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Autore: DidiClifford    25/09/2014    1 recensioni
Le giornate non sono più come le altre che hai trascorso con lui. Ti manca il suo sorriso, i suoi scherzi, le sue canzoni; insomma, un po’ di tutto che lui possiede! (Poche parole che spiegano...)
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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-With A Click Would Change My Life...




 


 
Le giornate non sono più come le altre che hai trascorso con lui. Ti manca il suo sorriso, i suoi scherzi, le sue canzoni; insomma, un po’ di tutto che lui possiede! Hai il cuore a pezzi per ciò che avete fatto. Vorresti impiccarti, ma non lo fai perché le persone che ti conoscono soffriranno come stai facendo adesso te. Lo conosci da diciotto anni, l’otto come la vostra infinita amicizia e l’uno come tratto che vi separa; l’uno che la sua fama vi porta a separarvi e con battibecchi di continuazione, ultimamente.
Hai lo sguardo fisso nel vuoto con delle lacrime che ti rigano il viso, ovviamente la testa è nel vuoto ma tu fissi quelle nuvole che passeggiano per aria. Sospiri tristemente. Inizi a sentire caldo per la rabbia che trattieni dentro, così ti levi la giacca di pelle e la getti con insicurezza per terra.

 
Era l’altro ieri, ultimamente non ti circolava nemmeno un secondo. Inventava sempre una scusa, intromettendo la sua fama e i concerti che in questa settimana non ne aveva. Non ne puoi più, così decidi di fargli visita per crederci se puoi fidarti di lui. Bussi il suo campanello e la persona che ti apre è proprio lui, ti si spezza il cuore perché il tuo migliore amico ti ha appena tradito.
“Come mai da queste parti?” ti domanda facendoti accomodare sul divano, lui si siede accanto a te mettendoti un braccio sulle spalle come sempre, ma te glielo togli.
“Ho bisogno di spiegazioni!” dici, lui inarca un sopracciglio spuntando sul viso uno sguardo da punto interrogativo.
“Non ti seguo…” dice a malapena.
Il tuo sguardo girato dalla parte opposta fisso sulla parete attrezzata, lo inchiodi sul suo.
“Hai anche la faccia tosta di dire che non mi segui…” dici con voce semi arrabbiata, “sei cambiato, Austin. La fama ti ha completamente voltato pagina in un soffio di vento.”
Sbuffa sconsolato. Finalmente ha capito qual’è il tuo messaggio da mandargli al suo segnale interrotto dopo una giornata di maltempo. Fa per togliersi il cappello di testa e spettinarsi i suoi capelli, poi gira la testa di nuovo su di te.
“Mi dispiace, davvero…” diventi viola da quello che ti dice. E’ falso! Non gli dispiace nemmeno un grammo.
Stringi una mano a forma di pugno, lui si tortura le dita, ciò che fa quand’è nervoso.
“Ti dispiace? TI DISPIACE?! E’ questo quello che te ne frega? Lo vedi, non ti passo nemmeno per l’anticamera, la fama ti ha collateralmente MONTATO LA TESTA!” gli urli contro.
Ti alzi, ti avvii per la porta ma lui ti ferma per un braccio e ti fa voltare. I vostri sguardi si incrociano, i vostri occhi sono fissi l’un nell’altro, te sei accigliata mentre lui è calmo, in un certo senso.
“La fama non mi ha montato la testa, non lo faccio apposta, credimi, Kim, per favore, siamo amici da ben diciotto anni, perché rovinarla sul punto maggiorenne?” ti domanda.
Ma te non hai altra scelta, sta facendo la parte da teatro. Da quando ti disse che aveva firmato un contratto per diventare cantante hai pensato che sarebbe finita per sempre la vostra amicizia, e quel punto è proprio quel giorno.
“Lasciami andare, Austin, fra noi due l’amicizia conclude qui. Mi sei stato come un fratello, quello che non ho mai avuto…”
Ecco. Hai sentimenti troppo deboli. Ti si annebbiano gli occhi, subito dopo una lacrima ti riga la guancia.
“Sapevo che quel giorno sarebbe arrivato, l’ho pensato da quando hai firmato quel contratto…” dici balbettando, ti molli dalla sua presa ed esci facendo rimanere lui immobile e insicuro in mezzo al salotto.
Vai a casa correndo, con le lacrime che scendono come cascate. Entri nel parco e ti fermi dietro ad un albero. Hai l’affanno. Appena ti sei calmata ti siedi lentamente ai piedi dell’albero, ti asciughi le lacrime con la manica della felpa. Ti fermi a guardare fisso in cielo, lasciando un sospiro triste e malinconico nell’aria…
 
