06/10/2008
3 recensioniL'Inizio
6 Luglio 2008. Finalmente escono i risultati della maturità. Mi trovo di fronte ai gradini che portano all'entrata, accanto a me c'è Nicholas. Siamo visibilmente tesi, anche se ormai abbiamo già dato il nostro meglio e il nostro peggio durante gli esami. Si tratta solo di sapere il nostro punteggio.Gli stringo la mano in modo amichevole:- Dai, Nico, entriamo, non possiamo stare qui tutto il giorno, in fondo ormai il nostro destino è segnato.
- E' vero, però non voglio sapere quanto ho preso.
- Ma di che ti preoccupi? Avrai preso 85 o 90, secchione come sei!
- Fra, non sono secchione! Mi piace studiare e basta!
- E allora di che ti lamenti? Per me questi cinque anni sono stati una tortura! Per fortuna sono finiti!
- Ah, che bello, non avremo più quel bastardo del Marcelletti! Ma io a Settembre, ti giuro, vado da lui quando ha quelli di seconda e lo smerdo davanti a tutti!
- Dai, calmati, pensa che magari il tuo voto è dipeso da lui!
- Oddio, me l'avrà abbassato, per quanto ce l'aveva con me!
- E chissenefrega, tanto sono sicura che sei passato. Lo scritto di mate ti è andato benissimo, agli orali non hai fatto nemmeno un errore, quindi entra e affronta il tuo destino!
- D'accordo...- mi risponde sbuffando.
Varchiamo il portone della scuola e subito, davanti ai nostri occhi, appare La Bacheca.
Prima di tutto voglio vedere il mio voto... Scorro l'elenco della 5E pian piano, fino all'ultimo cognome, il mio. Zena...76/100.
Urlo di gioia:- Nico, Nico, vieni a vedere! Ho presto 76!
Mi volto verso di lui, e lo vedo sbiancare. Mi avvicino al suo elenco, quello della 5B. Trovo il suo cognome, Petrocchi. E accanto c'è scritto 95/100.
Lo abbraccio dalla gioia, lui rimane lì, impalato come una statua.
- Cazzo, Nico, hai preso 95!
- Non ci credo nemmeno io.
- Però hai una faccia... Sembra che ti abbiano bocciato, altro che 95!
- Sono stupito...
- Dai, Nico, per una cosa così bisogna festeggiare! Ho un'idea: chiedo a mia madre di lasciarci la casa a Rimini per un po', andiamo io, te, e magari l'altra tua amica... La Anto, che ne dici?
- Che idea geniale! Minchia, io e la mia Mrs. Klash...
- ... E io! Ricordati di me!- gli dico io.
- Di te... Chissenefrega, lasciaci la casa e basta! - risponde con tono scherzoso.
- Ma vaffanculo! Mi tratti così?!?
- Ma dai, scherzo, sciocchina... - Bravo, altrimenti ti avrei strangolato!
Ci mettiamo a ridere.
- Allora, io chiedo ai miei se mi danno un po' di soldi per il treno e il resto e poi contatto la Anto, tu dimmi poi che ne pensa tua madre, ok? Ti chiamerò in settimana - conclude lui.
- D'accordo, incorciamo le dita, visto che mia madre non rilascia permessi di questo genere tanto facilmente!
Parlo ai miei del 76. Lo so, come voto non è il massimo, però a me basta, dopo tutto l'impegno che ci ho messo in cinque anni per avere come minimo la media del 6...
Comunque, fortunatamente i miei la prendono bene, sono contenti per me.
- E ora l'università! - esclama mia madre.
- Eh mamma, ci vorrà un po' di tempo, non so bene quando faranno gli esami di ammissione...
- Intanto cerca di infortarti sulle facoltà principali... E prova anche Medicina, se ti va!
- Mamma, te lo dico fin dalla prima liceo... Io il medico non lo faccio! - le rispondo con tono comunque leggero - Comunque io avrei in mente come facoltà quella di Design della Comunicazione, la fanno alla Bovisa...
- ... Non se ne parla neanche! Che cavolo di facoltà è "Design della Comunicazione"? Una facoltà per sfaticati?!?
