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Autore: Dragonero    01/10/2014    0 recensioni
Nel continente di Endiness, tre ragazzi hanno intrapreso il loro viaggio. Si tratta di Barstow, un mercenario, Silvana, una girovaga e Adhara, una nobile. Ma oltre che allenare e catturare pokémon, dovranno vedersela con la guerra nella regione di Serdio (per cominciare), più altre peripezie. Il cammino per giungere dalla campionessa, sulla Luna che Mai Tramonta, sarà lungo e difficile.
Genere: Avventura, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Appena entrati nel boschetto, trovarono subito delle difficoltà: la pioggia aveva reso il terreno molto scivoloso e un tratto era da percorrere su di un tronco caduto. Fecero rientrare i loro amici per sicurezza. Il tronco era solido si, ma anche particolarmente pieno di muschio. Barstow suggerì a Silvana di proseguire carponi, anche se quello voleva dire sporcarsi, ma alla ragazza stava bene, non vedeva problemi nel farlo. Se non che, quando arrivò a metà percorso circa, uno starly le si parò davanti e la guardò con aria incuriosita. Silvana lo fissò per un lungo momento.
-Oh caccialo via, così potrai passare.- disse Barstow con aria annoiata.
-No.-
-No?-
-No. Se lo caccio via potrebbe arrabbiarsi e attaccarmi, e poi voglio uno Starly, lo hai dimenticato?-
disse, con la faccia praticamente affondata nel muschio del tronco.
-Ok, ma come farai a catturarlo in quelle condizioni?-
Con uno scatto Silvana si portò velocemente in avanti e provò ad afferrare lo Starly. Ci riuscì, ma rischiò di cadere di sotto, a causa dello sbatter d'ali di quella creaturina. Barstow perse circa dieci anni di vita nel vedere la ragazza ondeggiare sul tronco e ne perse altrettanti quando la vide scivolare di sotto. Anche lui scattò in avanti e la afferrò per uno stivale, tenendola sospesa nel vuoto: -VOLEVI AMMAZZARTI?!- gridò il ragazzo, tenendola ben salda, mentre quella si dimenava nel tentativo di tenere lo starly con se: -Ovvio che no, ma si deve rischiare per ottenere quello che si vuole!- strillò la rossa, senza un briciolo di buon senso.
Barstow ringhiò, fece una fatica cane ma alla fine riuscì a issarla sul tronco e poi a trascinarla dall'altra parte del baratro. Ansimando si portò una mano sul cuore: -Abbiamo iniziato il viaggio da poco meno di un'ora e già sento il desiderio di picchiarti, non farlo mai più!!- le disse, mentre quella lasciava finalmente lo starly e mandava Wing in campo: -Wing, vai! Usa azione!- gli disse, in pratica stava ignorando il suo salvatore e manco lo aveva ringraziato. Beh magari lo avrebbe fatto dopo.
Turtwig annuì e caricò in avanti, colpendo lo starly in pieno stomaco e facendolo sussultare. Ma di certo non si sarebbe arreso così, con uno sbatter d'ali contrattaccò con la stessa mossa. Era un susseguirsi di colpi Azione sferrati uno dopo l'altro. Barstow nel frattempo si era rimesso in piedi e osservava la scena, interessato, quella ragazza era una costante sorpresa ma si chiedeva se era il caso di lasciarla proseguire nel viaggio da sola, se si comportava sempre così rischiava solo di farsi male. Molto male.
-Vai pokéball!!- Starly era un po' stanco, era il momento della cattura. La pokéball lo colpì sulla fronte, poi lo inglobò in un fascio di luce rossastra. Uno... due e tre! Starly era catturato. Silvana saltò sul posto con un gran sorriso: -Eccolo qui! Preso! Ottimo!!- prese la pokéball e disse: -Benvenuto in squadra Jared!-
Barstow batté le mani: -Ottima prova ragazza, mi è piaciuto il tuo modo di lottare. Ma ti prego, la prossima volta, di evitare di cercare il suicidio per prendere un pokémon. Io non ci sarò sempre per proteggerti.-
Silvana sorrise in imbarazzo: -Scusa, hai ragione. Anzi, ti ringrazio molto per avermi salvata!-
-Così va meglio.- rise lui, guardandosi attorno. Anche lui voleva un pokémon volante, contro il primo capopalestra doveva armarsi bene, non poteva contare solo su Gale e André. Così proseguì assieme a Silvana nella boscaglia.
Incontrarono un venditore ambulante di pozioni, ne presero un paio a testa, Silvana ne usì una per curare Jared e mentre lei si era fermata ad allenarli, Barstow si era messo a fare una passeggiata nel dintorni per vedere se trovava qualcosa di interessante.
Mentre scendeva per un piccolo tratto, sentì dei rumori alle sue spalle, pensando che si trattasse di Silvana si girò con un sorriso, ma si trovò invece davanti un guerriero armato fino ai denti. I due si scrutarono per un lungo istante, poi lo straniero disse: -Che pokémon hai con te?-
-Perchè ti interessa?- domandò Barstow, immediatamente sulla difensiva.
