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Autore: reggina    30/09/2014    4 recensioni
Per ogni successo c'è un prezzo da pagare. Per ogni sorriso, conquistato faticosamente, c'è una difficoltà a fare da contraltare. Il mondo dei contrari dà e toglie. Ma, fino a che punto, il destino sarà infido e spietato con Julian?
Genere: Angst, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Jun Misugi/Julian Ross, Yayoi Aoba/Amy
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Era successo tutto all'improvviso ma era stato, esattamente, come Julian lo aveva immaginato in quelle lunghe settimane. Ogni singolo momento.

Quando mamma e papà erano andati a prenderlo a scuola, nel bel mezzo delle lezioni della mattina, quell'irruzione improvvisa lo aveva frastornato.

Mai i suoi genitori gli avevano concesso di saltare la scuola se non per i suoi noti, cronici, problemi di salute.

Aveva permesso a Stephen di scorgere la sua espressione disorientata, poi aveva afferrato la cartella e si era incamminato appresso alla bidella che era venuta ad annunciare che i signori Ross lo aspettavano nell'atrio.

Anche la felicità irruenta che poteva notare nei gesti e nei movimenti agitati dei due adulti non faceva altro che incrementare la sua agitazione. Non era una sensazione sgradevole, però: aveva la percezione di qualcosa di buono che stava per accadere.

"Ce l'abbiamo fatta Julian! È nostra!"

Aveva solo biascicato il Dottor Ross, raggiante, con la stessa commozione che lo aveva animato mesi prima quando il figlio si era risvegliato dall'operazione.

Julian aveva capito all'istante e si era buttato tra le braccia dei genitori visibilmente entusiasta.

Mai un viaggio verso l'ospedale era stato accompagnato da tanta impazienza e da sentimenti tanto positivi. Per la prima volta in vita sua Julian poteva affermare di essere felice di metter piede in quel posto.

Quando raggiunsero il nido e Andy sistemò la bambina nell'ovetto che era in attesa di lei da settimane (assieme al passeggino, alle tutine e a tutti gli articoli da neonati che avevano saccheggiato, tutti e tre insieme, un pomeriggio in un negozio apposito), Julian si sentì pervadere da un piacevole calore.

E con l'orgoglio del fratello maggiore si preparò a portare a casa la sua sorellina. Lungo il corridoio incrociarono Lily Donovan, quasi l'avesse fatta apposta a farsi trovare lì.

Julian si irrigidì mentre la dottoressa si chinava a fare una fugace carezza alla bimba. Quindi tese la mano ad Andy.

"Auguri!"

La signora Ross restò incerta, quasi volesse studiare le vere intenzioni della vecchia rivale. Poi ricambiò la stretta.

"Auguri a tutti e tre!"

Ripeté Lily, estendendo la cortesia anche al resto della famiglia. Gregory fu molto abile a nascondere il suo imbarazzo e quando si allontanarono Julian provò un briciolo di dispiacere per Lily Donovan.


Già durante il tragitto verso casa la famiglia Ross aveva iniziato a realizzare che avere un neonato in casa avrebbe portato a nuove, entusiasmanti, scoperte ogni giorno. E non avevano fatto altro che contemplare quell'esserino.

Diwata aspettava nel bovindo, impaziente di conoscere la nuova arrivata. E quando intravide l'auto sbucare schizzò fuori pronta ad accollarsi un po' dei nuovi impegni della signora.

Anche lei, ovviamente, fece festa alla piccola. Dopo un buon quarto d'ora, calmati gli eccessi euforici iniziali, tutti si stavano, lentamente, abituando alla nuova situazione.

Diwata aveva messo su il bollitore per il tè mentre la famiglia era seduta in soggiorno. Era il turno di Julian di cullare la neonata quando l'osservazione di Gregory, così ovvia, li spiazzò.

"Beh dovremmo trovargli un bel nome adesso!"

Non ci avevano pensato fino ad allora perché identificarla, caricare l'attesa di affetto, avrebbe reso tutto più difficile nel caso il responso fosse stato diverso.

"Già, dovremmo...Julian a te l'onore!"

Fece eco Andy gravando il figlio di una tale responsabilità. Il ragazzo la guardò incerto, nella mente il buio totale: e se avesse proposto un nome stupido o che non avesse riscontrato l'approvazione degli altri?

Gregory riconobbe quello sguardo intimidito.

"Avanti tesoro, non puoi sempre temere il nostro giudizio!"

Lo esortò infatti. Suo padre aveva ragione: c'erano ancora delle zone d'ombra nel loro rapporto e sapevano bene, tutti e tre, che le cose non sarebbero cambiate dall'oggi al domani.

Julian annuì, ancora avvampato per quell'osservazione veritiera, poi si concesse qualche minuto per studiare la neonata, placidamente addormentata tra le sue braccia, e pensare.

"Lei è il nostro piccolo miracolo. Tutto quello che è successo negli ultimi tempi è da ricondurre fino a questa piccina. Mamma ti ricordi come ero inviperito quando ho scorto i dépliant per l'adozione nel cestino dell'immondizia?"

Andy annuì, una morsa alla gola al pensiero degli sbagli e delle incertezze di allora.

"Eppure l'idea di avere un bambino che trotterellava per casa, di respirare di nuovo vita, mi ha spinto a prendere la decisione giusta. E se non fossi finito, di nuovo, in ospedale non avremmo mai conosciuto questa bambolina..."

Andy e Gregory ascoltavano, un turbinio di emozioni.

"Vuoi dire che tutto è collegato?"

Sondò il dottor Ross.

"Sono convinto che tutto accada per un motivo nella vita, papà. E forse è anche tutto necessario. Diwata?"

La donna al richiamo, strofinò le mani nel grembiule, e si avvicinò.

L'indomani sarebbe ripartita per Manila. Qualche settimana di vacanza e poi anche il resto della famiglia si sarebbe trasferita in Giappone per iniziare una nuova vita insieme.

"Come si dice miracolo nella tua lingua?"

"Himala, signorino Julian!"

"Himala!"

Ripeté il ragazzo guardando la bambina e meditando quasi volesse studiare se quel suono si confacesse a quel visino roseo.

Poi alzò le iridi nocciola a scrutare la reazione dei genitori: glielo avrebbero bocciato a priori? Lo trovavano assurdo?

La fastidiosa sensazione di essere sotto processo, però, durò solo un secondo.

"Himala Ross. Suona bene!"

Approvò Gregory.

"Benvenuta a casa Himala!"

Fece eco Andy.

*** ****

Ci ho messo un po' a scrivere questo capitolo e sono un po' triste, ma al contempo orgogliosa, perché il prossimo sarà l'ultimo capitolo.

Grazie davvero di cuore a chi continua a seguire la storia!

   
 
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