- Mamma, non è che le facoltà con titoli strani sono sempre quelle meno impegnative...
- Sì, ma a che cosa ti porterebbe questo corso?
Ormai so a memoria quel piano di studi, in poche parole quella facoltà mi porterebbe a fare la grafica web, cosa in cui ormai mi cimento da tre anni. Vorrei solo fare della mia passione un lavoro, però i miei non concepiscono ciò. - Ma scusa, Francesca, non volevi fare Ingegneria Informatica? - mi chiede mia madre.
- Lo so, ce l'avevo in mente dalla prima, ma parliamoci chiaro e tondo, non sono così brava in mate e fisica da permettermi quel piano di studi. E comunque, ammettiamolo, non sono una che riesce a sopportare programmi tanto impegnativi, hai visto com'è andata al liceo che mi sono scelta il sottoindirizzo più difficile! Comunque, non ne parliamo adesso, prima faccio i test di ammissione per entrambi e vedo in quale dei due mi sono classificata meglio, poi vediamo.
Mia mamma sbuffa, ma alla fine si trova d'accordo.
Finalmente decido di parlarle della mia vacanza con Nicholas e Anto, in fondo si tratta di passare tre mesi a Rimini, niente di che.
- Sei sicura di potercela fare? E quanti soldi ti devi portare? Sei appena maggiorenne!
- Mamma, farò qualche lavoretto lì, non so, la PR, la barista... C'è così tanto da fare lì!
E così, dopo un lungo contrattare, mia madre finalmente acconsente a darmi le chiavi del bilocale a Rimini.
10 Luglio 2008. Una telefonata.
- Fra... C'è un problema, Anto non può venire con noi, ha già programmato una vacanza a New York con la sua migliore amica- mi dice Nicholas preoccupato. - Che guaio... Che facciamo?
- Possiamo andare sempre noi due.
- Da soli?!? - esclamo io. Cioè, io e il mio migliore amico sotto lo stesso tetto, DA SOLI?!?
- Perchè no, ti faccio così schifo?
- Ma no, dai, Nico, è che non so se a mia mamma va bene lo stesso.
A quanto pare mia madre riesce sempre ad origliare le mie conversazioni telefoniche a casa:- Perchè no, Fra? - grida dall'altro lato della casa.
- Bhè... Allora... Affare fatto! - rispondo a Nicholas imbarazzata.
14 Luglio 2008. Stazione Centrale, Milano.
Mi ritrovo circondata da valigioni enormi, quelli miei e quelli di Nicholas. Ho in mente le raccomandazioni di mia madre che mi ha fatto stamattina: " Mi raccomando, stai attenta con Nicholas, ricordati che si può rimanere incinte fin dal primo rapporto!"
E io che le ho risposto: "Mamma, ma sei pazza?!? Nico è il mio migliore amico, NON LO FAREI MAI CON LUI!" Io e Nico siamo migliori amici da cinque anni, non è mai capitato nulla tra di noi, perchè dovrebbe capitare adesso?
"Treno Eurostar City 9415 delle ore 11:05 diretto a Lecce in arrivo al binario 18. Ferma a Bologna, Rimini, Ancona, San Benedetto Del Tronto, Pescara, Termoli, Foggia, Bari Centrale, Monopoli, Brindisi..."
Eccomi qua con questa nuova opera che mi sono finalmente decisa a scrivere (e che come vedete è sprovvista di titolo, sigh)...
Potete notare che ho cercato di essere il più realistica possibile, indicando luoghi reali e treni reali (ormai sono una pendolare della tratta Milano-Rimini, e conosco quasi a memoria i treni disponibili!)...
Una pecca che trovo in questo capitolo è che forse è troppo dialogico, però io mi immagino la storia in questo modo, parlata dai personaggi in persona.
E a proposito di personaggi, ne troviamo al momento due principali (Francesa e Nicholas) e una certa Anto, che sarebbe un'altra amica intima di Nicholas.
Comunque credo che questa storia andrà molto a finire nell'autobiografico, ditemi poi che ne pensate, ho scritto questo capitolo tutto di getto!
Spero di continuare questa storia!
Pink Novelist