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Autore: Key_Pandora    29/09/2014    1 recensioni
Tutti conosciamo Nico dal punto di vista di Percy, o dagli altri semi-dei...
Ma non abbiamo mai visto gli esordi dal punto di vista del figlio di Ade,
che ora si è chiuso nella sua stanza ricurvo sui videogiochi e internet.
Ade starà zitto o farà qualcosa a riguardo?
(I riferimenti alla storia originale sono puramente pianificati ed incastonati... e le cose sono davvero andate così (forse))
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ade, Nico di Angelo, Quasi tutti, Reyna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Tutti voi conoscete Nico attraverso gli occhi di Percy,ma questa volta sarà lui a descriversi, e a spiegarci parecchie cose che ci sono sfuggite (come per esempio, perché secondo Annabeth lui abbia una cotta per lei)… scopriremo che essere semi-dei non ha niente di diverso dall’essere un comune ragazzino con problemi di autostima.

Prima di iniziare a leggere voglio avvertire che, per chi non avesse letto "La Casa di Ade" potrebbero esserci piccoli spoiler (ma non troppo importanti, più che altro, qualche riferimento al viaggio sull'Argo seconda dal punto di vista di Nico, ma senza riferirsi a particolari avvenimenti...)

PS. Questa fan-fiction è la base di una serie a fumetti che volevo postare sul mio blog (quindi, la prima pagina è a fumetti (trovate comunque, sotto, la descrizione in italiano.))


Nico si trovava, come ogni giorno, al buio della sua camera nel palazzo di Ade, ad annoiarsi davanti al pc. Cliccava distrattamente con il mouse su le pagine di internet, senza fare realmente qualcosa. Di tanto in tanto beccava qualche sito interessante, o passava il suo tempo su qualche videogioco MMORPG online... come The Legen of Edda, ma senza staccarsi da cose serie, come God of War. 
Se ne stava seduto tranquillo, a pensare alle sue cose... non si sarebbe mai aspettato che, da un momento all'altro, suo padre: Ade, il dio degli inferi, sarebbe irrotto in camera sua per dirgli: "è abbastanza figlio. Dobbiamo parlare."

Fu così, senza nemmeno accorgersene, che si ritrovò seduto ad una seduta di terapia con Estia e qualche titano in preda a qualche problema di depressione, rancore o sicurezza.
Ade pensava che gli avrebbe fatto bene parlarne con qualcuno; ma esprimere i suoi disagi davanti a quelle persone gli creava non poco disagio.
"Coraggio Nico," Lo incoraggiò Estia con dei gesti per metterlo a suo agio. "Perchè non inizi con il presentarti?"
Nico non era proprio dell'umore giusto per parlare con calma e tranquillità, avrebbe solo voluto tornare nella sua stanza; ma sicuramente Ade non glielo avrebbe permesso finché non avrebbe risolto il problema, quindi pensò al fatto che tutti i presenti, seduti in cerchio sulla propria sedia in quella stanza, si sentissero proprio come lui. Prese coraggio e iniziò:
"Ciao, io sono Nico, Nico di Angelo."
Arrivò un coro di sussurri di saluto, non molto motivanti.
"Per prima cosa, dovete sapere che non sono di quest'epoca...
Sono nato nel XX secolo, ma per un po’ di tempo sono rimasto in un hotel dove il tempo non scorreva, e così, ho mantenuto la mia giovane età. (E le ragazze per questo mi invidiano.)"

I ricordi di Nico gli tornarono alla mente, ripercorrendo tutto quello che gli era successo. Tornarono sotto forma di immagini, come dei Flashback.

