L’abitudine di dire addio.
 
In novecento anni di vita ci aveva fatto il callo a certe cose, lui.
A salutare le persone sapendo di non tornare indietro.
Crudele, forse, ma non era il tipo a cui piace dire addio.
Forse le illudeva, ma le donne con cui aveva viaggiato non erano stupide, sapevano perfettamente che se lui non era tornato dopo settimane, mesi, non sarebbe tornato più. Ci speravano forse, ma lo sapevano. Lo sapevano.
E a lui non piaceva dire addio.
Era così definitivo.
Perché Sarah Jane l’aveva rivista, no? Non era stato un mai più.
Ma lei era diversa.
Non l’aveva capito subito, sembrava una come le altre, una che si era trovata nel posto sbagliato al momento sbagliato, ma aveva incontrato la persona giusta.
Chiederle di seguirlo era stato un attimo, una scelta dettata dall’impulso del momento e dalla solitudine che aveva provato per un lasso di tempo abbastanza lungo da volerla interrompere.
Non importava che fosse lei o un’altra, era solo qualcuno con cui parlare.
Ma, ovviamente, Rose non era solo qualcuno con cui parlare.
Rose era Rose.
E non le aveva detto che la amava.
Proprio non ci riusciva a dire addio.
Non ci avrebbe mai fatto l’abitudine.
 
N.d.A.
Perchè ho pianto come una scema e sto seriamente iniziando ad odiare la BBC!
(Arrivo sempre dopo a guardare queste meraviglie, ma meglio tardi che mai!)