-Questi sono affari miei, rispondi alla mia domanda.-
-Non sono tenuto a rispondere al primo che passa e che fa domande così dirette. Dimmi immediatamente chi sei, altrimenti sarò costretto a cacciarti con le cattive!- ringhiò Barstow, guardandolo male, non gli piaceva per niente quel tipo.
Lo sconosciuto ringhiò a sua volta, estrasse la spada dal fodero e si avventò su Barstow in modo decisamente inconsueto, da lì il giovane capì che aveva davanti un novellino nell'uso delle armi. Barstow scartò con facilità l'attacco e con l'elsa della sua spada, estratta rapidamente, lo colpì sulla schiena, facendolo atterrare nel fango: -Non capisco come può una persona andare a testa bassa contro uno straniero, senza prima aver valutato la sua forza. Sono un mercenario e sono stato addestrato da uno dei migliori soldati della corte di Bale. Adesso pretendo che tu ti identifichi immediatamente!- impose Barstow, ma il suo avversario si alzò in piedi e contrattaccò con un fendente, che Barstow parò solo grazie ai suoi ottimi riflessi. Per fermarlo ancora, il ragazzo fece una finta, lo sbilanciò in avanti e di nuovo lo fece cadere a terra. Quello, capito che non ce l'avrebbe fatta con un soldato così esperto, si rialzò velocemente e imprecando corse via, lasciando cadere una pokéball e scappando nel folto della boscaglia.
-”Ma tu guarda che tipi girano... Chissà chi era... oh?”- il pensiero del ragazzo fu catturato dalla pokéball che era caduta a terra. La prese e la studiò, sembrava usata. Premette il pulsante al centro di essa e la aprì: da essa ne uscì fuori un Fletchling. Era una femmina e non era ridotta molto bene. Sotto la pokéball c'era un'incisione e si poteva leggere il nome “Tabitha”. -Tabitha... è così che ti chiami?- chiese sussurrando. Ma la piccoletta respirava a fatica, così il ragazzo la prese e le dette una pozione, poi con cura le fasciò un'ala, chiaramente rotta, usando delle bende che portava con se e degli stecchi trovati per terra e puliti per l'occasione. La sua sfera era piuttosto malconcia, rischiava di cadere a pezzi da un momento all'altro, così la mise da parte per gettarla via appena possibile e catturò Tabitha usando una delle sue sfere. -Ecco fatto, adesso riposati, presto ti porterò a un centro per ristabilirti totalmente.- sorrise. Ma il suo sorriso si spense appena sentì un grido lacerare l'aria umida: era Silvana.
Sobbalzando Barstow tornò velocemente da lei, giusto in tempo per vederla scalciare e dimenarsi, un tipo vestito di nero da capo a piedi, con una larga tunica e un cappuccio calato sugli occhi, la stava tenendo in aria per la collottola della maglia e stava per allungare le mani alla sua borsa, probabilmente per derubarla. Wing, a terra, era ko e pure Jared. Per evitare che anche i suoi pokémon subissero la stessa sorte, Barstow decise di attaccare con la spada. Con un ringhio fermò la mano dell'uomo, poi lo spinse via e gli puntò la spada alla gola. Ne scaturì un duello piuttosto violento, lo sconosciuto non era un pivello come il soldato di prima, anzi, Barstow fece una fatica immonda per allontanarlo e alla fine questi se ne andò solo dopo aver ferito il ragazzo a una gamba e solo dopo aver udito un suono da qualche parte nella foresta. Si dileguò, mentre Barstow era chino a terra che cercava a tutti i costi di fermare la perdita di sangue. La ferita non era molto profonda ma lo era abbastanza da dargli seri problemi.
Silvana si chinò su di lui e lo medicò velocemente: -Sta' fermo..- disse, fasciandolo stretto.
-Vorrei sapere che diavolo succede, non pensavo che partire all'avventura potesse essere così pericoloso!- ringhiò il ragazzo.
Silvana stette in silenzio, poi, finito il lavoro, disse: -Non hai sentito allora la novità?-
-Quale novità?-
-Pare che il principe Doel, zio di Re Albert, voglia rovesciare il potere, detronizzare suo nipote e insediarsi come re di tutta Serdio.-

Barstow sembrava allibito: -Che cosa?! Ma non ha senso, perchè vuole farlo?-
-Odiava suo fratello, re Carlo e voleva essere re al posto suo. Dopo la nascita di Albert giurò che un giorno il trono sarebbe stato suo. Sai che è stato lui a uccidere Carlo, vero?-
-Si, questo lo sapevo, ma non pensavo fosse così pazzo da... ora vuole uccidere anche il nipote?-
-Esatto.-
-Ok, ma non capisco cosa c'entrino quesi due che abbiamo incontrato...-
-Due?-
-Poco fa ho avuto a che fare con un soldato strano.-
-Sandora. L'esercito di Doel. Anche il tipo incappucciato credo ne faccia parte, solo che...-
Silvana si morse il labbro inferiore. Barstow le chiese spiegazioni, ma lei non parlò. Beh, visto che la zona non era sicura si affrettarono ad abbandonarla, Silvana sostenne Barstow, che zoppicava e insieme arrivarono alle praterie.
Trovarono un capanno e lì si insediarono, Barstow avrebbe riposato, poi inisieme avrebbero deciso cosa fare, forse non era proprio il caso di passare ad Hellena, per Silvana...
  
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