"Sono uscito e sono finito, in un qualche modo, al campo Mezzo sangue. Diciamolo chiaramente: Sono figlio di Ade, e sono Nerd … e un po’ emo … non era un posto per me; quindi me ne andai.
E, uscito dal campo, ho iniziato a scoprire le gioie della vita moderna:
I videogiochi
Gli tornò in mente quando era sulle rive dello Stige a spezzare le sue carte da gioco di MitoMagia. - Tks... come ho potuto amare questo gioco di carte?!
I Fastfood 
Quando versava gli happy meal nella tomba per ritrovare il fantasma di sua sorella, Bianca.
Il wc dentro casa!
Ma in particolar modo: INTERNET!
E’ diventata un’ossessione.
Il fatto è che, non è come qui fuori. Nessuno ti giudica male perché sei omosessuale, o perché sei un figlio di Ade (certo, la maggioranza non crede a nessuna delle due cose seriamente), non mi sento spregiato come nel “mondo vero”! E così ne sono diventato dipendente …
Ed è per questo che sono qui … perché mio padre non vuole che stia attaccato tutto il giorno al pc iniziando a vivere nel mio castello in aria … Come se potessi farmene uno! Gli unici a cui è permesso a quanto pare siano i Figli di Zeus!
Nico si considerava un tipo piuttosto divertente, anche se nessuno rideva mai alle sue battute. Al vedere che il riferimento era stato colto con diverse risatine e mormorii di assenso gli scaldò il cuore. Si riposizionò sulla sedia, molto motivato a continuare.

Tutto ha avuto inizio quando diedi una mano nello scontro finale con i Titani, e mio padre venne ricompensato con gloria e un’insulsa sedia su cui sedersi quando va in visita dai parenti.

