E
quando ci
prendi talmente gusto a scrivere non smetti più! xD
Sfruttando i momenti liberi
ecco che la mia mente ha partorito un’altra one-shot su una
coppia che ho
iniziato ad apprezzare col tempo di “Kuroko no
Basket”. Spero vi possa piacere.
Buona lettura!
Ranmaru_cchi94
Disclaimer:
I
personaggi presenti in questa fan fiction, così come l'opera
da cui sono
tratti, non mi appartengono, ma sono proprietà di Tadatoshi
Fujimaki. Tutti i
diritti riservati. Non scrivo a scopo di lucro.
PASSION & POSSESSION
“Un
infinito di passioni può essere
contenuto in un minuto come una folla in un piccolo spazio.”
- Gustave Flaubert -
Il
Seirin aveva vinto contro la squadra di Murasakibara.
Ma
avrebbe preferito il contrario. Non perché era contro il
Seirin. Il vero
problema era il modo in cui stavano festeggiando la vittoria.
Solo
lui poteva mettere le mani su Tetsuya. Solo Lui.
Anche
quel giocatore fantasma doveva capirlo che era solo Suo.
“Aspettami
lì sul campo”
Un
breve messaggio. Un ordine imperativo che sapeva sarebbe stato seguito
alla
lettera dal giocatore del Seirin. Del resto nessuno della Generazione
dei
Miracoli osava contraddirlo o disobbedirgli.
Era
ancora il loro Capitano dopotutto.
E
difatti il piccolo ragazzo dai capelli azzurri si era fermato sulla
panchina a
fianco del campo in attesa, mentre le squadre raggiungevano gli
spogliatoi.
Era
arrivato il momento. Doveva fargli capire che lo possedeva. Che era
soltanto
Suo.
Lo
raggiunse in silenzio non togliendogli mai quegli strani occhi diversi
di
dosso.
-Tetsuya-
Un
nome sussurrato, però scandito chiaramente come un ordine,
fece alzare Kuroko
in piedi quasi sull’attenti, in attesa di sentire le parole
del rosso.
-Sai
perché sono qui vero?-continuò con quel tono di
voce calmo Seijuro.
L’altro
si limitò soltanto ad annuire. Sentiva la minaccia dietro
quella calma e temeva
per quello che sarebbe potuto succedergli.
Era
risaputo che Akashi non amava le insubordinazioni e che le punizioni
erano
all’ordine del giorno se non rispettavi una sua regola.
-Mi
sei sfuggito una volta quando hai deciso di iscriverti qui nella
squadra del
Seirin e ho lasciato correre in quanto anche gli altri hanno avuto la
stessa
idea di dividersi. Ma non ho mai accettato che tu dessi loro anche il
cuore-
Era
un discorso molto possessivo certo però Tetsuya sapeva
quanto il giocatore del
Rakuzan lo ritenesse una sua “proprietà”
per aver scoperto il suo talento
sportivo.
Però
non aveva mai creduto che il concetto fosse esteso anche ai suoi
sentimenti.
Del resto cambiando squadra era normale iniziare ad affezionarsi ai
compagni e
alla squadra in generale.
Quindi
provò a spiegare il suo punto di vista..
-Akashi
so di essere una tua “proprietà” ma come
posso continuare a giocare con il
Seirin senza lasciarmi coinvolgere emotivamente?-
-Puoi
gioire per le vittorie e piangere per le sconfitte ma tu sei Mio.
Quindi
allontanati sentimentalmente dalla squadra-rispose stranamente calmo
Seijuro,
benché fosse stato appena “sfidato”.
-Sentimentalmente?!
Ma si parla di squadra mica di amore?!-
A
quel punto Kuroko vide per la prima volta un’espressione di
rabbia e perdita di
controllo da parte di Akashi. Non era mai successo prima che perdesse
in quel
modo la calma.
E
questo lo spaventò assai anche perché in un
attimo si ritrovò per terra tra le
braccia di un Seijuro in preda ad una passione cieca che lo portava a
baciare
ed accarezzare ogni singolo centimetro di pelle di Tetsuya.
E
a
quel punto non ci fu più tempo per parlare e chiedere
spiegazioni. La passione
era talmente forte quanto il senso di possessione che Seijuro stava
trasmettendo al compagno.
Anni
di frasi non dette, sentimenti tenuti chiusi nel cuore stavano
sgorgando fuori
tutti in una volta in un’unione di corpi.
Le
mani del rosso danzavano quasi sul corpo esile e snello del giocatore
del
Seirin, il quale esterrefatto da quello che stava provando, si
lasciò andare
totalmente.
Presto
i vestiti divennero una barriera da eliminare velocemente per non
perdere
nemmeno un secondo quell’adrenalina che li aveva posseduti.
E
si
unirono come mai prima avevano fatto. E finalmente Kuroko
capì cosa intendeva
dire il Suo capitano.
Capì
la gelosia dietro quelle parole. Ma soprattutto capì la
passione e la
possessione che il rosso provava per lui.
E
capì che il cuore non avrebbe mai potuto donarlo alla
squadra ma solo a quella
persona che l’aveva scoperto, amato e posseduto da tempo.
Seijuro,
il vero proprietario del suo cuore.