I NEED YOUR HUG
 

Introduzione
 

Gwen Tempest era una ragazza come tutte le altre. I suoi capelli erano castani rossicci, gli occhi azzurri e possedeva un buon carattere. Il suo migliore amico Paul per lei era come un fratello. Da quando avevano entrambi dieci anni stavano sempre insieme, ma qualcosa, nel corso di un paio di mesi, cambiò.

Quella fatidica mattina d'inverno Gwen sentì sua madre che dal piano di sotto la chiamava urlandole che doveva andare a scuola, un altro giorno di strazio.

Si alzò in piedi svogliata e si vestì con le cose sua madre le sistemò sulla sedia in camera sua.

Scese in cucina dove la colazione era pronta, una tazza fumante di caffè e una brioche al cioccolato per Gwen era la meraviglia.

“Buona giornata tesoro” sua madre le diede un bacio sulla guancia, spingendola fuori dalla porta.

La ragazza arrivò fino a casa di Paul, che l'aspettava con quei capelli biondi sempre spettinati.

“Ma tu sai cosa significa spazzola? Ti costa davvero tanto la mattina sistemarti quei ciuffi ribelli?” chiese lei ridendo, camminando verso la scuola con lui.

“Non è colpa mia, sai, se mia mamma mi ha partorito che già i ciuffi non stavano al suo posto!” ribatté lui fingendo di essere offeso.

“Quando nasci non hai i capelli”

“Beh, solo tu sei nata pelata allora!”

“Paul, non crederti furbo solo perché hai preso la sufficienza in scienze, ti ricordo che ti ho aiutato io a studiare”

“Cosa centra questo con i capelli?”

“Oh, centra e basta!” tagliò corto lei cercando di zittirlo.

“Guarda, siamo già arrivati per colpa tua. Cammini troppo velocemente, Gwen”

“Senti quello, che mi spinge in avanti gridando siamo in ritardo!”

“Tsk, non mi interessa arrivare in orario”

“No, certo” lei scosse la testa senza smettere di ridere, dirigendosi verso la sua classe. “Ci vediamo in mensa, Paul!”

“Ciao!”

 

 

In mensa, a ora di pranzo, Gwen si sedette nel solito tavolo con il piatto fumante di spaghetti e riso. Riempì il bicchiere di aranciata e iniziò a mangiare.

Dopo un paio di secondi un ragazzo sconosciuto si avvicinò a lei.

“Ti è caduto questo” e le porse il tubetto di maionese che le era scivolato dal vassoio.

“Grazie mille”

“Sei da sola?” domandò lui.

Gwen arrossì. Parlare con i maschi che non conosceva le faceva quell'effetto, e pregò che Paul arrivasse in un batter d'occhio.

“Beh, adesso sì, ma..” lui non la fece finire.

“Allora ti faccio compagnia” e si sedette davanti a lei. Aveva i capelli neri e gli occhi scuri e stanchi. “I miei compagni di classe hanno una partita, e io non posso partecipare perché ho la caviglia rotta”

“Oh, non me n'ero accorta. Sei di quinta?” disse lei.

“Sì, e tu di quarta vero? Ti vedo sempre uscire dal secondo corridoio dove ci sono quelli del quarto anno”

“Ah, ma allora mi conosci? Io non ti ho mai visto” Gwen si stupì.

“No, solo di vista. Ah, dimenticavo, io sono Jack Mitchell”

“Gwen Tempest” disse lei sorridendo.

Dall'altra parte della sala Paul osservava la scena ad occhi sbarrati. La sua migliore amica gli aveva dato bidone.

Note dell'autrice
Ciao a tutti, questa è la mia prima storia e come autrice sono ancora un po' insicura.
Forse è un po' troppo lunga come introduzione, e spero non ci siano errori, io mi sono impegnata davvero. Questa ff è molto importante per me. Accetto recensioni di tutti i tipi, consigli e ogni genere di critica costruttiva e non.
Per gli aggiornamenti è più complicato con la scuola, ma penso e spero che una volta alla settimana vi ritroverete il seguito.
Alla prossima, un bacio!
Piuma Blu :)