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Autore: LilianMoonAngel    01/10/2014    1 recensioni
Avevo dieci anni quando ho scoperto di essere una semidea e francamente, all’inizio credevo fosse uno scherzo.
Sapete quelle tipiche frasi da genitore? Quelle che dicono ogni volta quando vogliono farci stare meglio se abbiamo l’autostima sotto la suola delle scarpe?
Ecco, mia madre usava sempre la stessa ogni volta che ne avevo bisogno: “Tu sei Speciale, Principessina mia”. All’inizio non capivo il perché me lo ripetesse così spesso, anzi odiavo che mi chiamasse Principessina, perché non mi sentivo per niente così.
Prequel della mia storia "Cuore di Ghiaccio". Voglio descrivere il passato della protagonista, Lilian, al Campo Mezzosangue, dopo la battaglia di Manhattan e l'arrivo di tre misteriosi ragazzi.
Genere: Drammatico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro personaggio, Jason Grace, Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Storia PJ

Prologo

 

Avevo dieci anni quando ho scoperto di essere una semidea e francamente, all’inizio credevo fosse uno scherzo.

Sapete quelle tipiche frasi da genitore? Quelle che dicono ogni volta quando vogliono farci stare meglio se abbiamo l’autostima sotto la suola delle scarpe?

Ecco, mia madre usava sempre la stessa ogni volta che ne avevo bisogno: “Tu sei Speciale, Principessina mia”. All’inizio non capivo il perché me lo ripetesse così spesso, anzi odiavo che mi chiamasse Principessina, perché non mi sentivo per niente così. Non incarnavo di certo la classica principessa delle favole: alta, magra, intelligente, con lunghi capelli dorati e talmente bella da far fermare il tempo. Ero il classico brutto anatroccolo; una ragazzina con i capelli biondo cenere e gli occhi grigi, per niente affascinante (anche se mia madre sosteneva che sarei diventata un' autentica dea, bella quasi quanto la stessa Afrodite, se non di più). E per aggiungere danno alla beffa ero anche dislessica, iperattiva e con un deficit dell’attenzione che le maestre, o tutti gli psichiatri che mi hanno visto, supponevano fosse il risultato dei nostri continui spostamenti causati del lavoro di mia madre e della sua insana (a detta loro, non certo da me) mania di insegnarmi le tecniche di combattimeto.

Beh, se hai un Hunter come genitore sono poche le cose che puoi fare, ed una di queste è imparare a combattere. Per loro era come un rito di passaggio… ma io non sono mai stata una brava combattente, e di armi ne ho provate! Forse l’unica con cui mi sono davvero trovata è stato l’arco, almeno con quello non riuscivo a creare danni gravi.

A parte questo la nostra vita era perfetta… fino a quel maledetto giorno d’inverno, quando tu, cara dolce mammina, hai deciso di smettere di lottare contro il cancro, lasciandomi da sola.
Avrei preferito sapere di questa storia da te, invece che essere “sequestrata” da un centauro che si spaccia per un uomo in carrozzella e da un satiro con le stampelle, che mi hanno portato in questo campo e lanciato addosso questa notizia così in fretta da non poter avere neanche il tempo di metabolizzare tutto. Mi sentivo sola, abbandonata e presa in giro, come se il mondo in cui ho vissuto per tutto questo tempo fosse solo una menzogna stile Superuomo di Nietzsche; un illusione creata da te solo per proteggermi. Ti dovrei odiare per questo ma non ci riesco; perché, anche se mi hai abbandonato, hai fatto in modo che io trovassi una nuova famiglia al Campo Mezzosangue. Ho conosciuto tanti ragazzi come me, come Percy e Annabeth, forse i ragazzi più fighi del campo, ma anche Eric ed Elen (i miei migliori amici nonchè compagni di castighi da quando, erroneamente, durante un'allenamento, ho trasformato l'arena in una pista da pattinaggio gigante insieme a loro e ai fratelli Stoll) che mi hanno accolto come se fossi una di loro; quindi ti perdono per tutto questo.

Vorrei solo capire una cosa da te padre: perché hai aspettato due anni per riconoscermi?
Mi hai lasciato nella casa di Ermes fino alla fine della guerra di Manhattan, quando voi dei siete stati costretti a riconoscere tutti i vostri figli. Così ti sei fatto vivo, costringendomi a raggiungere la mia nuova casa, proprio adesso che mi sentivo di aver trovato una nuova famiglia, decidi di riconoscermi e portarmi via da loro? Grazie mille Papà, Giuro davanti agli Dei e allo Stige che se mai ti incontrerò dovrai beccarti uno schiaffo dritto in faccia, così capirai, solo per un secondo cosa ho provato io quando quel segno è apparso sopra la mia testa, creando scompiglio nella mia già incasinata vita.

A parte questo, continuerò a pregare per te, e ti sarò lo stesso fedele, anche se non te lo meriti affatto, anche se dovrei odiarti per il resto dei miei giorni... sei mio padre, e ti vorrò bene lo stesso.

A parte questo, cari semidei, ancora non mi sono presentata a dovere. Mi chiamo Lilian Harris, e sono figlia di Zeus.

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Nota d'autrice:

Questo prologo spiega brevemente il passato della protagonista, prima dell'inizio della storia, che voglio ambientare durante la seconda saga di Percy Jackson, partendo dal libro "L'Eroe Perduto". Come ho già avvisato è un prequel della storia "Cuore di Ghiaccio" ambientata nel mondo di HunterxHunter, qui avremo qualche riferimento al manga, ma non preoccupatevi, il 90% della storia sarà solo e solamente Percy Jackson. Spero vi piaccia e siate clementi, è la prima ff su questa saga XD!
   
 
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