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Autore: The Writer Of The Stars    25/09/2014    4 recensioni
“È in ogni tua minima espressione, ogni movimento, azione, lui è sempre con te. E sai perché?” lui la guarda confuso, scuotendo il capo. Lei lo prende per mano, portandolo di fronte al grande specchio in salotto. “Perché lui è qui.” Dice lei, portandogli una mano sulla parte sinistra del petto, indicando il suo cuore. Lui continua a guardare basito la sua immagine riflessa nello specchio, incantato. Gli sembra quasi di scorgere due iridi identiche alle sue, ma color della notte, lì sulla lastra di vetro. “Vedi? Lui vive in te …”
One shot introspettiva su Mirai Bulma e Mirai Trunks. ;)
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mirai!Bulma, Mirai!Trunks | Coppie: Bulma/Vegeta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Time after time ...'
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È sempre stata una donna forte. Coraggiosa, spavalda, è sempre stata in grado di affrontare ogni cosa, di abbattere ogni ostacolo che la vita ha posto sul suo cammino. Ha perso l’amore della sua vita anni prima, colpa di quei maledetti Cyborg. È rimasta sola, con un bimbo di pochi mesi tra le braccia , con suo figlio. Lo ha cresciuto, ha cresciuto il frutto del loro amore da sola, in mezzo ad un incubo che mai come allora era apparso tanto tangibile. Il suo bambino ha passato l’infanzia in mezzo alla distruzione, alla guerra, alla morte. Ogni sera cullava il suo piccolino per farlo addormentare, consapevole che forse non ci sarebbe stato un domani, con la paura di dover morire da un momento all’altro. Ma ce l’ha fatta. Adesso il suo bambino ha diciassette anni, e a volte teme di guardarlo in faccia. Non ci riesce, troppi ricordi riemergono, pronti a straziarle l’anima. Quel ragazzino dai capelli lillà, cresciuto in un Inferno, è uguale a lui. Tenace,coraggioso, determinato, come solo suo padre, il Principe dei Sayan, poteva essere. E poi gli occhi. Sono blu, come quelli di lei. Eppure sono identici ai suoi. La stessa forma, lo stesso cipiglio duro, la stessa tristezza alberga negli occhi di suo figlio, come in quelli del padre. Perciò ha deciso. Se lei non è riuscita a dare una vita felice a suo figlio, almeno in un’altra dimensione dovrà andare diversamente. Nel passato, in una dimensione parallela, Vegeta non dovrà morire. Trunks dovrà crescere in mezzo alla serenità, con entrambi i genitori al proprio fianco, senza quella patina di tristezza ad oscurargli i meravigliosi occhi blu. Lei ha deciso. E anche Trunks. Deve farlo. Sente il bisogno di riportare la pace almeno in un altro tempo,deve portare a termine la missione che suo padre e gli altri hanno fallito in quella dimensione. Lo ha promesso a sua madre. Ora è notte fonda, manca poco ormai. La macchina del tempo è pronta, tra un paio d’ore partirà. Vorrebbe dire di non avere paura, ma non ci riesce. È spaventato, timoroso. Conoscerà suo padre. Per la prima volta in tutta la sua vita, vedrà suo padre. Sa che sarà solo per poco, ma a lui bastano anche pochi minuti. Vuole vederlo, parlarci, vuole dirgli “Ti voglio bene, papà” anche se non lo ha mai visto prima d’allora. Ma al contempo è agitato, sa che non sarà facile. “Mamma?” chiama timoroso. La donna alza lo sguardo, incrociando gli occhi blu di suo figlio. Sobbalza leggermente, inutile, è uguale a lui. “Dimmi tesoro.” Risponde dolcemente. Anche lei ha paura, molta. Ma lei è forte. “Secondo te piacerò a papà?” chiede a bassa voce, abbassando la testa imbarazzato. Lei spalanca gli occhi, sorpresa. Sa cosa vuole dire. Ha raccontato a suo figlio ogni giorno di come fosse suo padre, orgoglioso fino al midollo e riservato. Ma li amava, li amava davvero. E Trunks è cresciuto così, con il mito di suo padre in testa, con l’obbiettivo di diventare come lui, come il suo eroe. E ora che finalmente lo incontrerà è spaventato, teme di non essere alla sua altezza. “I-Io vorrei che mi apprezzasse. Anche se non l’ho mai conosciuto, mi manca. A volte vorrei che fosse qui con me, vicino a noi.” Lei sorride dolcemente, gli occhi iniziano ad inumidirsi. “Tesoro, ascoltami bene. C’è una cosa che devi sapere e che voglio tu non scordi mai. Quando tornerai qui, nel futuro, non vedrai più tuo padre, è vero. Ma sappi, che lui c’è. Lui c’è sempre stato, è sempre qui con noi, con me, con te.” Sembra come una delle solite frasi fatte, ma in quel momento, Trunks sa che non può esserci cosa più vera che sua madre potrebbe dire.  “È in ogni tua minima espressione, ogni movimento, azione, lui è sempre con te. E sai perché?” lui la guarda confuso, scuotendo il capo. Lei lo prende per mano, portandolo di fronte al grande specchio in salotto. “Perché lui è qui.” Dice lei, portandogli una mano sulla parte sinistra del petto, indicando il suo cuore. Lui continua a guardare basito la sua immagine riflessa nello specchio, incantato. Gli sembra quasi di scorgere due iridi identiche alle sue, ma color della notte, lì sulla lastra di vetro. “Vedi? Lui vive in te …”sussurra lei, gli occhi lucidi. Anche a lei sembra di rivedere Vegeta lì, al posto di suo figlio. Trunks capisce, e con gli occhi ancora sbarrati continua a fissare la sua immagine allo specchio. Una lieve brezza di vento entra nella stanza, attraverso le finestre lasciate aperte, accarezzando i volti di madre e figlio. Bulma chiude gli occhi, godendosi la carezza eterea del suo Principe. Trunks spalanca gli occhi, chiudendoli poi in uno sguardo determinato. Ha compreso, ha capito che quel leggero vento che gli sta scompigliando i capelli è lui, il Principe dei Sayan. Ora sa, che Vegeta, suo padre, è insieme a lui. Perché vive in lui.

Nota autrice:
buonasera a tutti! Era da un po’ che non buttavo giù una flash (anche se questa è più lunga di 500 parole ..) perciò stasera ho deciso di tornare a rompervi con queste mie cose introspettive … e niente, per la prima volta ho parlato di Mirai Trunks e Mirai Bulma, spero quindi di aver fatto un lavoro decente. La storia è ispirata, così come il titolo, alla meravigliosa scena del “Re Leone”, quando Simba vede riflessa nell’acqua l’immagine di suo padre, grazie a Rafiki … Il Re Leone è il mio cartone preferito, e quella scena mi fa sempre commuovere (come tutte le altre del resto) perciò ho pensato di rivisitarla con i nostri amati personaggi di Dragon Ball. Non è niente di speciale, ma spero comunque che vi piaccia. Fatemi sapere cosa ne pensate, mi farebbe piacere! ;)
Saluti
TWOTS
p.s: Per coloro che seguono la mia long: mi scuso se oggi non ho aggiornato, ma ho studiato tutto il pomeriggio e ho preso il computer solo ora, per pubblicare questa cosa che avevo scritto qualche giorno fa. Spero di riuscire ad aggiornare domani o nei prossimi giorni! ;)
   
 
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