento euro, mentre scende un barbone con un cane si avvicina e mi chiede pochi spiccioli, alzo il finestrino senza risponderli sperando che la mano o almeno un dito rimanga incastrato. Mezz'ora dopo sono ad una festa, mi faccio una pera nel cesso del locale, al bancone vendono ecstasy di alta qualità, butto giù una pasticca. Una bionda mi chiede di offrirle da bere, dentro al drink le metto della droga, dopo averla violentata e picchiata con alcuni amici un ragazzo viene a chiedermi se avevo visto una ragazza non ancora maggiorenne che si faceva offrire da bere; ovviamente gli rispondo negativamente. Esco per pisciare e per una frazione di secondo mi sembra di aver intravisto quel senzatetto e il suo pulcioso bastardino che mi fissavano.

Nel tragitto verso casa noto che sto per finire il carburante. Mentre faccio benzina ricompare ancora quel maledetto vecchio, questa volta mi viene in contro chiedendomi ancora soldi, gli dico che non ho nulla mentendoli in faccia, e che se mi avesse dato ancora fastidio lo avrei preso a pugni; lui continua a camminare verso di me, lo guardo in segno di sfida, mi mette una mano addosso sporcandomi il vestito, a questo punto gli sferro un pugno dritto in faccia e inizio a picchiare selvaggiamente il suo sporco cane. Sto per andarmene quando vedo che le luci della stazione di servizio si spengono all'istante. L'uomo e il suo fedele compagno sono in piedi davanti a me, hanno tutti e due uno sguardo minaccioso, lui mi guarda e dice “ Ti ho osservato a lungo, hai sprecato ogni istante della notte per procurare dolore agli altri, dovevi aiutare quella povera donna tirandola via dalla strada, dovevi proteggere quella ragazzina non rovinarle la vita, dovevi aiutare quell'uomo...” “DOVEVO!? Ma con chi cazzo credi di parlare?” “Hai passato la tua vita nel lusso e nel peccato, facendo finta di non vedere la miseria degli altri” il vento comincia a soffiare con gran violenza come se volesse spazzarmi via, il cane inizia a cambiare aspetto, sta diventando più grande, gli occhi gli diventano rossi, non riesco a muovermi, in un attimo mi è addosso azzannandomi la gola, il sangue esce copiosamente, ora non riesco più a vedere, non respiro ma riesco comunque a porli una domanda, “C-chi s-sei?” una voce risponde in lontananza “IO SONO DIO”.

-André De la Croix