03/10/2014
3 recensioniPrompt: The legend of Korra,
Tenzin&Meelo, poteva andare peggio
Nota: Ultima fic della sfida semiseria fatta col resto la mia Avatar kuma_cla e il resto del nostro team avatar, di cui sono parte anche io: SunlitDays, Nocturnia, Kurucca. La storia si dipana sulle note della Sinfonietta di Janáček. Non so se Tenzin sia OOC, davvero ho cercato di rimanere IC il più possibile, ma in fondo ce lo vedo che cede alle risate e al divertimento mentre nessuno lo guarda, tanto nessuno crederà mai a Meelo. Il prompt è preso da piscina di prompt, passate a trovarci.
Non ci posso credere, ma ce l'ho fatta, ho scritto sette storie in sette giorni. E ho anche trovato casa. E stasera inizia il Book4. Basta, giornata perfetta!
Allegretto.
Meelo ha tre anni quando Tenzin decide di iniziare il suo addestramento come dominatore dell’aria: « Devono cominciare fin da piccoli, così impareranno meglio » dice a Pema con voce severa, poi prende il figlio per la collottola e lo trascina fuori.
Cerca di ignorare la risata della moglie nel vedere il suo terzogenito che gli fa la linguaccia.
Andante.
Al campo di addestramento Meelo si scaccola per metà del tempo e, meditando, si addormenta tre volte, Tenzin cerca invano di sedurlo con delle mosse più divertenti, più adatte a un bambino, arriva persino a mostrargli lo scooter d’aria.
Non lo faceva da quando aveva otto anni: si diverte un sacco, ma spera vivamente che nessuno lo veda.
Moderato.
Nel pomeriggio decide di sottoporlo alla prova delle porte rotanti, Jinora vi era riuscita subito, a suo tempo, e a Ikki erano bastati tre tentativi per arrivare indenne dall’altra parte. « Sii come una foglia, Meelo, lascia che sia il vento a guidarti » gli dice. Suo figlio annuisce, convinto, poi si butta a capofitto nell’impresa.
Alla fine del pomeriggio è pieno di lividi, non ha passato la prova e quello che è peggio sembra non importargli nulla.
Allegretto.
Tenzin sospira e lo prende in braccio con fare paterno.
« Non importa, Meelo, imparerai domani »
Il figlio per tutta risposta emette un suono inconsulto, a metà tra un finalmente e un ti farò vedere io, quindi si lancia verso l’alto scaricando una modesta quantità d’aria ai suoi piedi e salta sulle spalle del padre. Gli abbraccia la testa e comincia a morderla.
« Ora giochiamo ai tassitalpa che lottano! »
Non smette di morderlo finché Pema non lo stacca con gentilezza per dargli la cena.
Andante con moto.
Tenzin sospira e si asciuga la bava dal cranio rasato.
Guarda i suoi figli dormire e sente il cuore riempirsi d’amore. Jinora dorme tranquilla, la mano ancora appoggiata ad un libro, Ikki è sdraiata scomposta con le gambe fuori dalle coperte, Meelo dorme a pancia in giù, piegato in una posizione scomoda. Li osserva per qualche secondo, poi Meelo scoreggia, la coperta si alza di mezzo metro e plana di nuovo su di loro.
Tenzin non riesce a trattenere una risata.
Dopotutto poteva andare peggio.
Nota: Ultima fic della sfida semiseria fatta col resto la mia Avatar kuma_cla e il resto del nostro team avatar, di cui sono parte anche io: SunlitDays, Nocturnia, Kurucca. La storia si dipana sulle note della Sinfonietta di Janáček. Non so se Tenzin sia OOC, davvero ho cercato di rimanere IC il più possibile, ma in fondo ce lo vedo che cede alle risate e al divertimento mentre nessuno lo guarda, tanto nessuno crederà mai a Meelo. Il prompt è preso da piscina di prompt, passate a trovarci.
Non ci posso credere, ma ce l'ho fatta, ho scritto sette storie in sette giorni. E ho anche trovato casa. E stasera inizia il Book4. Basta, giornata perfetta!
Sinfonietta.
Allegretto.
Meelo ha tre anni quando Tenzin decide di iniziare il suo addestramento come dominatore dell’aria: « Devono cominciare fin da piccoli, così impareranno meglio » dice a Pema con voce severa, poi prende il figlio per la collottola e lo trascina fuori.
Cerca di ignorare la risata della moglie nel vedere il suo terzogenito che gli fa la linguaccia.
Andante.
Al campo di addestramento Meelo si scaccola per metà del tempo e, meditando, si addormenta tre volte, Tenzin cerca invano di sedurlo con delle mosse più divertenti, più adatte a un bambino, arriva persino a mostrargli lo scooter d’aria.
Non lo faceva da quando aveva otto anni: si diverte un sacco, ma spera vivamente che nessuno lo veda.
Moderato.
Nel pomeriggio decide di sottoporlo alla prova delle porte rotanti, Jinora vi era riuscita subito, a suo tempo, e a Ikki erano bastati tre tentativi per arrivare indenne dall’altra parte. « Sii come una foglia, Meelo, lascia che sia il vento a guidarti » gli dice. Suo figlio annuisce, convinto, poi si butta a capofitto nell’impresa.
Alla fine del pomeriggio è pieno di lividi, non ha passato la prova e quello che è peggio sembra non importargli nulla.
Allegretto.
Tenzin sospira e lo prende in braccio con fare paterno.
« Non importa, Meelo, imparerai domani »
Il figlio per tutta risposta emette un suono inconsulto, a metà tra un finalmente e un ti farò vedere io, quindi si lancia verso l’alto scaricando una modesta quantità d’aria ai suoi piedi e salta sulle spalle del padre. Gli abbraccia la testa e comincia a morderla.
« Ora giochiamo ai tassitalpa che lottano! »
Non smette di morderlo finché Pema non lo stacca con gentilezza per dargli la cena.
Andante con moto.
Tenzin sospira e si asciuga la bava dal cranio rasato.
Guarda i suoi figli dormire e sente il cuore riempirsi d’amore. Jinora dorme tranquilla, la mano ancora appoggiata ad un libro, Ikki è sdraiata scomposta con le gambe fuori dalle coperte, Meelo dorme a pancia in giù, piegato in una posizione scomoda. Li osserva per qualche secondo, poi Meelo scoreggia, la coperta si alza di mezzo metro e plana di nuovo su di loro.
Tenzin non riesce a trattenere una risata.
Dopotutto poteva andare peggio.