contenente un intruglio di
coraggio e forza,
e piansi.
Le lacrime di quel liquido
toccarono il foglio,
scrissero per me, riportarono
fedelmente tutte le parole
che il dolore non riesce a liberare.
In preda ad attacchi di panico
e aria stantia,
capii che dovevo lasciarla andare,
che era il momento di lasciar vagare,
fino ad ora la mia inutile esistenza.
Capii che era arrivato il momento,
di viaggiare e scoprire,
e apprezzare.
Capii che la vita era il mare,
ed era arrivato il momento
di alzarsi dagli scogli.