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Autore: Limnia_Black    20/01/2005    2 recensioni
Se vi fanno schifo le storie che parlano di incesto NON continuate a leggere
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Boromir
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E' una cosa sconosciuta,per la razza degli uomini,innamorarsi di chi porta lo stesso proprio sangue.
Essere fratello e sorella significa essere limitati,e nelle rare occasioni in cui i bambini nascono con questo amore indecente,vengono abbandonati nell'ombra e nell'oscurità.
Conosco questa regola da quando ero solo un ragazzo,dietro a suo fratello che invece irradiava gloria e orgoglio da ogni poro.Come unici figli del nostro,eternamente occupato padre,il Sovrintendente di Gondor, il nostro rapporto era profondo.
Spesso quando ero bambino ero spaventato dai temporali.Boromir non rideva mai di me per questo,e mi lasciava dormire assieme a lui fino al mattino o finchè la tempesta non cessava.
Con l'età,ricordo,lo vedevo sempre di meno,tra le lezioni e ancora di meno quando divenne abbastanza grande da poter cavalcare assieme a nostro padre.
Perciò,ogni momento che passavo assieme a lui riempiva di gioia il mio cuore,lui era il mio eroe e tutto ciò che desideravo al mondo era essere come lui.Non so dire con precisione quando i miei sentimenti siano passati da ammirazione a passione,da amore fraterno a un doloroso desiderio.
Forse fu quando avevo 15 anni,e mi svegliai da un sogno che facevo spesso in cui mio fratello mi salvava da un terribile drago, il mio ventre umido del mio stesso seme.E forse fu quando egli cavalcò verso casa per il mio diciassettesimo compleanno per essere con me,quando seppe che nostro padre aveva dimenticato quel giorno.O anche lo scorso inverno,quando tornò a casa dopo un lungo viaggio e mi abbracciò,odorava di cuoio,polvere e sudore...O forse è stato ieri,quando i nostri occhi si sono incontrati attorno al tavolo per la cena,dividendo un gioco segreto che soltanto noi due conosciamo.
"Faramir?" la sua voce mi fa trasalire dai miei sogni ad occhi aperti,e alzo gli occhi per guardarlo,rimane indeciso sulla soglia.
"Hai da fare?..." sorrido e scuoto la testa "Ovviamente no,fratello mio.Sei stato lontano per troppo tempo..." dico "mi sono mancate le nostre conversazioni e la tua compagnia".
Il volto di Boromir si distende e prende una sedia accanto a me,accanto al piccolo camino della mia stanza.Per un lungo istante non parla,la sua fronte corrugata per i pensieri."C'è qualche problema fratello?" domando preoccupato dalla sua esitazione.Boromir normalmente non è uomo da procrastinare,è sempre stato un uomo deciso.Sospira,picchiettandosi un ginocchio con un dito.
"I problemi sono nell'aria...nella Terra di Mezzo,Faramir" dice infine "Ho sentito parlare di una minaccia indistinta...e anche gli elfi cominciano ad agitarsi" "Gli elfi?"ripeto stupidamente.
La politica non è mai stata il mio forte.Mio fratello mi rivolge un mezzo sorriso per tornare subito serio "Si,si parla di guerra...una guerra che spazzerà via tutti i nostri regni e sarà la causa di molte morti e dolori"dice a voce bassa "così dicono gli elfi,poichè in passato hanno attraversato i nostri confini per andare all'Ovest" "Forse stanno solo cercando di causare disarmonia...sono creature diffidenti,non ho mai avuto fiducia in loro"ipotizzo,sorridendo un po' per allentare la tensione.
Lui continua il discorso come se non avessi parlato affatto. "Ogni giorno ci sono sempre meno elfi...sempre di meno,se ne vanno,partono per le loro terre immortali,se ne vanno da questo posto per cui non c'è futuro".L'ultima frase è un lieve sussurro e devo sporgermi in avanti per ascoltare le sue parole.
"Boromir?" domando esitante.E' vero che non ho passato nelle mura del castello per molti mesi,ma certamente la situazione non può essere così *disperata* "E' vero fratello e temo per la tua salvezza...e per quella di Gondor,e per tutta la Terra di Mezzo" a queste parole,improvvisamente,capisco qual'è il punto.Boromir cerca di salvare il mondo...di nuovo.
"Stai per partire...non è così?"domando cupamente. "E' per amore di te e del nostro regno che...".Ma io lo interrompo con un gesto brusco. "Sei appena tornato da Rohan!Non puoi passare qualche altro giorno nella tua casa?" gli domando amaramente "E' come se tu non avessi vissuto qui...per moltissimo tempo,Boromir"Mi guarda triste,e io non posso sopportare il disappunto che vedo nei suoi occhi "E' anche il tuo regno,Faramir" dice e il mio cuore ha un sussulto quando si alza "domani partirò per un paese lontano,e speravo che potessimo passare del tempo assieme.La strada per Rivendell è difficile e non so quanto sarà lungo il mio viaggio"
"Rivendell?E' la terra degli elfi..."dico a bassa voce e molta della mia rabbia iniziale è svanita "E' una cosa seria allora..nostro Padre non manderebbe te per una sciocchezza".Scuote la testa ed improvvisamente mi sento vecchio.Non ho visto mio fratello per molti mesi e domani se ne andrà di nuovo.E starà via ,forse per qualche settimana o forse per qualche anno.I consigli di guerra sono *bestie* imprevedibili. "Siediti Boromir" dico alla fine "Non devi sembrare così combattuto,il dovere chiama,e mio fratello deve rispondere con la sua spada ed il suo corno,per salvare i poveri ed innocenti abitanti dei paesi"ride a queste parole e per un momento tutto torna alla normalità.
