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Autore: Pika_Pi    28/09/2014    2 recensioni
[...]
Michael accarezzò il viso di Luke fermandosi sulla ferita.
“Sai una cosa? Calum mi ha sempre parlato di te ma non avrei mai immaginato che mi sarei innamorato di te.” Confessò
[...]
Un taglio per Ashton che gli rendeva la vita impossibile.
Due tagli per il suo essere così insicuro.
Il sangue iniziò a scorrere lungo il suo braccio.
[...]
“Domani partiamo.” Michael mostrò a Luke due biglietti aerei. “Ti porto via da questa merda.” Luke sorrise, Michael lo stava salvando.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Luke Hemmings, Michael Clifford
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Ci pensi mai al mondo senza di te?


Chi era Luke Hemmings?  Lo sfigato di turno, ovvero la preda preferita di Ashton Irwin.
Lui era quello senza amici,  il suo unico vero amico era Calum Hood.
Chi era Ashton Irwin? Il bullo della scuola.  Anche se, in verità, faceva il bullo solo con il piccolo Hemmings.
O almeno fu così fino all’arrivo di Michael.


25 Novembre.
Il suono della sveglia rimbombava nella stanza vuota di Luke.
Tolse lentamente le calde coperte dal suo corpo e, strofinandosi gli occhi per via della luce, spense la sveglia.
Si guardò attorno e sospirò: stava per avere inizio un’altra giornata di merda.
Guardò i muri della sua stanza: bianchi.  Non una foto, o un quadro, uno scafale. Nulla.
La sua stanza era vuota,  come lui.
Le uniche cose che potevi trovare li erano: una scrivania, dove il biondo scriveva le sue canzoni, che nessuno avrebbe mai letto. Perché lui in quei fogli macchiati di inchiostro, e talvolta lacrime, ci metteva la sua vita.
Poi c’era la sua chitarra, l’armadio e, l’immancabile, letto. Nient’altro.
Luke prese una felpa e un paio di jeans, a caso, e poi si diresse in bagno per un doccia. La sua voglia di vivere era pari a zero.
Girò lentamente la manopola dell’acqua  e aspettò che diventasse abbastanza calda.
“Ma io che vivo a fare?”
Questo era il pensiero che tormentava da troppo tempo il biondo.
L’acqua troppo calda scorreva sul suo corpo freddo: bruciava, ma al ragazzo non importava.
Uscì dalla doccia e si vestì velocemente, si guardò allo specchio e rimase immobile.
Lui non era  brutto, anzi! Era davvero un bel ragazzo: occhi azzurri, capelli biondi.
Quel piercing sul labbro che lo rendeva dannatamente sexy.
Non era nemmeno antipatico, prima di trasferirsi a Sydney era pieno di amici.
Ora il suo unico amico era Calum.
E, forse, era anche colpa di se stesso se era solo.
Lui si era isolato, lui aveva paura.
Chiuse la porta di casa e l’aria fredda di novembre lo investì facendolo rabbrividire.
Non ci fece caso e si diresse verso la fermata dell’Autobus dove c’era Calum ad aspettarlo.
Hey Hemmings! Lo salutò il moro e Luke, in risposta, lo abbracciò.
Un abbraccio che Hood ricambiò subito, capendo che quel giorno il suo amico aveva una giornata no.
L’autobus, stranamente, arrivò in orario.
Luke sospirò prima di salire: si stava preparando all’inferno che sarebbe iniziato tra poco.
Hemmings, amico vieni qui dai. Disse, ironico, Ashton.
Il biondo si avvicino a lui, insicuro.
“Coraggio, siediti.” Ghignò il riccio.
Si sedette, grande errore.
Irwin prese il polso di Luke e lo strinse e creando un livido.
Ahi! Gemette Luke.
Cosa c’è, Hemmings? Ashton aumentò la stretta sul polso.
N-nulla… Calum, che stava osservando da lontano, intervenne.
Lascialo stare, Irwin.
Oh, Luke, guarda è arrivato il tuo principe azzurro. Hahah.Rise, una risata che fece male a Luke.
Hai ragione Hood, porta via questo frocio di merda.
Mollò la presa sul polso del biondo, dove c’era un livido bluastro che Luke si affrettò a coprire con la manica della felpa.
L’autobus si fermò, segnale che erano arrivati a scuola.
E spostati. Ashton spinse Luke che andò a sbattere contro un ragazzo mai visto prima d’ora.
Aveva il cappuccio in testa ma si poteva intravedere un ciuffo di capelli rosso fuoco.
S-scusami…Sussurrò Luke al ragazzo, senza guardarlo, e si allontanò.
La campanella emise il suo assordante suono e Hemmings si diresse alla sua classa, senza mai alzare lo sguardo.
Buongiorno ragazzi Salutò la professoressa Da oggi avete un nuovo compagno di classe: Michael Clifford.
Luke, incuriosito, alzò lo sguardo e, vedendo i capelli rossi, capì che era il ragazzo di prima.
Siediti vicino a Hemmings, quello biondo la infondo. Continuò la prof.
“Di male in peggio.” Pensò Luke.

