Capitolo 1
Mi ero risvegliata in uno strano tendone bianco e sentivo una grande fitta allo stomaco, con difficoltà mi misi a sedere e mi guardai intorno… era tutto così rilassante, non c’era praticamente nessun rumore, a parte qualche bisbiglio che proveniva da un’altra parte del tendone, e tutto ricordava un stanza di ospedale, ma senza l’odore di medicina e tutti quegli arnesi strani per controllare la pressione ed altre cose così. Poco dopo arrivò un tipo in sedia a rotelle che parlava con un ragazzo dagli occhi color mare. Appena notarono che ero sveglia iniziarono a fissarmi come se si aspettassero che chiedessi qualcosa. Era irritante, disturbava la sensazione di pace che mi si era creata intorno.
-Cosa c’è?- chiesi fissandoli strano- ho qualcosa sulla faccia?
Ovviamente era l’ultima cosa che pensavano chiedessi, sorrisero divertiti e fecero di no con il capo. Allora cosa avevano da fissare?
-Non hai nulla da chiederci?- disse il ragazzo stupito.
-Tipo cosa?
-Tipo perché una furia ti ha attaccata? O perché una furia esiste davvero? O..
-Basta, Percy- ammonì il ragazzo che aveva risposto in tono leggermente arrogante- Come ti senti?- disse poi rivolto a me.
-Bene, o almeno credo- tentai di constatare se veramente stavo bene, tutto ciò doveva sembrarmi strano eppure non era così- una furia hai detto?- dissi al ragazzo che evidentemente si chiamava Percy.
-Sì, proprio così- rispose aspettandosi che chiedessi cos’era una furia.
-Intendi una delle furie dei Greci, cioè degli antichi Greci?- domandai eccitata.
Annui scioccato dalla mia reazione.
-Per l’angelo! Che forza!- risposi entusiasta.
-Per l’angelo?- chiesero sia Percy che il tipo sulla sedia a rotelle.
-Ehm..sì, tutta colpa dei libri.*
Rimasero perplessi dalla mia risposta, probabilmente non avevano letto Shadowhunters, che peccato, amavo quel libro.
-Comunque, ciao io sono Chirone e lui è Percy- disse il tizio in sedia a rotelle.
-Io sono Bluebell**, ma chiamatemi Bell- dissi con un sorriso smagliante.
Scesi dal letto sul quale fino ad allora ero stata seduta e mi accorsi di essere vestita ancora con la divisa da scuola, ed iniziai ad esplorare quel posto strano.
-Non vuoi delle spiegazioni?- chiese Percy.
-No, è tutto così chiaro, evidentemente gli antichi Greci avevano ragione su chi ci ha creati, anche se avrei preferito che fosse stato l’angelo Raziel***, quindi tu sei Chirone il figlio di Crono?- chiesi poi a Chirone.
-Sì, sono proprio io.
-Wow, ma perché una furia ha attaccato proprio me?
-Perché tu sei una semidea- rispose Percy con tono ovvio, mi stava iniziando a stare antipatico quel ragazzo.
-Io, una semidea? Dici sul serio?
Annui.
-Fantastico!- continuai a camminare guardandomi attorno.
-Percy, credo che l’abbia presa piuttosto bene quindi perché non la porti a fare il giro del campo?-disse poi Chirone.
-Ok-rispose questa volta con un sorriso sul volto.
-Aspettate, quale campo? E di chi sono figlia?- dissi interrompendoli.
-Questo qui- Percy aprì le braccia con fare teatrale- è il campo mezzosangue, rimarrai qui per tutta l’estate in modo che i mostri non tentino di ucciderti, in quanto al tuo genitore divino non lo sapremo fino a che non ti riconoscerà.
-Oh, ok- dissi leggermente delusa per non aver ancora saputo di chi sono figlia- andiamo!- dissi poi riprendendo subito il sorriso.
Note dell’autrice
Zalve, vi amo tutti si ((: anyway, questa storia è ambientata tra il quarto e il quinto libro della saga, quindi non scandalizzatevi lol
*Riferimento al libro Shadowhunters
**Il nome Bluebell significa “campanula” in inglese
***Altro riferimento a Shadowhunters