C'è un bel fuoco accanto a noi,e siamo seduti sullo stesso divano che abbiamo sempre diviso sin da quando eravamo bambini.
La sua risata è ricca e calda,e chiudo i miei occhi,lasciando che mi passi addosso.E'passato troppo tempo da quando l'ho visto l'ultima volta.
Quando la risata si è spegne,apro i miei occhi per guardarlo mentre mi fissa assorto.Un piccolo,timido sorriso si apre sul mio viso.
"Cosa vedi,quando mi guardi come stai facendo adesso?"domando tenuemente.Una pausa,senza togliermi gli occhi di dosso,sussurra la sua risposta "Vedo,Faramir,nobile per nascita e abile col suo arco,non molto più di un giovane uomo,ancora con una cappa di ingenuità nel comportamento Faramir,che mi tortura con le sue frecciatine e parla incessantemente,che non tiene mai a freno la lingua per quanto io speri che lo faccia...vedo mio fratello,forte,orgoglioso e...".
E qui si ferma,improvvisamente e abbassa lo sguardo.Mi sporgo verso di lui,non voglio che questo momento passi "E?" lo sollecito gentilmente e poggio delicatamente una mano su quella ruvida di lui,irradiando calore dal mio palmo.
Lui guarda il mio gesto e così...molto,molto lentamente gira la sua mano in su.I palmi delle nostre mani attaccati l'uno all'altro,e le mie dita intrecciate alle sue. "...E bellissimo" completa rocamente.
Adesso onestamente non so chi abbia fatto la prima mossa.Tutto quello che so è che ho fatto per avvicinarmi,e subito dopo sono stretto nel cerchio di forti braccia,il mento di mio fratello è poggiato delicatamente sulla mia testa. "Boromir?"dico,la mia voce soffocata e attutita dal leggero cuoio della sua tunica .Prende la mia guancia nel palmo della sua mano e tira su il mio viso,il mio respiro si ferma.
Questo momento,questo breve,breve momento,può certamente cambiare le nostre vite.Può significare la caduta del nostro regno,la rovina di nostro padre,la vergogna per la razza degli Uomini.
Qualcosa guizza nei suoi occhi,e quando li guardo capisco che l'apprensione che provo si riflette dentro di lui.Lui guarda lontano e lascia il mio mento.Il respiro che non ricordavo di star trattendendo esce fuori in un sibilo. "Mi dispiace Faramir,non so cosa mi sta succedendo".dice e si alza (si alza?!?)."Sono stanco e devo riposare per il lungo viaggio che mi aspetta"in realtà è già sulla soglia quando recupero la mia voce.
"Boromir!" dico sussultando,e alzandomi dal divano per raggiungerlo in pochi secondi.Ha un'espressione confusa sul viso,e mentre apre la bocca per parlare mi avvicino e lo bacio.La bocca di Boromir è calda ed umida,e leggermente aperta.Emette un suono soffocato,una specie di sospiro,mentre molto delicatamente e dolcemente lo bacio.Non è un bacio molto profondo,come quello di due amanti,ma non è neppure una veloce *beccata*,come quella che si scambiano due fratelli separati per molto tempo.E' dolce,tenero,e più *giusto* di quanto io abbia mai immaginato.
Le sue braccia si stringono attorno alla mia vita per stringermi di più mentre lo spingo sulla porta.E' inebriato e quando ci allontaniamo l'uno dall'altro i miei occhi sono vitrei.
"Faramir..." "Dormi con me stanotte fratello mio..."gli chiedo.C'è dolore nei suoi occhi. "Faramir...noi non possiamo..." "Solo per dormire" sussurro "resta accanto a me come facevi quando eravamo ragazzi.Allontana la mia paura di perderti per stanotte,Boromir,solo abbracciandomi...Dovremmo affrontare altre questioni sino al tuo ritorno".Mio fratello annuisce "Si" dice,prende la mia mano e mi conduce sino al mio letto.
"Dovremmo parlare quando tornerò". Si sdraia sul materasso,ed io accanto a lui,la mia testa poggiata sul suo petto. Le nostre mani si cercano l'un l'altra nel buio ed io lo sento,piuttosto che vederlo,sorridere. "Ti amo" sussurro e lui sospira. "Ed io amo te fratello mio".I miei occhi si chiudono lentamente e sono circondato dal suo calore e dal suo profumo,e sotto la mia guancia sento il suo respiro.
E' mio fratello,ed il mio cuore,e in questo momento sono in pace con il mondo intero. **Più Tardi** Quando mi sveglio,lui è già partito e l'unica cosa che resta della sua presenza è il suo profumo sul mio cuscino.
Fuori dalla mia finestra il sole comincia a sorgere,tingendo di rosa le nuvole e spargendo raggi dorati nel cielo. *Salvati fratello mio* *Forse gli dei accellereranno il tuo viaggio di ritorno a casa...da me*
  
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