26 Novembre.
“Hey Luke, oggi non vengo. Scusami, non mi sento bene.”
Questo diceva il messaggio che Calum aveva mandato a Luke che, quel giorno, avrebbe dovuto affrontare Ashton da solo.
Arrivò con grande anticipo alla fermata dell’autobus e si sedette sulla panchina mettendo le sue adorate cuffie nelle orecchie.
Dopo un quarto d’ora il biondo sentì uno scricchiolio: qualcuno si era seduto accanto a lui.
Alzò lo sguardo e vide Michael.
Abbassò il volume della musica, sperava con tutto il cuore che gli parlasse.
Ciao. Luke alzò la testa di scatto: Michael lo aveva salutato.
H-hey Ricambiò il saluto con la sua solita insicurezza.
“Che hai fatto li?” Indicò il livido sul polso.
Il biondo scosse la testa e aggiunse Nulla
Ashton? Luke lo guardò confuso.
Come sai di lui?
Me ne ha parlato Calum, io e lui ci conosciamo. Disse.
Allora, è stato lui?Continuò e Luke annuì.
Vieni Michael lo prese per mano. Oggi non andiamo a scuola.
I due camminarono per dieci minuti fino ad arrivare, apparentemente, in un vicolo cieco.
Michael fece segno di seguirlo e scavalcò il muro a fine strada.
Luke lo seguì e si trovò in un giardino immenso.
Contrariamente a quello che sono le strade di Sydney non c’era un rifiuto a terra.
Ti piace? Il biondo annuì e Michael lo prese per mano facendolo sedere sotto la chioma di un albero.
Luke arrossì a quel contatto.
Posso chiederti una cosa? Chiese improvvisamente.
Certo, Luke.
Ci pensi mai al mondo senza di te?”
Michael annuì.
A volte penso che sarebbero tutti più felici senza di me, di essere solo un peso.
Non credo che tu sia un peso 
Disse Luke.
Il ragazzo lo guardò, confuso, e lo incitò a continuare.
Voglio dire… Abbassò lo sguardo imbarazzato Niente…
Michael si avvicinò a lui e gli alzò, delicatamente, il viso costringendolo a guardarlo.
Hai degli occhi bellissimi Disse e Luke arrossì G-grazie…
E tu, pensi mai al mondo senza di te?
Sì, sempre. Vorrei solo poter scomparire una volta per tutte. Ammise il biondo.
Michael lo abbracciò e, in quel momento, se Luke avesse potuto sarebbe morto fra le sue braccia, così da poter dire di essere morto felice.

