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Autore: elenheron    26/09/2014    1 recensioni
Da grandissima fan Olicity ho pensato di scrivere qualcosa sull'appuntamento. E' la prima volta che scrivo, sono stata ispirata dai vari trailer sulla terza stagione. Ecco un assaggio:
"incrociai il suo sguardo e non potei fermarmi dal chiedergli "sono davvero la tua Felicity?"
fatemi sapere cosa ne pensate :)
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Felicity Smoak, Oliver Queen
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Oliver mi aveva chiesto di uscire. Ancora non riuscivo a crederci, cioè stiamo parlando di Oliver Queen. Avevo sognato questo momento dal giorno in cui era venuto nel reparto di informatica con un portatile distrutto (a proposito grazie Deadshot). Il suo comportamento nei miei confronti era cambiato dal momento in cui mi aveva detto "ti amo" e poi aveva infranto la mie speranze passandomi il Mirakuru e dicendomi "hai capito?". E io a malapena ero riuscita a rispondere "si" tanto ero sconvolta dall'intensità di quel momento e dalle sue parole. Per un attimo ci avevo creduto, Oliver sembrava cosi sincero. Come avevo potuto essere così sciocca da crederci? Oliver amava Laurel, e l'avrebbe sempre fatto. Ora era come se Oliver fosse più consapevole della mia presenza, dei miei gesti. Mi capitava spesso di sorprenderlo a fissarmi e lui immediatamente distoglieva lo sguardo quasi imbarazzato. Oliver Queen imbarazzato? Ultimamente ci eravamo avvicinati molto e lui finalmente mi aveva chiesto di uscire:eravamo fuori al Verdant, l'ex club di Oliver e Thea, stavo per dirigermi all'Arrow cave per mettermi a lavoro quando Oliver mi chiamò "Felicity" mi voltai "ti andrebbe di uscire a cena con me?" Mio. Dio. Avevo capito bene? Oliver, bellissimo come sempre, nella sua camicia blu scuro, attendeva, quasi nervoso, una  risposta. "Come? Intendi un appuntamento? un vero appuntamento? io e te?" risposi balbettando "Oliver quì non ci sono telecamere" aggiunsi tornando per un momento a cinque mesi prima quando Oliver mi aveva infranto il cuore. Il ricordo faceva ancora male, molto male. Qualcosa balenò nel suo sguardo: rimorso, forse? Non avrei saputo dirlo, perché quando rispose era tranquillo "nessuna telecamera. Un vero appuntamento. Io e te". Io e te, pensai, suonava cosi bene. "Allora?" a quel punto annuii e sorrisi con il cuore gonfio di felicità. "Si". Oliver sorrise nel suo modo irresistibile. Dio, era ancora più bello quando sorrideva, cosa che ultimamente capitava più spesso. Era come se Oliver avesse delle mura intorno al suo cuore, non lasciava che nessuno si avvicinasse per davvero. Però qualcosa stava cambiando, finalmente qualcosa stava scalfendo queste mura. Oliver non era più tormentato come quando l'avevo conosciuto, stava finalmente lasciando andare tutti i sensi di colpa che si portava dietro. Mi piaceva pensare che forse lo stavo aiutando, almeno un po'.

Per l'appuntamento decisi di indossare un abito rosso al quale avevo abbinato il rossetto e delle scarpe alte dorate. I capelli  mi cadevano in morbide onde sulla schiena. Ero seduta in un lussuoso ristorante italiano, in attesa di Oliver. "Signorina, posso portarle qualcosa?" chiese il cameriere. "Aspetto una persona, grazie"in quel momento mi girai e vidi Oliver fermo all'ingresso della sala che mi fissava. Era bellissimo come sempre nel suo completo elegante. I nostri sguardi si incrociarono e il mio cuore mancò un battito. Il modo in cui mi guardava rifletteva tutto il suo affetto per me e perfino adorazione. Sorrise nel suo modo irresistibile e venne verso di me, mi alzai per andargli incontro. "Felicity.." sussurró dolcemente e mi strinse in un tenero abbraccio che ricambiai. Rimanemmo cosi per quella che sembrò un' eternità. Sentivo le farfalle nello stomaco e il mio cuore batteva velocemente quasi volesse esplodere. Oliver mi accarezzò dolcemente il braccio e strinse la mia mano per un secondo. "Sei bellissima stasera" disse mentre ci sedevamo. Arrossii "grazie. Tu sei davvero sexy, ops! Non volevo dire sexy cioé non che tu non lo sia. Insomma stai davvero bene" Dio! Volevo sprofondare, arrossii ancora di più. Oliver sorrise e sussurrò "la mia Felicity" incrociai il suo sguardo e non potei fermarmi dal chiedergli "sono davvero la tua Felicity?"
   
 
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