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Autore: Aliis    27/09/2014    5 recensioni
Sono passati ben due anni da quel giorno.
Eri tornata a casa con un’aria diversa, mi hai guardato, mi hai raggiunto sul divano, mi hai preso le mani e mi hai dato un bacio a fior di labbra.
“Mi hanno assegnato un incarico sotto copertura, starò via solo un paio di giorni, il tempo di consegnare un pacco e tornare”
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Quasi tutti | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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Sono passati ben due anni da quel giorno.
Eri tornata a casa con un’aria diversa, mi hai guardato, mi hai raggiunto sul divano, mi hai preso le mani e mi hai dato un bacio a fior di labbra.

“Mi hanno assegnato un incarico sotto copertura, starò via solo un paio di giorni, il tempo di consegnare un pacco e tornare”

“Ma è pericoloso! Sei incinta Kate”

“Lo so. Ma sono incinta solo da tre settimane, non si vede niente, starò attenta te lo giuro, a quanto pare sono l’unica detective a New York che parla il russo decentemente”

Prende un respiro.

“Fra due giorni sarò già tornata tra le tue braccia”

Mi accarezza il viso.

“Lo sai che saranno i due giorni più lunghi della mia vita? Ma ci sarà qualcuno che ti sorveglierà vero?”

“Certo Castle. Mi sorveglieranno da ogni angolo di New York, dicono che se l’operazione riuscirà sarà una grandissima svolta per un caso che seguono da una vita, non posso dirti i dettagli ma devi fidarti di me”

Mi guarda seria.

“Devo farlo. Il mio distintivo mi dice che devo farlo”

Prendo un profondo respiro.

“Questa cosa non mi piace per niente, ma tanto non potrò dire nulla che possa farti cambiare idea, lo so. Ma ti prego stai attenta, anzi state attenti o attente” 

Le accarezzo la pancia.

“Starò attentissima. Ti giuro dopo questa operazione me ne starò tutti i giorni al distretto a riempire scartoffie, mi hanno assicurato che sarà semplicissimo sennò non avrei accettato”

“Lo spero per loro che sarà semplicissimo”

“Ti amo lo sai?”

“Lo so, ti amo anche io”

Le sorrido anche se dentro di me c’è in atto la terza guerra mondiale.

“Andiamo a letto che ti aspettano, anzi VI aspettano due giorni impegnativi” 

Mi alzo dal divano e le tendo la mano, la prende e ci avviamo a letto.

Non potevo sapere che sarebbero stati i due giorni più brutti della mia vita.

Già dopo le prime due ore dell’operazione avevano perso le sue tracce, nessuno sapeva dove fosse, poteva essere ovunque, poteva anche essere già morta. Andai al distretto e cominciai ad urlare, cominciai ad offendere tutti, Kate era in pericolo, incinta e nessuno stava facendo niente.Mi dicevano di stare calmo, di sedermi ma quando urlai che era incinta tutti rimasero a bocca aperte, mi ricordo che la Gates disse che avrebbe dovuto dirglielo, che non l’avrebbe mandata a fare un’operazione del genere, urlò al capitano dell’FBI di rintracciarla a qualsiasi costo.Passati i due giorni, passarono mesi, anni, oggi è l’otto settembre, esattamente due anni fa Kate partì per l’operazione e io sono qui davanti alla sua tomba, vuota, a piangere come un bambino,non la fermai, avrei dovuto fermarla, avrei dovuto farla riflettere. Non sono più andato a letto con nessuna donna, non sono riuscito a scordarmela, non la scorderò mai, ogni notte abbraccio il suo cuscino, accarezzo la sua parte del letto, stavamo insieme da tre anni anche se ci conoscevamo da sette anni, aspettavamo un bambino, eravamo al settimo cielo e poi tutto è andato in fumo.

Accarezzo la foto sulla tomba.
Com’era felice.

Mia figlia, Alexis, è l’unico motivo per cui sono ancora in vita, il primo periodo ero in crisi profonda, non sono uscito di casa per tre mesi, sempre a scrivere e piangere. Mia madre mi diceva che dovevo reagire, dovevo riprendere in mano la mia vita, così ho ricominciato ad uscire ma ogni angolo di New York mi ricordava il suo viso, i suoi capelli, il suo sorriso.

Non sto più vivendo.

Sto sopravvivendo da due anni ormai.
I miei pensieri vengono risvegliati dal suono del cellulare.

Lo prendo, mi asciugo le lacrime e cerco di rispondere con la voce più normale possibile.

“Hey mamma”

“Richard devi correre a casa”

 
 

 

Ciao a tutti/e!

E' la prima volta che scrivo una FF, amo da impazzire Castle e ho deciso di pubblicare una storia che parli della nostra coppia preferita ma con avvenimeti mai successi realmente nel telefilm.
Spero vi piaccia e a presto con i prossimi capitoli :)

 

   
 
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