26/09/2014
0 recensioniMY NAME IS
h. 15.51, Los Angels
Eccomi qui, a scrivere di nuovo il mio diario, dopo un'altra litigata con il mio ragazzo, Tom Kaulitz. Sono stanca di non poter essere liberamente conosciuta come la sua fidanzata, ma lui non lo capisce. Dice che mi nasconde alla stampa e ai paparazzi per proteggermi, ma intanto lui si deve mostrare a fare il piccioncino con quella.. quella.. Ria! Già, ex modella, a quanto pare io non vado bene a una rivista. Non sono gelosa, ma odio mentire e chi mente e questo mi manda fuori di testa! Sono stanca di questa storia, vorrei solo poter...Un tonfo si sentì provenire dall'ingresso, era tornato, così chiusi subito il mio diario e lo nascosi e la sua bella voce non tardò a chiamarmi “Piccola! Sei di sopra?”
“Piccola un cazzo” dissi sottovoce, mentre lui entrava nella stanza e si stravaccò sul letto vicino a me
“Stasera esco con Bill, Ria e Andreas, andiamo in un locale. Tu che fai? Esci con Emi?” disse come se fosse la cosa giusta ed unica da fare.
“Ma questa Ria deve essere sempre in mezzo? Perchè non si trova un ragazzo?! Deve prendersi il mio? E comunque faccio venire qui Emi”
“Sai che amo la tua gelosia, piccola?” Sorrise, con quel sorriso spontaneo e sincero che aveva, come quello di un bambino, e il suo sguardo dai miei occhi scivolò via per posarsi sulle mie labbra, che subito baciò.
I suoi baci erano caldi, dolci e passionali, tutto in uno, infatti in poco tempo me lo ritrovai sopra che mi stava sfilando la mia vecchia canotta che usavo per stare in casa, per poi passare a togliermi anche quello scolorito shorts di quando ero una ragazzina. Il mio cervello ormai non ragionava più e io non potei trattenermi, così gli sbottonai la camicia e i jeans che subito raggiunsero i miei vestiti a terra e dopo esserci tolti anche l'intimo ci ritrovammo a fare l'amore.
***
“Mi stai dicendo che anche stasera ti lascia sola quel bastardo?” mi urlò contro Emi
Emi era la mia migliore amica, l'unica di cui mi potessi fidare, dato che non le interessava per nulla che il mio ragazzo è il famosissimo chitarrista dei Tokio Hotel. Anzi, lo odia!
“Sì, dai, allora vieni da me? Non mi va di stare sola anche stasera..”
“Vengo da te a una sola condizione”
“Ovvero?”
“andiamo ad una festa in maschera!”
Poche ore dopo, ero con Emi in casa che stava frugando nella mia cabina armadio, dicendomi che "quel pallone gonfiato presto se ne pentirà di avermi lasciata sola"
Emi prese un tubino blu notte per me, lei era convinta che mi stesse bene solo perchè ero bionda, ma non un biondo qualunque, un biondo che splendeva come l'oro e andava messo in risalto e così mi costrinse ad indossarlo, dopo che mi ha raccolto i capelli in una coda alta per mettere in risalto i lineamenti delicati del mio viso e sottolineando i miei occhi castani con una leggera linea di eyeliner bicolore: blu e oro, e sulle labbra uno strato di lucidalabbra color ciliegia che risaltava le mie labbra carnose.
“Sei meravigliosa, Eli” disse Emi ammirandomi, mentre si allontanava di qualche passo.
Io la guardai e devo dire che lei era uno schianto in quella tuta intera che le fasciava il suo corpo esile e magro. D'altronde era per metà coreana e per metà americana ed è risaputo che, le persone con più razze in corpo, sono le più belle, soprattutto tra orientali ed occidentali! Indossammo le nostre maschere e ci dirigemmo al Bikini, famoso locale di Los Angeles, dopo aver indossato le nostre maschere semplici color perla sul viso.
Mi stavo divertendo a ballare in mezzo a tutte quelle persone, ma soprattutto amavo ballare, era la mia più grande passione e speravo che un giorno sarebbe diventata anche la mia professione. Assetata, mi avvicinai al bancone del bar, dove ordinai un Sex on the beach e una voce da dietro urlò al barista per farsi sentire
“Offro io!”
Mi voltai e mi ritrovai davanti un bel ragazzo con origini orientali che mi stava sorridendo
“Grazie” mimai con le labbra “Sono Eleonora e tu?”
“Il mio nome è Young Bae”