-Kunimi, mangiami. Divorami.- disse in preda alla lussuria, mentre l'altro col pollice andava a pulirsi un rivolo di sangue da quella bocca, che ne era intrinseca.
[...]
-Allora prendimi.- gli morse il labbro inferiore e glielo strappò, ingoiandolo e poi leccando il sangue grondante che iniziò a stillare dall'amputazione.
La sua lingua incontrò quella del più grande e iniziarono a danzare dolci, rincorrendosi e poi violente come la guerra.
-Dovrai aspettare ancora un po'... Ken- ghignò
Attenzione: storia con scena di sesso particolarmente violenta