27 Novembre.
Un pugno allo stomaco.
Luke si piegò in due dal dolore.
Ashton lo spinse facendolo cadere e iniziò a calciarlo.
Nessuno lo aiutava, tutti guardavano e nessuno si avvicinava per aiutare Luke.
Lascialo stare, stronzo.  Luke alzò lo sguardo appena sentì la voce di Michael e lo vide tirare un pugno ad Ashton.
Il labbro di Ashton sanguinava ma prima che reagisse Michael lo spinse il più lontano possibile, prese Luke e si allontanò da Irwin.
Stai bene? Chiese al biondo appena furono abbastanza lontani.
Lui scosse la testa Voglio farla finita, Michael. Iniziò a piangere.
Hey, non dire cazzate okay? Calmati. Lo guardò negli occhi e gli asciugo le lacrime, cosa del tutto inutile visto che più gli asciugava le lacrime più ne uscivano dagli occhi di Luke.
Lo abbracciò iniziando ad accarezzargli la schiena “Andrà tutto bene, te lo prometto.”

4 Dicembre

“Caro diario,  sono io, Luke.
Sto male, anzi malissimo.
Ashton continua a picchiarmi, Calum si è fidanzato: sono giorni che non lo vedo.
L’unica cosa bella della mia vita è Michael.
Sai, credo di essermi innamorato di lui: è così bello, dolce, comprensivo.
Lui c’è sempre per me, si è fatto picchiare da Ashton per difendermi.
Esatto, si è fatto picchiare e questo mi fa stare malissimo.
Lui non deve soffrire per me”


Che stai scrivendo? Chiese Michael vedendo Luke intento a scrivere.
Uhm? No niente… Rispose chiudendo il suo diario.
Michael avvicinò un batuffolo di cotone imbevuto nel disinfettante alla ferita che Ashton aveva fatto da poco al suo Luke.
Ahi! Brucia. Si lamentò Luke.
Michael accarezzò il viso di Luke fermandosi sulla ferita.
Sai una cosa? Calum mi ha sempre parlato di te ma non avrei mai immaginato che mi sarei innamorato di te. Confessò.
C-cosa?! Chiese incredulo il biondo e, in risposta, Michael lo baciò.

6 Dicembre, ore 13:50

A-Ashton…basta ti prego… Lo pregò Luke.
Decido io quando smettere, frocio.  Un altro calcio arrivò allo stomaco del ragazzo che iniziò a tossire, sputando sangue.
Hahaha, per oggi può bastare. Ci vediamo domani Hemmings!
“Non ci sarà nessun domani” Pensò Luke.

6 Dicembre, ore 15:00

Luke era stanco.
Luke non voleva più soffrire.
Luke voleva farla finita, una volta per tutte.
Luke estrasse una lametta dalla tasca della felpa e la rigirò fra le mani.
La avvicinò al braccio.
Un taglio per Ashton che gli rendeva la vita impossibile.
Due tagli per il suo essere così insicuro.
Il sangue iniziò a scorrere lungo il suo braccio.
Stava per fare il terzo taglio quando qualcosa, o meglio qualcuno,  gli tolse la lametta dalla mano.
Michael.
Non disse nulla si limitò ad abbracciarlo.
Luke scoppiò in un pianto disperato.
Michael doveva salvarlo.

24 Dicembre
Luke, domani è Natale.
Michael e Luke erano sul divano di quest’ultimo, abbracciati.
Avevano passato le ultime settimane a coccolarsi, baciarsi, come due fidanzatini che, in realtà, era quello che erano.
Mh, e allora?Chiese il biondo completamente disinteressato alla festività che ormai non festeggiava da anni.
Domani partiamo. Michael mostrò a Luke due biglietti aerei. “Ti porto via da questa merda.”
Sorrise, Luke per la prima volta dopo anni sorrise e abbracciò Michael.
Lui lo stava salvando.

5 Gennaio.

Luke e Michael ora vivono in Irlanda.
Luke e Michael ora sono felici, Luke è felice.
Luke ora sorride.
Luke non piange più, non si taglia.
Luke ora vuole vivere.
Luke e Michael si amano.
Michael ha salvato Luke.


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Hey!
Innanzitutto vi ringrazio per aver letto questa Fanfiction.
Spero che vi sia piaciuta e, inoltre, mi farebbe un immenso piacere
ricevere qualche recensione.
Positiva, neutra o critica che sia.
In questa Fanfiction c’è una parte di me, per metà si può dire che sia una storia vera.
Detto questo vi saluto.
Ciao ciao, spero di non avervi annoiato.  :)




 
   
 
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