Ti guardi indietro poi fissi la giacca, decidi quindi di prenderla e andare a fare una passeggiata. Prendi anche il tuo Mp3 e infili gli auricolari nelle orecchie. Intanto vai a farti una passata eyeliner intorno agli occhi ed esci di casa.
Fai un giro per il centro della città ma ti annoi senza di lui e i suoi amici. Continui a camminare passando per il palco ed esci dall’altro lato che da fuori alla scuola…Ed eccolo lì assieme alla sua crew. I vostri sguardi s’incrociano, cammini avanti e abbassi lo sguardo.
Lui ti rincorre dietro inseguito dai suoi amici, ti ticchetta con l’indice sulla tua spalla ma te non gli dai retta. Ma lui continua a farlo e te infastidita ti giri. Si ferma col dito all’aria i suoi amici, invece, hanno un sorriso stampato sulla faccia.
“Ti sei decisa a girarti, eh!” ti dice stufo.
“Che vuoi? Ho detto che abbiamo rotto, non rompermi…” gli rispondi secca. Sbuffa.
“Mi dispiace…” rotei gli occhi “Davvero non sto scherzando…”
“Ok…”
“Volevo inserirti nella crew tempo fa… Volevo farlo per la nostra amicizia, ma…”
“Ma cosa, Austin?” gli domandi ancora secca.
“Ma ho pensato che… saresti stata solamente un impiccio e…”
“E…”
“E…, come mi dicevi da bambina, dicevi che una gallina con dei galli non può stare perché pensino che sia un maschiaccio. Quindi…”
“…Per non farti passare per ragazzo non vuoi che lo sia. Austin, pensi ancora a quelle idiozie che ti dicevo da bambina?” gli domanda sorpresa.
“Ehm…” si gratta la nuca “… sì, più o meno!”
“Solamente per questa stupida superstizione? Austin, ma quanto sei babbeo!”
Dalle braccia conserte le avvolgi al suo collo, fa lo stesso anche lui avvolgendotele alla schiena.
“Mi sei mancato, sorello!” dice scherzoso.
“Anche te, fratella!” dici imitando la sua voce.
I suoi amici scoppiano a ridere alle due parole che avete detto, mi lasciato dal dolce abbraccio e iniziate a ridere anche voi.
“Quanto siamo sciocchi. Tale Austin tale Kim!” vi dite contemporaneamente.
I ragazzi ti avvolgono in un caloroso abbraccio dicendoti: “Benvenuta nella crew, Kim Mahomie!”
Che piacere è per te.
Che piacere riavere il tuo migliore amico.
Che piacere è avere una famiglia numerosa più di quella che ne hai già.
E che piacere è farti sentire Mahomie dal tuo idolo e dalla sua squadra…




Angolo aurice: Questa è la mia primissima One Shot su Austin Mahone.
L'ho scritta con molta delicatezza, e poi ne avevo voglia di portarla a termine. Mi ha troppo emozionata *^*.
Beh, se notate errori non esitate a scriverli, mi servono parecchio per aiutarmi con l'ortografia ecc...
Spero che vi piacerà. Recensite se volete, che sia neutra o una critica accetto molto volentieri.
Ciao!
-DidiMahomie-


 
   
 
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