Ade: “Pare che guadagna, fioi che magna.” (Padre che guadagna, figli che mangiano.)
Toh, un computer.
Fu così che Nico si ritrovò con la sua prima tecnologia tra le mani: Un bel pc portatile, nuovo di zecca, rivestito di ferro dello Stige. Una vera sciccheria!
Inutile dire che sapevo già cosa fosse, dato che c’erano degli arcade spaziali all’hotel Fiore di Loto … ho avuto solamente un piccolo problema a capire come si accendeva … intendo, perché li fanno così complessi? Una volta bastava infilare e staccare la spina!
Non sapevo come usarlo, ma avevo visto che Annabeth ne possedeva uno simile, quindi andai a chiedere a lei qualche consiglio.
Credetemi sulla parola, non avevo tutta questa voglia di vederla… con Percy… ma ci andai molto spesso.
Per quanto lo imbarazzasse, i ricordi di quella estate si rifecero vivi nella sua mente... nemmeno lui sapeva dire con precisione quante volte aveva interrotto i due amici per ricevere una mano da Annabeth:
Mentre si facevano una nuotata, quando stavano per uscire a cena o un cinema, o altre cose del genere.
E nonostante la ragazza sembrasse irritata, alle volte, Percy la convinceva sempre, dato che Nico li aveva aiutati notevolmente durante -Lo scontro finale-.
Iniziai a passare molto tempo con lei, dato che avevo un sacco di problemi  con le e-mail.
E andava anche tutto piuttosto bene finché non cominciò con lo spettegolare:
Le note più dolenti per Nico, erano quando lei tirava in ballo Percy. Non gli piaceva affatto parlare di lui; un po' provava ancora rancore nei suoi confronti per la morte della sorella... e altre cose. Quindi era infastidito quando Annabeth lo tirava fuori come argomento principale di qualche discorso, tipo: "Quale film gli piacerebbe vedere stasera, secondo te?" o "Secondo te pensa ancora a Calipso"?
Inutile dire che facevo in modo di deviare sempre il discorso, così lei ha erroneamente pensato che fosse perché ero geloso di lui. E come solo una ragazza potrebbe farsi venire in mente (la verità è che non gli piaci abbastanza) automaticamente ero invaghito di lei.
Ovvio che sono venute a saperlo anche tutte le galline del pollaio (come diciamo in Italia), e Jason è una delle galline.
La solita catena viziosa: Annabeth lo aveva detto a Piper, e questa lo aveva detto al suo ragazzo, Jason.
Era felice che la voce non fosse ancora giunta ad altri, ma aveva come l'impressione che, stando tutti sulla stessa barca (in senso più che letterale), non avrebbe avuto problemi neanche il Coach Edge, a saperlo. Come se gliene fosse importato qualcosa.
Beh, insomma … non la sopportavo più, così me ne andai. [definitivamente questa volta.]
Mi Chiusi dentro la mia cameretta ed iniziai a darmi al Gaming, ai forum …
Al'inizio c'era una lieta aria di famiglia, che a Nico piaceva abbastanza. Ma di tanto in tanto arrivava Demetra, che ogni giorno se ne inventava una per convincerlo a mangiare i cereali che gli portava in dono. Era imbarazzante stare a tavola tutta la famiglia riunita. Con suo padre, una sottospecie di una matrigna, e... non sapeva come considerare esattamente la dea dell'Agricultura, se una qualche zia o una nonna acquisita?
Così si rinchiuse letteralmente in camera sua.
E persi la cognizione del tempo, dei giorni, e dello spazio.
Nico si ricordava ancora quando, camminando per le praterie degli Asfodeli, con la sua PSP in mano, non inciampò (quasi letteralmente) su sua sorella, Hazel.
Si, beh, da lì è stata tutta un’avventura continua:
Mi inimicai Reyna,
Mentii a Percy,
Caddi nel Tartaro (dove tra l’altro non c’era campo per il WI-FI.)
Venni rinchiuso in una giara.
Si, insomma, non potete biasimarmi se mi sistemavo sull’albero maestro dell’ARGO II per giocare in solitudine con il mio nintendo3DS.
E nonostante io volessi palesemente restarmene da solo c’era sempre qualcuno che veniva a scocciarmi.
Aveva capito che Leo e Frank lo facessero per Hazel, ma la cosa lo infastidiva comunque, se non di più.
Così sono venuto a conoscenza del fatto che Frank era fan di MitoMAGIA, come me. [Anche se non QUANTO me.]
Ho attraversato l’inferno,  in modo letterale, da quando Percy Jackson si è infiltrato nella mia vita. Senza contare che ho dovuto affrontare Cupido per tirarlo fuori da quel buco!
Altri mormorii scoppiarono nella sala. Tutti i presenti si erano messi a fare commenti, evidentemente coinvolti dai racconti del ragazzo. Sembravano quasi provare una sorta di ammirazione per lui, ma allo stesso tempo dispiacere. Non capì tutto, in mezzo al brusio, ma sentì qualche sporadica frase, come: "Cupido è un avversario temibile", "Ma non ha già patito abbastanza, quel povero ragazzo? Potrebbero lasciarlo in pace" o "Percy Jackson ha rovinato la vita anche a me."
"Grazie per esserti esternato con noi Nico." disse Estia, che con un movimento delle mani fece calare lentamente il silenzio."Spero che la cosa ti abbia fatto sentire meglio." In quel momento, Nico si sentì alleggerito, come se parlare di tutto quello che lo turbava lo avesse fatto sentire meglio. Parlare dei suoi turbamenti con qualcuno era sempre stato difficile per lui. Suo padre deviava sempre discorso quando le cose si facevano difficili... tanto per cominciare, aveva detto che dovevano parlarne, e invece lo aveva portato lì. Per quanto riguardava il resto, avrebbe potuto parlarne con sua sorella, Hazel; ma non voleva accalcarle i suoi problemi, avendone lei più che abbastanza.
Quindi parlare con quel gruppo lo fece sentire piuttosto bene, si.

Si scompose sulla sedia, ora più tranquillo, e aspettò che fosse il turno di sentire qualcun'altro parlare dei propri problemi.


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Lo spazio dell'Autore
[chiamiamolocosìoconqualcos'altrodipacchianocomunque]
[O: presentazione ad un ipotetico prossimo capitolo]

Ehylà, semidei.
Tra i personaggi a cui è dedicata la fan-fiction c'è anche Reyna... che però qui non si è vista (infatti, ho in programma un futuro secondo capitolo, dove, invece che Nico, ci sarà lei a lamentarsi (di-cof-Percy-cof-cof)). Volevo aspettare di leggere "Blood Of Olympus", per mettere anche dei dettagli del suo viaggio con Nico (perchè mi sono già inventata qualche scena esilerante, ma dato che rispettiamo le decisioni degli autori qui (ma questo non vuol dire che non possiamo immaginarci un lato oscuro degli avvenimenti) volevo vedere se si incastravano bene)...

Quindi, molto prossimamente:
Secondo capitolo, con Reyna!
  
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